chapter ten

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pov Leyla
È successo... mi ha baciata. Si è avvicinato lentamente, i suoi occhi fissi nei miei, e mi ha dato un bacio a stampo. Le sue labbra erano morbide e calde. Si è staccato appena, appoggiando la fronte sulla mia, il suo respiro mescolato al mio.

Inizia a parlare piano, quasi sussurrando. "Non so cosa mi è preso... scusa." La sua voce era un misto di confusione e rimorso. Si allontana leggermente, ma io lo tiro di nuovo verso di me, le mie mani che afferrano la sua camicia, e lo bacio con più passione. Le nostre labbra si muovono all'unisono, e il mondo intorno a noi sembra svanire. Dopo due minuti intensi, ci stacchiamo, i nostri respiri affannosi.

"Non devi scusarti, Nic, lo volevamo entrambi," dico, il mio cuore che batte forte nel petto.

"Io e te... questa cosa... Leyla, non possiamo," afferma Nicholas, gesticolando nervosamente. I suoi occhi evitano i miei.

"Perché non possiamo? Ti piaccio, si legge in faccia, e poi... anche tu mi piaci," confesso, guardandolo intensamente. La mia voce è ferma, ma dentro di me sento un tumulto di emozioni.

"Non è vero, non mi piaci affatto. Ti ho baciata solo perché mi andava," risponde, ma la sua voce tradisce una nota di incertezza. Incrocio le braccia al petto, cercando di mantenere la calma.

"Il primo giorno che sei venuto qui a casa, ti sei offerto di aiutarmi a lavare i piatti. Dopo, mi hai guardata e mi hai detto quanto sono belli i miei occhi," ricordo, cercando di farlo riflettere.

"E allora? Non capisco dove vuoi arrivare," chiede con un'espressione confusa, le sue sopracciglia che si aggrottano.

"Mi hai poi detto che sei sempre sincero con le persone," continuo, la mia voce che si fa più dolce. Nicholas mi guarda per un momento, poi posa lo sguardo sulla televisione spenta, come se cercasse una via di fuga.

** inizio flashback **

Una volta finito di lavare i piatti e di asciugarli, li sistemiamo con cura negli scaffali. Guardo l'orologio appeso alla parete della cucina: sono appena le dieci.

"Beh, direi che è arrivato il momento di sistemare le mie cose in camera," dice Nicholas, dando un'occhiata veloce al suo cellulare.

"Oh, vuoi che ti dia una mano? Tu l'hai data a me, quindi..." rispondo, cercando di essere utile.

Nicholas mi guarda dritta negli occhi per qualche secondo, secondi che sembrano interminabili. Il suo sguardo è intenso, quasi ipnotico.

"Oh, ehm, ho-ho qualcosa sul viso per caso?" chiedo, sentendomi improvvisamente insicura.

"Oh, scusa, no no, non hai nulla, tranquilla... stavo solo... stavo solo guardando i tuoi occhi... mi piace il loro colore," risponde, la sua voce un po' esitante ma sincera.

Ad un tratto, sento il calore salire alle guance e so di essere diventata rossa in viso. Come faccio a saperlo? Sento la faccia che va a fuoco, ovviamente!

"Scusa, Leyla, non volevo metterti in imbarazzo," dice Nicholas, notando il mio imbarazzo.

"No no, affatto! È solo che è stato piuttosto inaspettato... cioè, questa cosa che hai detto, ecco," rispondo, cercando di mantenere la calma nonostante il cuore che batte forte.

"Sì... sono sempre sincero con le persone... in realtà," aggiunge Nicholas, il suo sguardo che si addolcisce.

** fine flashback **

oggi domani per sempreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora