chapter fifteen

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Pov Leyla
Mi sveglio con il suono del mio allarme che riempie la stanza. Sono le otto del mattino e il sole filtra attraverso le tende, illuminando la mia camera con una luce calda e accogliente. Mi stiracchio e mi alzo dal letto, sentendo il fresco del pavimento sotto i piedi nudi.

Scendo le scale lentamente, ancora un po’ assonnata, e mi dirigo verso la cucina. L’odore del caffè appena fatto mi accoglie, e vedo Cooper seduto al tavolo con una tazza fumante tra le mani. Mi sorride quando mi vede entrare.

“Buongiorno, Leyla,” dice con la sua solita voce calma.

“Buongiorno,” rispondo, prendendo una tazza e versandomi del caffè. Mi siedo accanto a lui, godendomi il momento di tranquillità.

Attraverso la finestra vedo Nicholas fuori, intento a caricare le valigie nella sua macchina. È arrivato il momento per lui di trasferirsi nella sua nuova casa. Un misto di emozioni mi attraversa: felicità per lui, ma anche un po’ di tristezza.

“Sarà strano senza di lui qui," dice Cooper, guardando anche lui fuori dalla finestra.

“Lo so,” gli dico, mettendo una mano sulla sua spalla. “Ma è una nuova avventura per lui. E non sarà lontano"

Bevo un sorso di caffè e guardo fuori, osservando Nicholas mentre chiude il bagagliaio della macchina. È davvero arrivato il momento.

Sento la porta d’ingresso aprirsi. Nicholas entra in cucina, con un sorriso che cerca di nascondere la tensione del momento. Si avvicina a Cooper e gli dà una pacca sulla spalla.

“È tutto pronto,” dice Nicholas, cercando di mantenere un tono leggero. “Grazie per tutto, Cooper.”

Cooper si alza e abbraccia Nicholas. “Buona fortuna, amico. Non sarai lontano, quindi ci vedremo spesso.”

Nicholas annuisce e poi si gira verso di me. I nostri occhi si incontrano per un istante, e lui mi fa un cenno rassicurante. So che vorrebbe dirmi di più, ma con Cooper lì, non può permettersi di essere troppo affettuoso. Il mio cuore batte più forte, ma cerco di mantenere la calma.

“Ci vediamo presto, Leyla,” dice Nicholas, con un sorriso che solo io posso capire.

“Ci vediamo,” rispondo, cercando di non far trasparire troppo le mie emozioni.

Nicholas esce di nuovo, lasciando un vuoto nella stanza.

Sono le 16 del pomeriggio e io e Cooper siamo usciti a fare la spesa. Il sole è ancora alto nel cielo, ma l’aria è fresca e piacevole. Cooper sta scegliendo delle mele, mentre io mi perdo tra i pensieri. All’improvviso, il mio telefono vibra nella tasca. Lo tiro fuori e vedo un messaggio da Nicholas.

“Ho finito di sistemare casa. Mi manchi tanto. Posso chiamarti più tardi?” leggo rapidamente, cercando di non farmi notare da Cooper.

Il cuore mi batte un po’ più forte. Nicholas manca anche a me. Con un rapido sguardo verso mio fratello, vedo che è ancora concentrato sulle mele. Perfetto.

Con le dita che tremano leggermente, rispondo: “Anche tu mi manchi. Sì, chiamami più tardi. Non vedo l’ora di sentirti.”

Rimetto il telefono in tasca e mi avvicino a Cooper, cercando di sembrare il più naturale possibile. “Hai trovato delle buone mele?” chiedo, sperando che la mia voce non tradisca l’emozione che sento dentro.

Cooper mi guarda e sorride, sollevando una mela rossa e lucida. “Sì, queste sembrano perfette,” dice, mettendole nel carrello. Io annuisco, cercando di mantenere la calma.

“Perfetto, allora possiamo passare al reparto verdure,” rispondo, spingendo il carrello avanti. Mentre ci dirigiamo verso le verdure, il mio pensiero torna a Nicholas. Mi chiedo cosa stia facendo in questo momento e se anche lui stia pensando a me.

oggi domani per sempreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora