chapter twelve

77 5 2
                                    

pov Nicholas
Sono le sei del mattino e mi trovo in bagno a lavarmi i denti, sta per iniziare un'altra e monotona settimana lavorativa. Cooper e Leyla dormono ancora, beati loro devo dire.

Dopo essermi preparato e aver fatto colazione, esco di casa e mi dirigo verso la mia amata jeep, amo questa macchina e non la cambierei per nulla al mondo.
Ammetto che mi secca tornare a lavoro, anche se amo alla follia quello che faccio.
Sono ormai proprietario del Nautical Innovations da un paio di anni, cantiere navale di famiglia ideato da mio nonno che è poi passato nelle mani di mio padre per poi finire nelle mie.

Mi siedo al volante della mia auto, il sole di Los Angeles già alto nel cielo. Accendo il motore e mi immetto sulla strada, il traffico mattutino che scorre lento ma costante. Le palme ondeggiano leggere al vento, e il cielo è di un azzurro intenso, senza una nuvola all'orizzonte.

Mentre guido, i miei occhi si posano sui grattacieli che si stagliano contro il cielo, simboli di opportunità e sogni realizzati. Ogni angolo di questa città mi racconta una storia, ogni strada ha un ricordo. Penso a quanto sia stato difficile prendere la decisione di trasferirmi qui, lasciare tutto ciò che conoscevo. Ma ora, con il sole che illumina la mia giornata e la città che si sveglia intorno a me, so di aver fatto la scelta giusta.

Los Angeles è diventata la mia casa in così poco tempo. Ogni giorno è una nuova avventura, una nuova possibilità di crescere e migliorare.

Il mio ufficio si avvicina, ma non posso fare a meno di rallentare un po' per godermi ancora qualche istante di questo panorama. La città mi accoglie con le sue braccia aperte, e io sono pronto ad affrontare un'altra giornata, con la consapevolezza che ogni sacrificio è valso la pena.

Una volta arrivato mi chiudo nel mio studio,accendo il computer ed inizio a dare un'occhiata alle varie email e ai vari documenti. Oggi la mia soglia di attenzione è pari a 0 dato che dopo neanche 10 minuti ho iniziato a pensare a Leyla.. Dio Santo questa ragazza mi manderà fuori di testa.

Interrompo quello che sto facendo e apro instagram, devo cercarla. Digito nella barra di ricerca il suo nome e cognome ed eccola lì tra i primi risultati. Ha davvero una marea di foto su questo profilo.. io a stento ne ho 5.
Mi soffermo poi su una foto in particolare.

Sono concentrato a guardarla, il cuore che batte un po' più forte ogni volta che scorro una sua foto, quando all'improvviso la porta si apre con un colpo secco. Jeff, il carpentiere navale, entra nella stanza con la sua solita energia contagiosa. Sobbalzo sulla sedia e chiudo il pc di scatto, cercando di non sembrare troppo colto in flagrante.

"Buongiorno, Signor Chavez! Ben tornato nel suo covo! Ha trascorso delle belle vacanze?" esclama Jeff, con un sorriso che va da un orecchio all'altro.

"Santo cielo, Jeff! Non si usa bussare? E poi, covo? Da dove ti è uscita questa? Non mi risulta essere Batman," rispondo, cercando di mascherare il mio imbarazzo con una battuta.

"Oh, lei è sempre così spiritoso, Signor Chavez! Ho forse interrotto qualcosa?" chiede Jeff, con un'aria innocente ma curiosa.

Ma no, caro Jeff, stavo solo stalkerando il profilo Instagram della ragazza di cui sono infatuato, nonché sorella del mio migliore amico. Avrei voluto dirgli... ma ovviamente non l'ho fatto.

"No, Jeff, non hai interrotto nulla di importante. C'è qualcosa di cui hai bisogno?" rispondo, cercando di riportare la conversazione su un terreno più sicuro.

Dopo aver supervisionato insieme il progetto della nave che Jeff sta costruendo, quest'ultimo si avvia verso la porta del mio studio. Proprio quando penso che stia per uscire, si ferma di colpo e torna indietro, con un'espressione pensierosa.

oggi domani per sempreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora