Rivelazioni Parte 2

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Pov Lawrence

Dopo aver ordinato, Denise mi guarda con attenzione e attende un mio segnale per ricominciare a parlare...
Le faccio cenno con il capo e lei riprende:

<<Dicevo... C'eravamo solo io, te e il nostro bambino il resto non contava più.
Decidemmo di non dire nulla della gravidanza e iniziammo a preparare il matrimonio, ricordi le nostre emozioni?
Io si, tutte...
Per fortuna anche tua madre stava meglio... Tutto procedeva a gonfie vele, fino...
Fino a quel giorno...
Il  giorno in cui mi vennero le mestruazioni...
Il mio era solo un ritardo dovuto, forse, allo stress o alla delusione del periodo...
Lo so, prima di dirti della gravidanza avrei dovuto fare almeno un test, ma non lo credevo necessario... Non avevo mai avuto ritardi in vita mia!
Comunque, da quel momento iniziai a temere che la nostra vita sarebbe tornata quella di prima, quella in cui io ero trasparente, insignificante, inutile... Avevo paura che tu non avresti più voluto essere mio marito... Avevo milioni di paure, e così decisi di tacere...
Tanto gli unici che sapevano della gravidanza eravamo noi due... Tu eri impegnato con il lavoro, non potevi partecipare alle ecografie... Era tutto perfetto... Almeno così credevo... >>

La ascolto ormai quasi per inerzia, con il cervello che elabora cose che già conosceva, con il cuore che rivive dolori e delusioni, con la scoperta che tutto è stato pianificato... Che il dolore che ho provato era frutto di un piano ben strutturato dalla persona che diceva di amarmi...
Tutto era stato preparato per farmi reagire in determinati modi, tutto doveva portare al nostro matrimonio... Il quale doveva avvenire in tempi brevi per nascondere la gravidanza prematrimoniale, perché, a detta sua, i suoi genitori non ne sarebbero stati felici...

Arrivano le pietanze al tavolo, ma non riesco a mandar giù nemmeno un boccone, lo stomaco è in subbuglio, la guardo con enorme delusione, forse con disprezzo... Non so...
Lei non parla e non mangia... Mi osserva, tamburella con insistenza le dita sul tavolo, quasi per scaricare il nervoso...
O l'impazienza di sentirmi dire qualcosa...
Non so che dire...
Penso...
Ripenso...

Ma le parole che escono sono solo dure e sempici:
<<Mi hai deluso>>

Non dico altro...

Lei inizia a piangere, mi dice che non ha fatto nulla di male, mi dice che poi ci ha ripensato, mi ripete che poi aveva confessato...
Lì inizio a parlare io, e le parole scorrono a fiumi:
<<Denise, mi hai confessato tutto quando io mi sono reso conto che non era vero nulla, mi ha confessato tutto quando hai capito che non avresti più potuto portare avanti quella farsa... Ti rendi conto? Mi avevi detto di aver perso il bambino!!!! Abbiamo pianto notti intere, insieme! Ho sofferto tantissimo, pensando a quel bambino che, in realtà non era mai esistito!
Se non fosse stato per il Dottor Brown, io non avrei mai saputo nulla...
Ti rendi conto? Riesci solo minimamente a immaginare cosa hai combinato? Cosa mi hai fatto provare? Riesci a capire che di te non mi potrò mai più fidare? Dalla tua bocca, per me, escono solo stupidate, bugie, cose a cui non crederò mai!
Ora, mettiti tu nei miei panni, e dimmi cosa avresti fatto...
Mi hai fatto passare per un pazzo che annulla il matrimonio 2 giorni prima delle nozze, per "insicurezza" o perché si era reso conto di "non amarti più"...
Sono passato per uno che è scappato davanti al peso delle responsabilità, perché nessuno sapeva quello che avevi combinato e, quando ho spiegato ciò che mi era successo, non tutti mi hanno creduto... Mi hai fatto passare per un bugiardo, un meschino...
Ti ho odiato e non riesco nemmeno a cambiare idea ora... Nonostante le tue parole...
Ora sto cercando di trovare un po' di serenità, ma a causa tua non posso.
Ora, anche il mio lavoro è a rischio per i tuoi capricci! >>

Denise si alza e con un impeto, che non riesco nemmeno a prevedere, si siede sulle ginocchia e mi bacia, ma è impazzita?
La allontano e mi alzo sbalordito, mi sento gli occhi di tutto il ristorante addosso...

E, mi accorgo della presenza di Hope, anche lei mi sta guardando, i nostri occhi si fissano gli uni negli altri, è rossa in volto, cosa penserà di me? Che idea si sarà fatta dopo ciò che ha appena visto?

Non posso credere che Denise sta rovinando anche questo!

Hope distoglie lo sguardo, si alza e va via... Non so se seguirla o urlare contro Denise... Mi ritrovo in piedi, immobile, come pietrificato.

Denise mi rivolge la parola ma io non sento ciò che sta dicendo, penso solo a ciò che è appena successo.

Penso a... HOPE...

Mille giorni in un secondo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora