Capitolo 9

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Angolo autrice:
Lo so che dovrebbe essere alla fine ma non tutti lo leggono.
Volevo dirvi se per favore passate nell'altra mia FF su Harry Styles e gli 1D. Ve ne sarei grata.

Buona lettura;)
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Arrivammo quasi subito a quella festa, e devo dire che Max era molto fortunato ad avere una villa così grande. Ecco perché fa feste ogni sera.

Tutta le gente era in giardino, in casa erano in pochi, solo chi voleva riposare, il resto si stava scatenando un po troppo fuori.

Avevo le dita intrecciate con quelle di David, nel frattempo mi guardavo intorno alla ricerca di Joe e Jack.
Molto probabilmente dovevano ancora arrivare, già.

"Hei David, come va?" Disse una voce avvicinandosi a noi.

"Bene. E tu, Max?" Rispose David.

"Non mi lamento" rispose il biondino mentre si passava una mano nei capelli.

Dopo il suo sguardo si spostò su di me, analizzandomi dalla testa ai piedi come ero vestita e dopo sorrise.

"Ciao bellissima. Quanto tempo che non ci vediamo..." mi guardò negli occhi.

Sorrisi e guardai David. Non mi prestava nessuna attenzione, era troppo occupato a guardare ragazze con addosso dei vestitini striminziti.
Lasciai la sua mano e mi avvicinai a Max, baciandogli una guancia.
Che guardi pure quelle mezze cartucce, e non lo dico perché sono gelosa o qualcosa del genere, no niente affatto.
Pff...perché dovrei essere gelosa per uno come lui?!

Max mi sorrise e ricambiai.
Intanto vidi Joe e Jack entrare dal cancello e li raggiunsi. Certo, feci fatica con quei tacchi e stavo anche per cadere, ma arrivai da loro ancora tutta intera per fortuna.

"Hei" mi salutò con un bacio sulla guancia, Joe.

Ricambiai anch'io e dopo mi avvicinai a Jack, ma lui mi bloccò.

"Lasciami stare, okay?" Disse freddamente.

"Jack, voleva solo salutarti." Intervenne Joe.

Lui la fissò negli occhi, e poi il suo sguardo si spostò su di me.
Poi perché ce l'aveva con me? Cosa gli avrò mai fatto? Mah...

"Vado un attimo a prendere da bere, torno subito." Ci avvertì Joe e subito dopo si allontanò.

Fissai Jack e lui anche.

"Guarda. Guarda lì." Disse alzando la voce a causa della musica e indicando dietro di me.

Mi girai e vidi David seduto mentre beveva un drink e seduta sulle sue gambe c'era una ragazza che gli lasciava baci sulla guancia e sul collo.
I miei bellissimi occhi verdi diventarono scuri e rimasi a guardare quella scena per circa dieci minuti.
Sentii una mano poggiarsi sulla mia spalla e mi voltai all'istante.
Vidi Jack dietro di me.

"Mi dispiace Alexa, ma te lo dovevi aspettare da un tipo come lui." Cerca di consolarmi per caso? Perché non ci sta riuscendo.

"Tanto non me ne frega un cazzo." Sbottai e mi diressi verso Joe.

Avevo le lacrime agli occhi.
Ma perché devo essere così?
Perché sono così debole?
Perché piango per lui?
Semplicemente, perché?
Non se lo merita.
A volte vorrei essere diversa, un'altra persona. Avere più coraggio o essere più forte per questo genere di cosa, ma fallisco sempre. Eppure non riesco a capire... È una persona spregevole ed io perché devo essere tanto buona e gentile con lui se poi devo essere trattata di merda?!
Fanculo a tutti. Fanculo David. Ora si fa a modo mio.

Appena arrivai davanti a Joe, lei mi guardò stranita. Ovviamente si sarà chiesta perché stessi piangendo, già...me lo sono chiesta anch'io.
Ci fissammo per una cifra di secondi.

"Cos'è successo, Alexa?" Disse preoccupata.

Non risposi e mi buttai tra le sue braccia, piangendo.
Lei mi accolse senza esitare e mi abbracciò forte.
Stette in silenzio.
Dicono che gli amici veri non sono quelli che mentre tu sei triste ti chiedono come stai? Anche perché si sa come una persona ci si sente. Ma appunto, sono proprio quelli che stanno vicino a te senza dire nulla e sopportare i tuoi sfoghi, pianti e lamentele.
Joe è la mia migliore amica, l'unica vera fin'ora. Da quando mi sono trasferita a Boston lei è sempre stata al mio fianco, mi ha sempre appoggiata su tutto, tranne sulle mie cazzate troppo folli. Ma, davvero, c'è sempre stata per me e la ringrazio perché senza di lei non so proprio cosa farei.

Sollevai la testa e mi asciugò le lacrime.

"Cosa è successo?" Mi chiese prendendomi per mano e portandomi dentro la casa.

Non c'era nessuno, così almeno potevamo parlare da soli e tranquillamente.
Ci sedemmo sul divano e io fissavo in pavimento pensando se dirglielo o no.
Ma si dai, lei è la mia migliore amica, mi potrà capire, almeno spero...

"Allora" disse appoggiando una mano sulla mia spalla.

Sospirai prima di rispondere. "Colpa di David." E la guardai negli occhi.

"Cosa ti ha fatto quello stronzo?" Urlò incazzata nera.

La sua espressione mi fece quasi ridere. Non l'ho mai vista talmente arrabbiata e seria come lo era adesso.

"L'ho visto seduto...con una delle tante troie di sopra alle sue gambe." Spiegai sistemandomi i capelli.

Sott'occhio potei notare l'espressione perplessa di Joe.

"E...sei gelosa?" Mi chiese deglutendo.

Alzai gli occhi al cielo e sbuffai.

"No." Risposi scocciata.

"Però, allora perché piangi?" Chiese ancora.

"Nulla, lascia stare e dimentica tutto quello che ti ho detto." Dissi alzandomi per poi uscire fuori quella casa e divertirmi un po.

Già, io sono venuta per divertirmi, non per piangere per colpa di quel ragazzo che non sa nulla, nulla di quello che è successo, a lui importa solo andare a letto con tutte.
Bene, allora lo farò anch'io.

Presi un bicchiere di vodka alla fragola e mi precipitai a ballare.
C'era parecchia gente, ma la villa era così grande che non ci faceva nulla.
E poi intravidi David in mezzo alla folla. Lo fissai per un po e dopo anche lui mi notò.
A quel punto, distolsi lo sguardo e lo concentrai nel mio bicchiere e notai che avevo finito la bevanda.
Così, andai a prenderne un altro bicchiere e notai un ragazzo che mi fissava da parecchio tempo.
Decisi di avvicinarmi a lui.

"Ciao, vuoi ballare?" Chiesi sorridendo.

Avevo mal di testa, ma non mi importava.

"Certo." Sorrise e si alzò.

Ci dirigemmo verso la pista e iniziammo a ballare, lui mise le sue mani sui miei fianchi ed io attorno al suo collo e appoggiai la testa sulla sua spalla.
Essendo un ballo lento, le coppie devono stare molto vicine.

Mi stavo rilassando. Sentii il dolce profumo maschile di quel ragazzo. Oddio impazzivo, e poi era anche molto carino e aveva un sorriso da far invidia al mondo.

"Lo sai di essere bellissima?" Mi sussurrò all'orecchio.

Sorrisi e alzai la testa per incontrare i suoi occhi. Erano azzurri, davvero belli...come lui.

"Grazie, anche tu lo sei, molto." Dissi diventando, sicuramente, rossa dall'imbarazzo.

Mi sorrise e si avvicinò alle mie labbra chiudendo gli occhi.
Voleva baciarmi, anch'io lo volevo.

"Non ti azzardare, coglione." Una voce dietro di noi ci fece sobbalzare.

L'adolescenza: amore o sesso?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora