Capitolo 15

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HO SCRITTO UNA NUOVA STORIA, S'INTITOLA "Whatsapp•h.s•♥" MI FAREBBE PIACERE SE PASSATE A LEGGERLA, VOTARLA E COMMENTARLA. XX
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"Uhm.. e come mai non sei felice?" Mi chiese Jack.

Sospirai. "Certo che non sono felice, mia mamma si sta per sposare con il padre del ragazzo di cui ho una cotta, capisci?" Cerco di sembrare meno agitata.

"Mh, io non direi che sia una semplice cotta.." interviene Joe ghignando.

Alzai gli occhi al cielo e sbuffai. Uffa, sapevo che parlare di questa cosa con loro, anzi, a Joe sarebbe stato così seccante, si perché non puoi dire una parola che Joe subito ingigantisce tutto. Esagera sempre e su tutto. Anche se è la mia migliore amica e io le voglio un casino di bene, non mi va giù il fatto che debba far così. Beh... forse ha ragione, ma anche no.

"Accidenti." Ridacchia Jack guardandomi.

"Voi verrete al matrimonio, vero?" Chiesi speranzosa.

Si fissarono entrambi per una frazione di secondi per poi spostare il loro sguardo su di me che intanto facevo gli occhi da cucciolo e misi anche il labbruccio.

"Perchè?" Joe era un po confusa.

"Perché non posso sopportare mia madre all'altare mentre si bacia con James e David accanto a me che sicuramente mi metterà in imbarazzo come sempre. Vi prego, siete i miei migliori amici, aiutatemi." Li supplicai.

Vidi Joe sbuffare sul fatto che mi trovasse sicuramente ridicola a tutto ciò, mentre Jack continuava a ridere compiaciuto. Dio quanto odio far pena alla gente, ma voglio davvero che vengano, come ho detto prima non sopporterei tutto ciò se loro non ci sono a sostenermi.

"Per me va bene." Disse Jack guardarmi sorridente mentre poi il mio e il suo sguardo si posarono su Joe.

"Che avete da guardare?" Chiese pensierosa e con lo sguardo perso nel vuoto.

"Verrai?" Ero nervosa e continuavo a mordermi il labbro inferiore aspettando una sua risposta.

"Beh..." iniziò e il mio cuore prese a battere più velocemente. "D'accordo." Disse poco convinta arrendendosi.

Mi alzai e l'abbracciai forte e lei cercava di staccarsi dalla mia presa perché tra poco non la strozzavo. Jack, invece, stava lì divertito a guardare la scena.

"Adessooooo, andiamo alla festa a casa di Roy?" Disse Jack alzandosi dalla poltrona.

"Per me va bene" sorrise Joe alzandosi anche lei.

Poi entrambi guardarono me alzando un sopracciglio.

"Beh che c'è? Verrò anch'io, contenti?" Sorrisi.

"Grande. Ehm, vi vengo a prendere verso le otto." Disse Jack.

"Okay, a dopo scimmietta." Disse Joe dandogli un leggero colpetto sulla spalla.

Jack ci salutò entrambe con un bacio sulla guancia e se ne andò da casa mia.
Io e Joe ci dirigemmo verso camera mia e le avrei prestato io un vestitino.
Aprii l'armadio e uscii un bel po di vestiti da scegliere. Lei mi consigliò di mettere una gonna a vita alta nera, con un top giallo fluorescente, con tacchi neri non molto alti. Amavo il suo stile e così accettai.
Io, invece, per lei scelsi un vestitino rosso che arrivava giusto a metà coscia ed era aderente, con tacchi anch'essi rossi e leggermente alti. All'inizio non sembrava essere tanto convinta, ma alla fine indossò quello.
Per quanto riguarda il look lei mi consigliò di stirare i capelli, come i suoi, ma io decisi di lasciarli al naturale, mossi. Il trucco mio si basava solo su lucidalabbra color carne e mascara, quello di Joe invece si basava su rossetto rosso (cavolo, questa ragazza è tutta rossa oggi) mascara abbondante, matita, ombretto e cipria. Però devo dire che stava bene, non sembrava una troia, era elegante non volgare.

"Cavolo, sei bellissima." Disse guardandomi meglio.

"Io? Nah.. tu lo sei." Dissi ridendo leggermente.

Lei sorrise scuotendo la testa in segno di negazione e poco dopo sentimmo il suono del campanello.
Così ci dirigemmo verso la porta, quando aprii, mi trovai davanti un Jack sorridente con un ciuffo tirato all'insù, camicia verde acqua e degli skinny blu che gli calzavano a pennello, e converse bianche.

"Dai ragazze, che siamo già in ritardo." Disse prendendoci a braccietto ad entrambe e dirigendoci verso la sua auto.

Aspetta! La sua auto? Jack ha un'auto? E da quando? Credevo avesse un motorino..

"E quest'auto?" Chiese Joe prima che lo potessi fare io.

"È di mio padre, me l'ha prestata" disse sorridendo.

Salimmo in macchina, io e Joe ci mettemmo dietro perché lo disse Jack, chissà perché...
Vidi però che non stava percorrendo la strana verso la festa, bensì verso, oh no! Non dirmi da lui. Uffa.

"Hey Jack" salutò a Jack il tizio che mi sta antipatico, salendo in macchina.

"Come va Chri?" Fece quell'imbecille.

"Bene dai." Si girò verso di noi. "Ciao bellezza e Alexa." Disse sogghignando.

"Ah ah, ciao mister sonofigosoloio." Dissi irritata.

Rise e si rigirò verso la strada e lui e Jack iniziarono a parlare di tante cose, che però non ero interessata ad ascoltare. Arrivammo il prima possibile, per mia fortuna.
La musica si sentiva forte già da fuori, al massimo ci rimetterò le orecchie.
Entrai e subito Jack, Joe e Chri mi lasciarono sola per andare a ballare, bere o rimorchiare. Beh, di Chri non m'interessa così tanto, diciamo semplicemente per niente.
Girai un po per casa e mi fermai a prendere qualcosa da bere.

"Una vodka alla menta, grazie." Dissi sorridendo al barrista.

Guardavo tutti per vedere se c'era qualcuno che conoscevo, e purtroppo i miei occhi videro lui.. che aveva una tizia che si strusciava su di lui senza ritegno. Che troia.
Vedo che il lupo perde il pelo ma non il vizio. Ed io che credevo che entrambi potevamo provare i stessi sentimenti, beh.. io si, ma a quanto vedo lui no se se la fa con la prima che passa.
Ero così talmente impegnata a guardarli che non mi accorsi che il barrista mi porse il bicchiere contenente vodka alla mente e che lui mi stesse chiamando.

"Oh scusa, ero distratta." Sorrisi.

"Tranquilla. Comunque io sono Logan, piacere." Ricambiò il sorriso.

Era un ragazzo tipo sui vent'anni ed era bellissimo, aveva capelli e occhi scuri, un sorriso semplicemente stupendo da fare invidia anche a Barbara D'Urso, era un po più alto di me e fisico snello.

"Alexa, il piacere è mio." Gli strinsi la mano che mi aveva porso pochi secondi fa.

David, che vada al diavolo, stasera mi diverto a modo mio.

L'adolescenza: amore o sesso?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora