Capitolo 13

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Dal capitolo precendente...
"Beh.." iniziò mia madre.
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Pov's Alexa

Avevo paura di quella notizia, avevo paura che fosse come temevo.. ma cercai di mantenere la calma e incitare mia madre e James a parlare.

"Continua" dissi impaziente.

"Io e James abbiamo deciso di...sposarci." disse tranquillamente.

Restai paralizzata e a bocca aperta, e come me anche David, ci guardammo negli occhi noi due.
Non è che non volessi che mia madre si sposasse, no. Perché io voglio che sia felice, e poi James è la persona giusta, però capitemi, non è facile da superare tutto questo, ci sto male perché, beh.. in realtà non so il perché, non so dare una spiegazione.. ma c'è qualcosa in me che mi dice che non deve succedere, anche perché in questo modo io e David diventeremo fratellastri e ciò significa che dovremo abbandonare il patto e cosa peggiore che non potremo stare insieme. So perfettamente che non staremo ugualmente insieme, perché so che lui non prova nulla per me se non attrazione fisica, ma mi piaceva fantasticare un qualcosa che potrebbe avverarsi.
Con uno scatto veloce mi alzo dalla sedia e corro in camera mia.

Pov's David.

Io, come anche Alexa, non potevo ancora credere a quella storia.
Non mi dispiaceva affatto se si fossero sposati, ma così addio patto e addio Alexa, non ci sarà niente tra di noi ormai. Io diventerò come un fratello per lei, un fratellastro. Ma non intendo rinunciare ugualmente a lei.
Alexa, senza dare nessuna spiegazione né risposta, corre in camera sua ed io la seguo.
Entrambi siamo un po scossi da tutto questo, entrambi non ci aspettavamo una cosa del genere, specialmente lei.
Entro in camera sua e la vedo sdraiata nel letto a pancia in giù e così noto subito, grazie alla sua gonna un po alzata, il suo sedere così perfetto.

"Lo sai che così mi dai una fantastica visuale?" Scherzai per far diminuire quella tensione che c'è.

Non mi rispose e rimase impassibile, così mi sedetti accanto a lei e le accarezzai i capelli vedendo che si torturava le mani e non mi degnava nemmeno di uno sguardo.

"Tu sei contento di tutto questo?" Mi chiese improvvisamente alzando lo sguardo per incontrare i miei occhi.

"Una via di mezzo, ma comunque più no che si." Risposi facendo un sorriso forzato e guardandola negli occhi.

Noto subito i suoi occhi che sono più scuri del solito, so che anche lei la pensa come me.. so che lei non vuole abbandonare tutto quello che c'è stato tra noi e che forse c'è ancora..

"Io non voglio che si sposano, ma non per tuo padre, perché so che lui è un tipo apposto ma.."

Lasciò la frase incompleta, ed io non la forzai a parlare, so perfettamente come si sente e a cosa stia pensando, certo, non sarò sicuramente un ragazzo dal potere di leggere nel pensiero, ma lei è la prima ragazza che riesco a capire e credo sia anche l'unica, anzi, senza credo, ne sono sicuro.

Mi sdraio accanto a lei sotto il suo sguardo.
La stringo ai fianchi e cerco di avvicinarla a me, così, l'attiro a me e le faccio appoggiare la testa sul mio petto e lei non se lo fa ripetere due volte.

"E così...dovremo abbandonare il patto..." decide di rompere quel silenzio fastidioso che si sta creando tra noi.

"Non lo so, Alexa, non so." Rispondo sospirando.

La vidi sollevare la testa verso di me e iniziò a fissarmi, mentre io ero concentrato a guardarmi intorno pur di evitare il suo sguardo, perché non voglio...illuderla anche se mi rendo conto che già l'ho fatto, già l'ho illusa, purtroppo.

"Ragiona." Sospirò. "Se loro si sposano noi diventeremo fratellastri.." continuò abbassando lo sguardo.

"Ne sono consapevole.." dico mentre i miei muscoli cominciano ad irrigidirsi.

Pov's Alexa

Decisi di starmi zitta adesso, data la situazione. Si stava creando sempre più tensione tra me e David, nessuno dei due diceva più una parola. Eravamo rimasti lì, a letto, stesi uno accanto all'altro, senza proferire parola, fin quando non decisi di alzarmi ed andare in sala da pranzo dove sono sicurissima che mia madre e il padre di David siano ancora là.

"Dove vai?"

Non risposi e mi limitai a lasciargli un'occhiata e a sorridere, no nel migliore dei modi però.
Entrai in cucina e avevo ragione, i due erano ancora lì, così decisi di avvicinarmi a loro.

"Alexa.." disse James e sembrava dispiaciuto che la notizia non mi fosse piaciuta.

"Hey" dissi agitando una mano e sorridendo mentre mi sedevo accanto a loro sul divano.

"David?" Chiese mia madre.

"È rimasto di sopra." Risposi calma. "Posso farvi una domanda?" Chiesi dopo pochi secondi di silenzio.

"Certo, chiedi pure." Mi incitò James a parlare mentre cercò di forzare un sorriso.

Sospirai. "Ovviamente dopo che vi sposate dovrete convivere no?" Annuirono. "Beh..mi stavo chiedendo qui?" Arrivai subito al punto, non mi piace girarci intorno a qualcosa

Mia madre mi guardò perplessa e stessa cosa James, ma che ho chiesto qualcosa di sbagliato?
Mia madre fece un finto colpo di tosse per poi parlare.

"Ancora questo non lo abbiamo deciso. Ma crediamo proprio che si, conviveremo qui."

Perfetto. Un perfetto schifo.

Sorrisi falsamente e dopo mi diressi verso camera mia e notai il biondo ancora sdraiato sul letto, sul mio letto.
Appena si accorse di me si sollevò con il busto e sorrise. Amavo quel sorriso tanto da odiarlo, un po come lui, no?

"Hey ma dove eri finita?" Chiese divertito.

"Sbrigati a preparare le valigie, a quanto pare tu e tuo padre verrete a vivere qui d'ora in poi" dissi ignorando completamente la sua domanda.

Era un po confuso, non capiva cosa volessi dire con quello, ma non m'importava. Troppe cose accumulate. Troppi problemi per la testa..

"Tu vuoi sempre mantenere il patto?" Chiese serio.

"Non lo so..sarebbe tutto complicato e...sbagliato. Perché poi sarebbe come se fossimo due fratelli e tutto questo, già è sbagliato, dopo a maggior ragione sarà anche peggio. Però è stato bello, bellissimo, e devo ammettere che sei molto più bravo di quanto pensassi." Sorrisi. Questa volta un sorriso vero.

"A questo punto sarà meglio finirla qui!" Disse privo di emozioni mentre uscì dalla mia stanza.

Dopo questo, ci rimasi letteralmente di merda, ma non volevo perderlo.
La porta si riaprì mostrando un David con un sorriso malizioso sul volto.

"Facciamolo per l'ultima volta" disse avvicinandosi pericolosamente a me.

L'adolescenza: amore o sesso?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora