Capitolo 18

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"D-David.." dissi ansimando.

Iniziò a lasciare baci umidi sul mio collo e anche a morderlo leggermente. Stavo impazzendo. Ma volevo davvero questo? Volevo soffrire ancora a causa sua? Perché alla fine è per colpa di quello stupido patto, che meno male abbiamo spezzato, che adesso sono innamorata di lui, e io sto cercando, invano aggiungerei, di dimenticarlo ma è fottutamente difficile. Perché l'amore deve far male? Perché? Era meglio quando nessuno mi cercava, quando nessuno mi parlava e non mi voleva, era meglio perché almeno come loro ignoravano me, allo stesso modo io ignoravo loro... adesso invece, mi sono fatta degli amici che è una fantastica cosa, ma il problema non solo loro, il problema ha un nome: David. È un problemone quel ragazzo. Dio, cosa mi ha fatto? Sono un'altra persona, non mi riconosco. Vorrei davvero cercare di dimenticarlo, di fottermene di lui e di andare avanti, ma sento che senza di lui non posso, non ce la faccio. È difficile. Eccome se lo è. Ma io sono forte e posso farcela. Almeno credo...
Ero così immersa nei miei pensieri che non mi ero neanche accorta che mi aveva tolto la maglia e adesso era su di me a baciarmi il seno.

"No.." dissi mettendogli la mano sulla bocca per impedirgli di continuare.

"Alexa, sto morendo, guarda qui che effetto mi fai" disse indicando i suoi boxer che ormai erano strettissimi dall'erezione che gli avevo procurato.

Arrossii di colpo davanti a quella vista, e appena se ne accorse mi guardo con un ghigno stampato in viso. Fece scontrare le nostre intimità coperte da quei sottili strati di tessuto e gemetti a quella sua azione imprevista.
Piano piano fece scivolare le sue mani sui miei pantaloncini e li tolse con molta abilità, quasi non me ne resi conto.
Mi baciava. Mi baciava con passione. Mi baciava dalle labbra al collo, dal collo al petto, da quello fino in pancia e man mano scendeva sempre di più fino quando stava arrivando alla mia intimità e lo fermai di colpo.

"Non possiamo" dissi balbettando ancora in preda al piacere.

"Lo so che tutto questo è fottutamente sbagliato, ma io ho bisogno di te, farei qualsiasi cosa anche sbagliare come stiamo facendo adesso, ma la verità è che non m'importa, non m'importa nulla e sai perché? Beh è semplice, perché tu sei l'unica ragazza, l'unica che in questi 17 anni di merda che mi ritrovo è stata capace di farmi provare emozioni del tutto nuove a me sconosciute. Non solo quando facciamo sesso, ma ad essere sincero io provo qualcosa per te.. non ho ancora capito cosa, ma è davvero bello ciò che provo e so che anche per te è la stessa cosa, altrimenti non ci sarebbe stato nessuno patto, nessun bacio, nessuna gelosia, non ci sarebbe stato niente, e invece è totalmente il contrario di niente. Tu sei in grado di farmi incazzare per la tua testardagine e allo stesso tempo di farmi calmare e rilassare, tu sei l'unica che mi è stata accanto fin dal primo giorno che ci siamo conosciuti, sei stata l'unica che mi ha sopportata per tutto questo lungo tempo e spero vivamente che ancora mi sopporti. Tu sei unica e sai perché? Perché le altre sono tutte delle troie e tu sei diversa dalle altre ed è proprio questo che ti rende unica. Nessuna ragazza mi ha mai fatto questo effetto, te lo giuro. E poi sono felice di essere stato io la tua prima volta perché sono anche sicuro che sarò anche la tua ultima volta. Perché io ti voglio mia. Tu sei mia, Alexa."

Avevo le lacrime agli occhi per quelle bellissime parole dette da lui. Perché cazzo, lui ha confessato, in uno strano modo ma comunque ha confessato che prova qualcosa per me e adesso ho capito che mi ama, lo spero tanto. Anch'io lo amo, tantissimo.
Lo abbraccio forte mentre sorrido e tiro su con il naso. Lui ricambia l'abbraccio e mi accarezza i capelli mentre mi sussurra altre cose belle nell'orecchio lasciando a volte anche qualche bacio.
Sto così bene tra le sue braccia che non mi vorrei più staccare. In questo momento non m'importa nulla, potrebbe anche arrivare la fine del mondo, ma non m'interessa perché so che se dovessi morire avrei accanto lui e questo mi rassicura.
Mi stacco dell'abbraccio e lo guardo negli occhi, non riesco bene a focalizzare le sue splendide iridi di quell'azzurro ghiaccio. Mi avvicino di più e lui fa la stessa cosa finché, insieme, mettiamo fine a questa distanza. Ci stavamo baciando, lo avevamo fatto molte volte ma.. questo era un bacio vero, voluto da entrambi stavolta. Il bacio iniziò a perdere castità e a essere sempre più passionale.

"Voglio farlo con te" disse David prendendo il mio labbro inferiore tra i suoi denti e producendomi qualche gemito e brivido.

Mi staccai da qual bacio ma eravamo ancora vicini, davvero molto vicini.

"Io voglio fare l'amore con te" sussurrai per poi sorridergli.

"Sesso o amore? È la stessa cosa." Disse facendo spallucce.

Scossi la testa in segno di negazione mentre quel fottuto sorriso sembrava non volesse abbandonare il mio viso.

"Non è la stessa cosa. L'amore si fa con la persona che ami" gli strinsi le mani.

In un primo momento sembrò essere confuso su quello che dissi, ma poi annuì.

"Tu.. mi ami?" Era perplesso ma allo stesso tempo felice.

Annuii e lui mi attirò di più a sé.
Iniziò di nuovo a baciarmi.

"Lo sai che anch'io ti amo? Ma davvero tanto." Sorrise e mi fece arrossire leggermente.

"Voglio che tu sia solo mia, Alexa." Disse serio ma poi tornò a sorridere. "Tu vuoi essere solo mia? Solo di David?" Mi baciò la mano.

"Si, David. Ti amo"

Finalmente glielo confessai, finalmente glielo dissi, finalmente.
Ero orgogliosa di me, alla fine ho fatto la cosa giusta.
Mi baciò e mi fece distendere di nuovo sul letto, mettendosi sopra di me e slacciandomi il reggiseno.

"Quindi.. siamo fidanzati?" Chiesi speranzosa.

"Io credo di si" ridacchiò e mi diede un bacio leggero sulle labbra.

Sorridemmo entrambi, mentre lui si tolse i boxer e tolse i miei slip. Entrò in me dolcemente e diede spinte piano, manco fosse la mia prima volta. Ma questo faceva eccitare entrambi, e inoltre era anche molto ma molto romantico.
Dopo varie spinte più decise, venimmo urlando sottovoce (per non svegliare mamma) i nostri rispettivi nomi e dopodiché uscì da me e si sdragliò al mio fianco ed io appoggiai la mia testa sulla sua spalla.

"Ti amo" dicemmo insieme.

L'adolescenza: amore o sesso?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora