3- Benvenuta alla Creepy house

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Quando riapri gli occhi, vieni subito colta da un senso di disorientamento. La testa ti pulsa ancora, il dolore ti annebbia i pensieri, ma presto ti accorgi che il terreno freddo e ruvido del bosco è scomparso. Ora ti trovi sdraiata su un vecchio divano dalla tappezzeria logora, in una stanza scarsamente illuminata. La prima cosa che noti, con lo sguardo ancora confuso, è una figura sottile e altissima di fronte a te, con lunghi arti e il volto completamente vuoto. Il cuore ti salta in gola.

"Aspetta... che... cazzo..." balbetti, cercando di mettere a fuoco.

Non è solo quella figura: attorno a te, ci sono diverse presenze, tutte tanto inquietanti quanto assurde. Alcuni ti fissano con sguardi vuoti, altri con un ghigno che non promette nulla di buono. Una di loro, una ragazza dai capelli neri arruffati e dalla pelle pallida come il marmo, ti osserva con un sorriso innaturale che sembra scolpito sul suo volto. Salti di scatto, ma quella figura si avvicina ancora di più.

"Benvenuta nel nostro piccolo inferno," dice la ragazza con tono malizioso. "Sono Jean."

Ti scosti, notando che i tuoi muscoli ancora non rispondono bene. Ti giri verso la figura altissima e senza volto. "Chi è lui?" chiedi.

"Mi chiamano Slenderman," dice la figura in modo glaciale. La voce la senti, ma non vedi nessun foro da cui esce, quindi alzasti le sopracciglia.

"Parla telepaticamente."
Dice a voce bassa un ragazzo seduto alla tua sinistra. Lo conosci già, lo hai già visto.
Allunga poi la mano.
<Hoodie.>

Rifiuti la stretta di mano, così la tira indietro.

"Faresti meglio a non prendermi in giro, principessa."
Risponde così al tuo rifiuto

In quel momento, un'altra voce interrompe la tensione. "Per l'amor del cielo, Hood, smettila di spaventare la nuova arrivata. Abbiamo bisogno di nuovi arrivati, non di altri nemici."

La figura parlante è un ragazzo, anche lui lo hai già visto.
"Mi chiamo...", "Masky, mi sembra..." rispondi interrompendolo

Tutti in silenzio.

"La ragazza ha fatto i compiti per casa a quanto pare."
Dice una ragazza seduta dall'altra parte della stanza. Ha un viso pallido, e una bocca ampia con un sorriso inquietante.

"Questo, cara mia," risponde Slenderman, allungando una delle sue lunghe braccia per fare silenzio, "è il posto in cui finisci quando superi certi limiti. Non sei morta, no, ma sei... tra i vivi e i morti, tra l'oscurità e la luce."

"Oh, che profondo," mormora un ragazzo con la bocca squarciata, lontano da tutti. "Quindi adesso sono intrappolata in un... castello degli orrori? Con un tizio che ha dimenticato come ci si rade," dici riferendoti al ragazzo dalla bocca squarciata, "e con te, Mister Incubo?"
Il ragazzo si avvicina a te, o almeno, ci prova.
"Brutta str-"
In quel momento Slendy allunga un tentacolo e lo ferma.

Il ragazzo si volta bruscamente verso Slenderman. "La senti? Sta insultando tutti, e tu la lasci parlare! Sempre così molle, eh?"

Slenderman si gira lentamente, con un movimento controllato. "Sei patetico, Jeff. Non hai altro da fare che accendere discussioni per sentirti importante?"

"Oh, certo, parla quello senza faccia che non ha nemmeno il coraggio di mostrare chi è veramente!" ribatte Jeff, mentre il suo sorriso si deforma in una smorfia di rabbia.

"Abbiamo tutti i nostri... difetti, Jeff. Almeno io so mantenere una certa dignità."

Ti ritrovi in mezzo a questa strana lite, e in quell'istante speri di svegliarti da quello che deve per forza essere un sogno. "Scusate, scusate... è sempre così l'atmosfera qui?" chiedi, alzando un sopracciglio e guardando Masky e Hoodie.

Masky ti lancia uno sguardo divertito. "Oh sì, un po' di drammi fanno sempre parte della quotidianità. Ma vieni, ti mostro la tua stanza. È meglio che ti riposi, altrimenti rischi di impazzire prima ancora di iniziare."

Mentre segui Masky lungo un corridoio mal illuminato, ti accorgi che la casa è molto più grande di quanto avessi immaginato. I muri sono coperti da una carta da parati logora, il pavimento scricchiola a ogni passo, e l'aria ha quell'odore di umidità e polvere che sembra provenire da decenni di abbandono.

"Dico, ma questa casa... ci sono topi? Perché l'ultima cosa che mi manca è un'invasione di roditori."

Masky ride. "Oh, non preoccuparti dei topi. Hanno imparato a stare alla larga da noi. Piuttosto, penserei a non far arrabbiare qualcuno come Jeff. Tende a... come dire, mostrare un po' troppo entusiasmo con i nuovi arrivi."

Scuoti la testa. "Senti, non è che questa sia una situazione normale, per niente. Insomma, dove sono i letti con lenzuola pulite, o almeno una doccia?"

Masky ridacchia. "Oh, ti abituerai. Noi non ci facciamo troppi problemi per certe... comodità. Ah, ecco la tua stanza."

Ti porta davanti a una porta leggermente socchiusa, che rivela una piccola camera con un letto dall'aspetto inquietante, ricoperto da un copriletto di velluto rosso scuro. Dai una rapida occhiata all'interno, sentendo un brivido lungo la schiena.

"Bene, ecco il tuo regno. Non è un cinque stelle, ma è meglio che dormire per terra, no?"

"Oh sì, fantastico..." mormori sarcastica, mentre ti avvicini al letto, sentendo la stanchezza accumularsi in ogni muscolo del tuo corpo.

Masky rimane sulla soglia, incrociando le braccia. "Se ti serve qualcosa, evita di disturbare Jeff. E se senti dei rumori strani... beh, probabilmente è solo qualcun altro che cerca di farti uno scherzo."

Alzi gli occhi al cielo. "Oh, fantastico, proprio quello che ci voleva. Come se non bastasse, pure i fantasmi burloni. Ma chi me l'ha fatto fare?"

"Qui non ci sono i fantasmi. Si metterebbero paura di noi...Di sicuro non Slendy. Ma ora, cerca di dormire un po'. Domani comincia il bello...o almeno per noi continua."

Mentre esce, si volta un'ultima volta.

"Perché non vuoi andartene?"
Ti chiede
Sospiri
"I miei genitori erano molto severi, anzi, se dobbiamo essere sinceri...mi odiano...o almeno, mi odiavano. Sono morti, credo meno di 48 ore fa."
Sospiri di nuovo e ti giri dall'altra parte.
"Meglio così, direi.."

Dopo qualche istante, Masky chiude la porta, lasciandoti sola nella tua nuova "stanza". Guardi il soffitto, cercando di processare tutto quello che è successo. Ti sembra assurdo, tutto quanto. Eppure, qualcosa ti dice che non sarà facile uscirne.

Mentre ti sdrai sul letto, il pensiero di tutti quei personaggi bizzarri e inquietanti non ti lascia pace. Jeff con il suo sorriso sadico, Slenderman con il misterioso silenzio, e nessuno che sembra avere un briciolo di lucidità.

Sono diventata una creepypastaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora