Piú che fratelli

~Chapter 1: first memories~

- Buona sera a tutti cari ragazzi e ragazze. Io sono Mitch, il vostro presentatore preferito. E oggi voglio farvi una piccola sorpresa cari spettatori. Abbiamo finalmente in studio i fratelli Hattinghson! Li abbiamo aspettati per tanto e non vedo l'ora di iniziare questa intervista.
Vai con la sigla! -.

Che sigla banale che ha questo programma. Ma si può sapere perchè mi trovo qui? Ma chi me l'ha fatto fare di sottopormi ad un interrogatorio sulla mia vita?! Ah, sí giusto...I miei genitori. Ma in fondo glielo devo. Quindi, non ho altra scelta. D'accordo facciamolo.

- Allora cari ragazzi, iniziamo raccontando la vostra storia per chi non vi conoscesse: Matthew e Arielle, sono gli unici sopravvissuti all'incendio dell'orfanotrofio di "Blendis". Esattamente oggi, ricorre il quinto anniversario di quell'infausto giorno. Numerosi bambini morirono in quell'incidente, ma questi due ragazzi riuscirono miracolosamente a mettersi in salvo dalle fiamme.
La notizia giunse alle orecchie della famosa coppia Hattinghson, che decise di donare i fondi necessari per ricostruire l'orfanotrofio. I due, si affezionarono così tanto a quei due ragazzi, rimasti ormai soli, che decisero di adottarli, facendoli diventare in piena regola: "i figli dei famosi attori...Richard e Adeline Hattinghson!
Ricapitolata la storia, facciamo parlare chi questa tragedia l'ha vissuta in prima persona... -.

Ma perchè? Come fa a raccontare questa storia con cosí tanta leggerezza? Mi fa male sentirne parlare. È stato un trauma molto duro da superare...

- Dunque, Matthew, ora quanti anni hai? -
- Ne ho 21 -
- Come ti senti oggi? Che è il quinto anno dalla distruzione dell'orfanotrofio? -
- Mi sento...triste. Pensare che lí avevo degli amici, che ora non ci sono piú a causa di un'incidente...Loro avrebbero potuto avere una vita felice. E invece...-.
- E se non sbaglio, Arielle, tu hai 20 anni adesso, giusto? -
- Sí, proprio cosí -.

Chissà cosa chiederà a me...

- Bene...Eri molto legata a quel posto? -
- Beh io...penso di sí. Insomma, era l'unica cosa che avevo. I bambini e i ragazzi che abitavano lí, con me, erano molto piú che amici. Io li consideravo fratelli. Perderli è stato dolorosissimo. Speravo che un giorno, anche loro, avrebbero potuto trovare una famiglia amorevole, che li accogliesse, che ognuno di loro un giorno avrebbe coronato i propri sogni, e invece...-

Sento le lacrime riempire i miei occhi.
No, non devo.
Non devo assolutissimamente piangere.

- C'era qualcuno in particolare con cui avevate legato durante gli anni dell'orfanotrofio? -
- Sí, James, era il mio migliore amico. Era speciale per me, passavamo molto tempo assieme. Mi ricordo degli scherzi che facevamo alla direttrice. Lui c'è sempre stato per me -. Risponde subito Matthew.
- Per quanto riguarda me, avevo un'amica di nome Beatrice. Era una ragazza estroversa. Ma amavo stare con lei, era l'unica che mi capiva. Con lei ho passato i migliori momenti della mia infanzia-.

Pensare a queste cose mi fa stare malissimo. A differenza, Matthew sembra indifferente a queste domande.

- E riguardo al vostro rapporto?- Interviene il presentatore.

- Io e Matt era...- m'interrompe dandomi una gomitata. Io lo guardo, e ricambia con uno sguardo fulminante. Decido di starmene zitta.

- Io e Ari, siamo sempre stati amici. Lei era la ragazza di James a quei tempi...E come ha giá detto lei, eravamo tutti piú che amici. Ci ritenevamo fratelli -.

Ma perchè ha detto questo? Non è vero! Noi non eravamo amici e di sicuro non ero la ragazza di James. Pensavo che almeno adesso il patto si potesse infrangere. Sono passati tanti anni. Nessuno ce ne farebbe una colpa.