~ VOLUME 2: Chapter 2 ~ Back to black

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Lo riconosco, è lui, è il suo profumo è il suo tocco!

- Ciao tesoro, ti sono mancato? A me sì e anche molto! - dice buttandomi a pancia in sotto sul letto, ancora bloccata con le mani dietro la schiena.
- Oh no, aspetta, che sbadato, così faremo male al bambino - mi rigira a faccia in su sul letto.

Rimango paralizzata dalla paura.
Lo sapevo, è Nate.
Come ha fatto a trovarci?

- Sai Ari, a volte è bello essere una star, firmare autografi, essere ammirati da tutti, essere famosi... ma a volte, proprio questa fama può rovinarti la vita, o salvartela, dipende dai punti di vista... - dice girandosi e sogghignando con in mano l'altra chiave della stanza.

Ecco dov'era finita la chiave di Matt!
Ma quando l'ha presa?! E soprattutto come abbiamo fatto a non accorgercene??

- E sai... tu e Matt non siete le uniche persone famose in questo hotel ora. Pensa, non ho dovuto sborsare nemmeno un centesimo per trovarti. Ha letteralmente fatto tutto la nostra fama - continua lui.

Io rimango in silenzio, ancora agitata e spaventata da quello che stavo vivendo.

- Ma che bel bikini che hai addosso... rosa antico come piace a te. È un colore che ti dona moltissimo. Ma forse è un po' troppo aperto e scollato, riesco a vederti completamente il seno... - si avvicina toccando il laccio del mio top
- Evidentemente non ti serve nemmeno! - lo tira via con violenza.

Mi copro immediatamente la parte superiore del mio corpo, cercando di salire più al centro del letto. Intuendo immediatamente quali sono le sue intenzioni.
Cerco di urlare e chiedere aiuto, ma non riesco a far uscire la voce dalla bocca.

- Oh, mia dolce Arielle, è inutile che scappi da me. Io sono tuo marito! - dice afferrandomi per una gamba e tirandomi di nuovo al lato del letto.

- Non sei mio marito! - gli urlo finalmente contro, con voce ferma e decisa, mettendomi seduta davanti a lui sul bordo del letto.

Il suo volto perde completamente quel ghigno psicopatico, diventa improvvisamente serio. Alza velocemente un braccio e mi ritrovo il segno del suo fortissimo schiaffo sulla guancia sinistra. Talmente forte da farmi cadere di lato sul letto, stordita.

Cerco di rialzarmi e reagire, ma lo schiaffo che mi aveva dato mi aveva fatto perdere ogni capacità di reazione.

- Stupida ingrata! Come hai osato abbandonarmi così! Ora, tu verrai con me che tu lo voglia o meno. Tu sei mia!! Mi appartieni... non puoi venire qui con tuo fratello a giocare alla famiglia felice e comprare vestitini e costumini sexy da sfoggiare per lui! Sei una puttana! - urla adirato, indicando l'abito da sera che avevo appeso alla stampella vicino all'armadio.

- Ma sai che ti dico... - continua tirandomi di nuovo verso di lui - che da adesso in poi, ti tratteró proprio come tale. Quindi, non ti serve nemmeno questo! - dice con voce nevrotica, tirandomi via lo slip.

- N-no, f-fermati... t-ti prego - balbetto a fatica, ancora dolorante dallo schiaffo, che mi aveva aperto una ferita vicino al labbro.

Nate non si arresta, continua con mano ferma e violenta a tirarmi a sé. Inizia a fare forza sulle mie ginocchia per aprirmi le gambe, ma mi oppongo con la poca forza che mi rimane, anche a causa dell'affaticamento data dalla gravidanza.

- Non puoi negare un tale diritto a tuo marito, dovremmo pur consumare il nostro matrimonio cara! - continua con voce nevrotica e infastidita, mentre con la mano mi stringe le guance girandomi con violenza il viso verso il suo, facendomi sanguinare ancora di più.

Cerco nuovamente di reagire, ma mi sento sempre più debole.

Matt, aiutami ti prego.

- E apri quelle dannatissime gambe, troia che non sei altro! - urla dandomi un colpo violento alla caviglia.

Urlo dal dolore, ma non serve a fermarlo.

- Sai come ti ho trovata? Una signora, si chiedeva come mai tu fossi in giro con tuo fratello e una bambina, invece di stare in luna di miele con me. Oh sì, Ari, la tua fama mi ha preceduto. Hai fatto tutto tu -.

Ecco come ha fatto...
Mi sento quasi svenire, forse dovrei lasciarmi andare e lasciargli fare come vuole.
Del resto non è la prima volta che abusa di me e forse è meglio che mi scopi controvoglia, piuttosto che continuare a farmi prendere a botte, devo pensare anche all'incolumità del bambino.

- Sai... ho paura di lasciare Carlotta nelle mani di tuo fratello. Che ingenuo, lasciare così in bella vista la chiave della vostra stanza! Quella gentile signora me l'ha recuperata in cambio di un autografo - dice ridendo.
- Sei bella - continua - la gravidanza ti dona - dice abbassandosi i pantaloni del completo, che aveva addosso dal giorno del matrimonio.
- Vuoi che indossi il profilattico? O usi la pillola? - dice ironico - Ah già, siamo sposati e sei incinta di mio figlio! - riprende ridendo.

- N-non é t-tuo figlio! - esclamo con un filo di voce rimanente.

Al sentire quelle parole, Nate mi afferra per la gola con la mano sinistra, mentre con la destra si fa spazio fra le mie gambe, stanche ormai di resistere alla sua violenza.

- Stai zitta, puttana! - mi urla penetrandomi con ferocia e stringendomi sempre più forte la gola.

Non riesco a respirare...
Mi fa male tutto, sta spingendo troppo in dentro, mi sta facendo male...
Il bambino...

Inizio a sentire gli occhi pesanti e il respiro affannarsi sempre più velocemente.

Forse dovrei chiudere gli occhi e dormire.
Sì, forse quando mi sveglieró sarà tutto finito...
É così faticoso restare cosciente in questo momento, sono stanca, vorrei solo riposare...

Chiudo gli occhi.

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Ciao!
Mi dispiace, ma purtroppo ad entrare era stato proprio Nate... chissà che succederà ad Ari, non si trova di certo in una bella situazione.
Cosa pensate di Nate? Lo sentite cambiato rispetto a prima?
Che pensate che accadrà adesso?
Fatemelo sapere nei commenti.

Un abbraccio a tutti voi e alle vostre famiglie, in questo periodo così difficile... facciamoci forza, prima o poi passerà e torneremo alle nostre vite di sempre!💪😘

-M❤

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