~Capitolo 6~ Patience pt.1

1.3K 44 0
                                    

Devo sapere cosa ha scoperto Dean. Ma non posso andarci da solo.
Se Ari lo scoprisse mi fucilerebbe. Non ho altra soluzione, dovró portarla con me... anche se Dean non é una buona compagnia per lei.
Cercheró di tenerli il piú lontano possibile.

Salgo le scale che portano al piano di sopra, tenendo in mano un vassoio con la colazione per Ari: pancake con sciroppo alla fragola e latte e cioccolata.
Busso alla porta, ma continua a dormire.

Probabilmente sta ancora dormendo.


Entro nella sua stanza aprendo silenziosamente la porta.

Dorme beatamente come un angelo.
È

bellissima.


- Sei una pigrona Ari, svegliati! -

- Eh...? - dice aprendo lentamente gli occhi e stropicciandoseli con le mani.

- Che buon odore... - dice rigirandosi dall'altra parte.

- Ehi, non ti riaddormentare -
- Perchè? -
- Perchè sono giá le 11:30, ti sembra l'ora di svegliarsi? -

- Lasciami dormire! - dice tirandomi un cuscino addosso

- Attenta! Farai cadere tutto! - dico cercando di catturare la sua attenzione
- Cadere cosa? - dice girandosi dalla mia parte e vedendo il vassoio.

Le si illuminano gli occhi ed esclama - Ma questo è per me? -

- No è per me. Volevo vederti rosicare mentre finivo gli ultimi pancake di Patricia -
- Ecco lo sapevo... sei il solito antipatico. Ti odio! - si rigira mettendosi il cuscino in testa.


- Ma no, scema! Certo che è per te! -
- Lo sapevo! - dice con aria soddisfatta girandosi verso di me.

Le metto il vassoio sulle ginocchia e lei incomincia a mangiare.

- Che fai oggi? - le domando
- Non so...penso che faró un giro al centro commerciale -
- Allora vengo con te -
- No, non se ne parla! - dice categorica.
- Perchè no? -
- Perchè quando faccio shopping mi rompi. Non ti va bene mai quello che scelgo - dice passandomi il vassoio vuoto. - Grazie mille, era tutto buonissimo -.
- Accidenti, ma hai finito tutto in un secondo! -.

Si alza dal letto ed esce dalla stanza per andare in bagno. Io riporto il vassoio in cucina e mi siedo vicino al tavolo con aria abbattuta, osservando Patricia giá all'opera per preparare il pranzo.

- Piccolo Matt cosa ti preoccupa? - dice Patricia sedendosi davanti a me con uno straccio in mano.

Patricia è sempre stata presente in questa casa, sin dal nostro arrivo.
È una signora dolcissima. Mi conosce forse...persino meglio di mia madre.
È la nostra domestica, ma non ci piace definirla tale.
La trattiamo tutti come una di famiglia.
Peró forse, io con lei ho un rapporto piú speciale rispetto agli altri. La sento vicina.

- Ormai mi conosci troppo bene Patricia... -. Lei ricambia con un sorriso
- Sono preoccupato per Ari -
- E perchè mai? -
- Mi evita... -
- Ahh, è normale caro. Non vi siete visti per tre anni. È normale che ci sia un po' di disagio. Si deve prima riabituare alla normalitá. Oppure ha trovato un ragazzo -
- Cosa?! Una ragazzo?! -
- Ahahaha scherzavo! - dice ridendo
- Guarda che non è divertente -
- Sei geloso -
- Non sono geloso! Come ti passa per la testa che io possa essere geloso. Di mia sorella poi...assurdo! - dico andandomene. E sentendo ancora Patricia ridere di gusto dalla cucina.

Passando per il corridoio, incrocio Ari. Indossa una camicietta bianca e una gonna che le arriva nemmeno a metá coscia.

- Metti un'altra gonna -
- Cosa? No! -
- Non esci cosí con me -
- Infatti io non esco con te! - dice sorpassandomi.

La prendo per un braccio, fermandola. - Ehi che fai!? - Esclama.
Cerco di trascinarla in camera sua. Ma oppone resistenza. Allora la prendo in braccio e la porto al piano di sopra. La faccio sedere sul letto e chiudo la porta a chiave. Apro il suo armadio e prendo fuori un paio di jeans.

- No, tu non hai capito proprio un bel niente, tesoro mio! - dice ridendo.
- Mettiti questi - dico mostrandole i jeans.
- Guarda che non mi cambio! -
- E invece sì, o non uscirai da questa stanza! - La minaccio.

Si avvicina a me e cerca di prendermi la chiave delle mani. Io alzo il braccio e lei prova ad aggrapparsi al mio collo per raggiungere la mia mano.

- Sei troppo alto! Cosí non vale Matt! -
- Se vuoi la chiave mettiti quei jeans -. Mi guarda con il suo solito sguardo assassino. Poi si avvicina all'armadio e prende fuori un'altra gonna.
- Il massimo che ti posso concedere è questo - dice mostrandomi l'indumento.

- Perchè sei cosí testarda?? -
Sbuffa.
- D'accordo, fammi vedere come ti sta addosso -

Fa cadere a terra l'atra gonna. Mostando le sue gambe perfettamente lisce e indossando l'altra.

- Allora? Ora posso uscire? -
- Ma non hai delle calze o qualcosa da mettere sotto? Guarda che siamo a Dicembre -
- Non ho freddo rassegnati. -

Apro la porta della stanza e scendiamo al piano di sotto. La mamma ci ferma. - Ah dove andate ragazzi? -
- Al "Shopping Centre" -
- Okay, volete qualche biscotto da portare? Sapete, sono buonissimi. Li ho comprati dal negozio di... -
- No mamma grazie, siamo di fretta - Dice Ari, dandole un bacio sulla guancia.

Ci affrettiamo ad uscire e salire in macchina. Guido io.

- Si può sapere perchè ti stai accollando? - mi chiede.
- Mh...oggi saró la tua guardia del corpo -
- Perchè sono in pericolo? - dice scoppiando a ridere
- Chissà... -
- E comunque le guardie del corpo non parlano con chi devono proteggere -
- Ma io sono un'eccezione - dico facendole l'occhiolino.

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

SPAZIO AUTRICE

Ciao a tutti!♡
Che ne pensate di questa storia? Fatemelo sapere. Lasciate commenti♡

UN BACIO

Piú che fratelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora