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Arrivata a lezione sono una delle prime. Chimica. La materia più odiosa del mondo: non riesco a memorizzare nemmeno una formula, neanche sforzandomi. La prof mi chiama in catedra e mi dice "Blauer! Devi darti una svegliata se vuoi riuscire a superare l'anno! Non riesci a memorizzare nessuna delle formule nemmeno con la mappa più semplice al mondo. Ti ci vuole un tutor."dice la sig. Barrent. Sempre con questa storia dei tutor.
"Ma no prof, non si preoccuopi. Mi impegnerò di più e non voglio distrarre un compagno dai suoi studi per me. Davvero, non ne ho bisogno."
"Blauer, mi ripeti la stessa storia da 3 anni ormai e mi sono proprio stufata. Lo faccio per il tuo bene e poi ho già in mente una persona che fa al caso tuo."
"Non mi proponga quelle specie di geni che parlano in un modo assurdo come lei, che rifiutola proposta prima di sapere chi è." Rispondo, ormai sconfitta.
"Oh, non è niente di tutto questo, sta tranquilla. Però, anche se è nuovo, è in gamba e imoara in fretta."
Non me lo dire.
"Chi è?? E dai prof, non mi faccia stare troppo sulle spine."
"Visto che sei cosi impaziente, te lo dico subito: Peter Crompson."
Dire che avrei avuto voglia di morire, sprofondare nel pavimento o essere deportata in Amazzonia, è molto riduttivo. Dovró studiare con quell essere riluttante e lui dovrà venire a casa mia, nella mia stanza, per insegnarmi delle formule che, dopo 3 anni di college, per me sono ancora arabo puro. Non funzionerà nemmeno con tutta la buona volontà.
"Non avrebbe potuto trovare una persona più..."
"...adatta di lui! Lo so, sono diventata brava a scegliere i tutor e lui è perfetto per te, come tutor intendo. Poi non so se c'è una relazione extra scolastica" dice, con fare ammiccante.
La sig. Barrent è l'unica con cui riesco a confidarmi, apparte Miranda e Brian. È giovane e piena di vita e so che di lei potrò sempre fidarmi. È sempre disposta ad aiutarmi e so che anche per questa situazione lo farà, ma non affiancandomi Peter come tutor.
"Si sbaglia, prof! È ancora una matricola, non ha visto bene come lavora. Può essere che per quel giorno aveva studiato benissimo e a lei è sembrato che fosse un ragazzo spigliato, ma non è cosi! È solo uno che si da troppe arie."
"Hahhaah sei tu che ti sbaglia, tesoro. Lo conosco dalla sua prima lezione in un college. Gli farà molto piacere aiutarti e mi hanno riferito che con la chimica è una scheggia: impara i termini e le formule come se fossero i nomi dei giocatori di football!"
"Lo sa perché l'accontento? Perché di lei mi sono sempre fidata e ho dempre saputo che al suo lavoro e ai suoi aluni ci tiene come se fossero i suoi figli. Potrei anche sbagliarmi sul conto di Crompson, in fondo lo conosco da mezz'ora e so che l'abito non fa il monaco ma la prima impressione comta moltissimo e lui non me ne ha data una convincente però per amor suo e di passare l'anno, proverò quest'ardua sfida."
"Oh, come sono contenta! Buona fortuna con Peter!"
Che impreedibile, la Barrent.

Finite tutte le lezioni, torno in armadietto per posare i libri e correre in mensa, per colmare il vuoto del mio piccolo stomaco affamato.
"Heilà scricciolo! Sarò il tuo nuovo tutor! Ci divertiremo parecchio con la chimica, te l'assicuro. Ho un metodo infallibile per memorizzare termini e formule. Non vedo l'ora di iniziare!"
Scricciolo?? Considerando la mia bassa statura e il mio fisico mingherlino, non sono uno scricciolo!
"Io non vedo l'ora di finire, invece! Solo a pensare che tu enga a casa mia o viceversa mi irrita tanto da farmi drizzare tutti i capelli in testa!"
"Hahahahah! Mi fai morire dal ridere! Comunque, quand'è il primo appuntamento?"
"Per prima cosa non è un appuntamento e non ho la più pallida idea di quando cominciare."
"Mmm, io direi domani a casa mia alle 4:30. Non so quando finiremo di preciso. Devo ancora valutare i tuoi tempi di apprendimento!" Dice, ironico.
"Non sei divertente. Comunque, per me va bene tanto non ho niente da fare domani."
"Perfetto! Allora a domani."
"A domani. Ah, Peter?"
"Dimmi tutto, bellezza."
"Grazie. È gentile da parte tua ospitare una ragazza che conosci da solamente un'ora a casa tua per studiare."
"Figurati! Domani ti faccio vedere dov'è la casa mia, anche se non è molto lontano da qui, comunque."
"Oh, si certo. Grazie ancora e a domani!"
Mi saluta con un cenno e va in mensa anche lui come me.
Mi ha fatto riflettere su di lui quell'atto di gentilezza nei miei confronti: l'ho visto altruista, garbato ed era sincero quando diceva che per lui era solo un piacere aiutarmi. Le due facce di una persona mi hanno sempre stupito molto e anche quel ragazzo che pensavo fosse un pezzo di merda, si è dimostrato diverso.

Secondo capitolo terminato!
Che ne dite? È un pò più corto rispetto al precedente ma non mi dispiace.
Scrivetemi tanti commenti a fine capitolo, anche se non ho ancora molte visualizzazioni però sono ottimista e so che la mia storia crescerà e solo grazie a voi.
Baci :*

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