Oggi mi sono svegliata prima del solito. Non ho avuto mal di testa nel corso della notte e la cosa mi fa piacere. Non voglio presentarmi sciatta e dare una brutta impressione. Inoltre voglio prepararmi di tutto punto per Peter e per i ragazzi nuovi. Non vedo l'ora di conoscerli anche perché sono amici di Peter e penso che staranno simpatici anche a me.
Arrivo in cucina e prendo un cornetto vuoto e una tazza di tè.
"Come mai già sveglia, visto che sei sempre l'ultima?" Arriva Miranda, vestita è pronta già di tutto punto. Non ama farsi vedere assonata e con il pigiama, infatti ogni giorno si alza prima di tutti per prepararsi.
"Oggi è un giorno molto speciale. Conoscerò i ragazzi nuovi ed è anche il primo giorno in cui io e Peter a scuola staremo insieme come una vera coppia e...beh, sono un po' agitata, ma in senso positivo ovviamente." Prende una mela.
"Ti capisco e anch'io vorrei essere nella tua situazione. Vorrei stare anche io con Lory, come una vera coppia."
Sono dispiaciuta per lei, ma so che il giorno in cui Lory si dichiarerà sarà magico e speciale, lei non lo dimenticherà mai, dirà che ne è valsa la pena aspettare e io sarò tanto felice per lei. Ma adesso devo pensare a me.
Prendo la borsa e corro alla porta.
"Ma Brian è già sveglio o ha intenzione di rimanere un'altro giorno chiuso in casa?" Dice Miranda.
Ho dimenticato di svegliare Brian.
"Mi sono già svegliato da solo, se pensi di esserti dimenticata di venire nella mia camera. Il fidanzatino ti ha dato alla testa, eh Daf?"
Queste sue parole piene di sarcasmo mi fanno male.
Esco di casa sbattendo la porta e senza salutare nessuno. Istintivamente due lacrime mi rigano il volto, ma non voglio pensare ai capricci di Brian adesso. Asciugo velocemente le lacrime e corro in cortile.
Mentre cammino verso l'entrata qualcuno arriva da dietro di me e mi abbraccia.
"Avevo bisogno del tuo profumo." Mi sussurra all'orecchio e, prima di accorgermene, mi fa girare e mi bacia.
"Buongiorno anche a te." Rispondo, ridacchiando.
Non può esistere buongiorno migliore.
Mi prende per mano e percorriamo l'ultimo tratto di strada prima di arrivare a scuola.
"Non vedo l'ora di farti conoscere meglio i ragazzi nuovi. Penso proprio che ti piaceranno." Nei suoi occhi si può facilmente leggere la sua felicità ed è qualcosa di fantastico il modo in cui mi sorride.
"Dio, quanto sei bella, Mary Jane." Sorrido e mi bacia con dolcezza.
Tutti ci stanno fissando, ma non mi importa.
"Adesso però andiamo in un posto."
Mi trascina per il corridoio e raggiungiamo un gruppetto di ragazzi, gli stessi di qualche pomeriggio fa.
"Heilà ragazzi! Vi presento la mia ragazza. Mi raccomando trattatela bene perché se no dovrete vedervela con me!" Si allontana ma io lo fermo.
"Mi lasci qui da sola? Non conosco nessuno.."
"Non ti lascio qua! Sono sempre qui, devo andare a salutare un amico e arrivo. Non ti lascerei mai da sola." Mi accarezza la guancia e va via.
Sinceramente mi sento un po' spaesata, ma una ragazza subito mi raggiunge. Mi ricordo bene. Selina. La migliore amica di Pet.
"Hei Dafne! Finalmente adesso possiamo conoscerci meglio senza avere Peter tra i piedi. Vedo che in poche settimane avete legato molto, non ha fatto altro che parlare di te. Sono sicura che sareste una bella coppia." Sembra sincera, ma a me continua a non stare completamente simpatica.
"Forse Peter non ti ha detto che stiamo insieme."
"E da quando? Non me lo aveva ancora detto, ma meno male che ci sei tu! Adesso vado subito a parlare con lui comunque qual'è la tua prossima lezione?"
"Matematica, all'orario normale." Purtroppo.
"Evviva! Saremo insieme così potremo parlarne meglio! Ci si vede dopo." Mi saluta e corre nella stessa direzione che aveva preso Peter prima.
Solo io non so dove sia andato? Lei è arrivata solo oggi è sembra che conosca già la scuola come le sue tasche.
Seduta in una panchina, vedo una di quelle ragazze che mi erano sembrate abbastanza strane e misteriose all'inizio. Penso che si chiami Diana, la sorella di Bruce. Ha dei capelli molto scuri e degli occhi penetranti. È concentrata su un foglio, ma non so di preciso che cosa stia facendo.
"Hei, ciao. Io sono Dafne e tu sei Diana, penso. Piacere di conoscerti." Le dico.
"Ciao. Si sono Diana e anche a me fa piacere conoscerti." Dice senza staccare gli occhi dal suo foglio e la cosa mi fa ridere. Avvicinandomi noto che sta disegnando e il disegno è bellissimo.
"Scusa, non penso ci sia niente di divertente." Dice, guardandomi solo ora in faccia.
"Oh niente. Solo che non so come a te faccia piacere conoscere le persone senza guardarle almeno una volta in faccia." Rispondo.
"Era solo concentrata nel mio disegno. Pensavo lo avessi capito da sola." La discussione si è un po' accesa.
"Ti lascio continuare, allora. Scusami." Giro i tacchi e prendo la direzione dell'armadietto.
"No, scusami tu. Mi sono presentata malissimo, solo che quando sono concentrata su una cosa non mi piace essere disturbata." Accenna un sorriso.
Suona la campanella. Dannazione. Proprio ora che stavo conoscendo una persona interessante.
"Qual'è la tua lezione adesso?" Chiedo.
"Matematica, a quanto leggo da qua." Dice consultando un foglietto.
"Ci andiamo insieme, ti va?"
"Solo perché mi sono comportata male. Non abituartici troppo."
Scoppiamo a ridere insieme e ci avviamo verso la classe.
Questa ragazza mi incuriosisce tantissimo. Voglio davvero conoscerla meglio, se solo lei me ne darà la possibilità.
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Superheroes
Teen FictionDafne ha una vita complicata: ha perso sua madre quando aveva dieci anni e vive con suo padre. dopo questa grossa perdita non si è mai sentita davvero felice, ma le cose cambieranno grazie a nuove amicizie e un grande, nuovo, importante e complicato...