Sono nel letto. Lo so che la sveglia è già suonata tre volte, ma non voglio lasciare l'abbraccio stretto e accogliente di Bry per niente al mondo. Sta ancora dormendo e lo capisco, visto che stanotte abbiamo fatto le ore piccole. Fortunatamente, dopo il mio incubo, non mi sono più svegliata ma questo è successo verso le 5:00 del mattino quindi non abbiamo dormito molto. Purtroppo ho il sonno leggero quindi ho sentito subito la sveglia.
Sento Miranda che chiama incessantemente Brian, sicuramente perché non lo ha trovato nel suo letto.
"Daf!! Non trovo Bry da nessuna parte! Non è che tu sai dove..." Dice tutto questo prima di entrare in camera mia e si blocca appena apre la porta. Ha una faccia sconvolta ma non riesce a parlare e fa solo dei gesti con le mani indicandoci.
"Non è quello che pensi, scema. Ieri mi sono solo sentita male e lui è rimasto qui perché ne avevo bisogno. Non dovrebbe sembrarti così anormale." Non capisco perché sia così stupita. Quando eravamo più piccoli capitava spesso che dormissimo insieme perché a nessuno dei due è mai piaciuto stare da soli la notte e adesso non troverei alcuna differenza.
"Lo so, scusa. Avrei dovuto capire subito. Piuttosto, tu adesso come stai? Niente di grave?" Chiede lei prima di uscire dalla stanza. Lo chiede come se fosse uno di quegli argomenti presi solo per deviare la discussione e senza il minimo interesse. Sembra sempre più distante.
"No no tranquilla. Vai pure a scuola se sei già pronta. Io sveglio Bry e ti raggiungiamo." Rispondo cercando di alzarmi dal letto, ottenendo scarsi risultati.
"Bry, svegliati. Non riesco ad alzarmi dal letto. Ho bisogno di una mano ed è tardi." Dico, scuotendolo.
"Hmm...Daf...non ho intenzione di andare a scuola, oggi. Rimaniamo a casa, non sei stata affatto bene stanotte."dice, biascicando le parole.
In effetti non mi farebbe male stare un giorno a casa a riposare.
"Hai ragione è meglio che io resti a casa ma, se te la senti, vai a scuola. Me la caverò a casa, non preoccuparti."
Appoggia la schiena al cuscino per guardarmi negli occhi.
"Io non ti lascio sola in questo momento, ok? E poi ieri abbiamo fatto tardi e anch'io vorrei riposare. Tranquilla, penserò a tutto io per quanto riguarda tuo padre per la giustificazione." Dice portandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
"Oh no. Non dire a mio padre che sto male. Si preoccuperebbe e non voglio."
"Non gli dirò niente, solo che hai una semplice febbre." È sempre stato così gentile e premuroso, anche per delle sciocchezze.
"Grazie, Bry. Sento che a volte non ti ringrazio abbastanza per tutto ciò che fai per me, davvero."
Accenna un sorriso e mi stringe in un forte abbraccio. Appoggio la testa nel suo petto e sento il battito del suo cuore. Lui appoggia il mento sulla mia testa e mi accarezza dolcemente i capelli.
Rimaniamo così per un po, in silenzio, sentendo il suono degli uccelli che cinguettano piacevolmente e della brezza quasi primaverile che si avvicina.
"Sarebbe l'ora di alzarsi. Lo so che stiamo bene così ma devi fare colazione. Mangiando qualcosa ti sentirai meglio, vedrai." Dice Brian, alzandosi dal letto.
"Va bene, ma mi dovresti aiutare. Prima ho cercato di alzarmi ma non ce l'ho fatta."
"Ok però volevo dirti una cosa. Io ieri ci ho pensato. Sarebbe meglio consultare un medico." Sa benissimo che mi ha sempre fatto paura l'ospedale.
"Brian, non cominciare con questa storia.."
"Lo so che è l'ultimo posto dove vorresti andare in tutto il pianeta ma lo dico per te." Dice guardandomi dritto negli occhi.
"Non se ne parla."rispondo distogliendo lo sguardo.
"Va bene, adesso però ti vengo a prendereeee !!" Dice ironico prendendomi in braccio.
Inizio a ridere freneticamente e lo imploro di farmi scendere.
Quando mi fa scendere, i piedi non mi fanno più così male e riesco a camminare.
"Allora signorina, oggi direi di preparare dei pancakes per farla rimettere in forma. Come li preferisce, con Nutella o sciroppo d'acero?"
"Dovrebbe conoscermi, giovanotto. Non mangio mai i pancakes senza la mia adorata Nutella." Rispondo ironica.
"Allora che Nutella sia!"
Prepara sempre dei pancakes squisiti e mentre facciamo colazione mi arriva un messaggio da Miranda:

M: come mai non siete ancora qui? Ho pensato che sareste arrivati in seconda ora, ma di voi non c'è traccia. È successo qualcosa?"
D: no, Miri, tranquilla. Abbiamo deciso di rimanere a casa perché io volevo riposarmi e Brian ha sfruttato l'occasione per avere una scusa con April.
M: okay. Allora la prossima volta quando stai male avverti anche me così mi evito un giorno di prigione, grazie!
D: Haahaha okay, ne terrò conto.
M: ci vediamo a casa perché stava quasi per scoprirmi. Salutami Bry. :*

Non le è mai piaciuta la scuola, neanche per il fatto che i ragazzi più carini le ronzano sempre attorno.
"Cosa ha detto Miranda?" Chiede leggendo il mittente del messaggio.
"Si è preoccupata perché non ci ha visto arrivare ma le ho già spiegato tutto."
"Ok adesso vado a chiamare tuo padre e mia mamma. Se hai bisogno di qualcosa, urla e io arrivo!" Mi stampa un bacio in fronte, prende il cellulare e va nella sua camera. Io ne approfitto per andare in bagno a farmi una doccia calda e a rendermi più presentabile.
Arrivata in bagno, mi guardo allo specchio e faccio davvero schifo. Ho delle occhiaie enormi, i capelli arruffati, le labbra screpolate e violacee. Mi metto subito dentro la doccia e provo un senso di piacere istantaneo appena l'acqua calda mi sfiora la pelle. Sto meglio. Almeno spero.
Ho paura che il mio corpo decida di farmi qualche brutto scherzo da un momento all'altro. Che perda l'equilibrio e cada dentro la doccia. Che svenga asciugandomi i capelli. Sono terrorizzata. Ho persino paura di consultare un medico. Mi spaventerebbe troppo l'attesa dei risultati e il risultato stesso, qualunque esso sia. E poi, da quando mia madre non c'è più, odio gli ospedali e non voglio più tornarci. Cerco sempre di essere una persona positiva ma, quando si tratta di salute, non riesco a controllarmi.
"Daf, va tutto bene?" Sento dire da dietro la porta a Brian.
"Sisi, tutto a posto, Bry." Rispondo.
Non so il perché, ma mi riviene in mente Peter. È dalla sera in cui sono uscita con Bruce che non ci vediamo o sentiamo. Appena tornerò a scuola, faremo una bella chiacchierata perché non sono riuscita a capire il motivo del suo intervento al posto di Brian.
Esco dalla doccia dopo almeno un'ora e mi asciugo i capelli. Fortunatamente, continuo a stare bene e ho un colore più vivo in faccia, rispetto al volto pallido pre-doccia.
Vado in camera mia e indosso sei leggins, una felpa pesante col cappuccio e le ciabatte.
Ritorno in bagno per truccarmi in modo molto naturale e per raccogliere i capelli in una treccia bassa. Penso che oggi resterò a casa a guardare la tv e a studiare.
"Daf, posso?" Chiede Brian, bussando alla porta.
"Si, entra." Rispondo.
"Volevo solo dirti che sto uscendo per andare a casa dei miei e al supermercato perché in frigo non è rimasto quasi niente. Non ti chiedo di venire con me per farti riposare, ma cerca di non farti trovare svenuta nel bel mezzo della casa quando torno o cose del genere." Dice ironico.
"Cercherò di farmi trovare in condizioni decenti, promesso." Ribatto ridendo.
"A dopo!" Mi manda un bacio ed esce dal bagno.
Starò per il resto della giornata da sola a casa e la cosa non mi eccita più di tanto però troverò un modo per occupare il tempo nel migliore dei modi senza fare danni.
Voglio rilassarmi e cercare di non affaticarmi se non voglio stare male di nuovo stanotte.
Bussano alla porta di casa. Non so chi possa essere perché non vedo le chiavi di Brian nello svuota tasche, quindi le ha portate con se e poi ancora è presto e non può essere Miranda.
"Mary Jane..?"
Oh no. Ma che ci fa qui?

Buon pomeriggio a tutti!! L'aggiornamento è stato anticipato perché ho tante idee per questo racconto e voglio aggiungere tutto. Ancora una volta vi ricordo di commentare e votare. Seguitemi anche nel mio profilo!  Un bacio! :*

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