"Cosaa???!! Rimarrai da lui?? Oddio, devi prepararti nel migliore dei modi, amica mia. Ti aiuterò io. E comunque oggi esco con Lory, ma sinceramente non so se rimarremo a casa o usciremo."
Mi dice Miranda, vedendomi preparare la borsa.
Ormai parliamo di rado e questo mi dispiace. Io e lei, anche se siamo state sempre come sorelle, non abbiamo mai avuto un rapporto come ce lo abbiamo io e Brian. Pochissime volte lei mi ha permesso di scavalcare la barriera che la metta a debita distanza dagli altri. È sempre stato cosi, ma non l'ho mai criticata.
"Si, tranquilla Miri. Sono emozionata anche io, ma ho già passato serate come questa con lui quindi la cosa non mi spaventa particolarmente. Sento di conoscerlo già bene." Dico, trasognata.
"Non si conosce mai una persona fino in fondo, ricordalo sempre." Dice Brian sbucando dalla porta, che è semi aperta.
"Si, certo Bry. Ora però non iniziare con questo tono da mamma, per favore." Rispondo ridendo.
"Si ok, non prenderla sul serio. Ma non mi cercare quando proverà a portarti a letto in tutti i modi e tu cercherai di respingerlo senza dirgli però che sei ancora vergine. Sono sicuro che ancora non gliel'hai detto." È teso quando parla. C'è  qualcosa di strano nella sua voce, come una specie di rimprovero morale.
"Brian..sai che non voglio parlarne e ti ho sempre detto che non sono affari tuoi."
"Ma sono affari suoi." Esce dalla stanza, con la stessa faccia seria con cui è entrato . Mi sento umiliata e so che era quello il suo intento, ma non riesco a capire il perché. È molto strano.
"Lascialo perdere. È solo geloso che per la prima volta ti sei trovato un ragazzo serio e anche prima di lui." Cerca di tranquillizzarmi Miranda . Intuisco che ha capito anche lei che sta facendo di tutto per rovinarmi l'atmosfera della serata.
"Sai anche tu che non è cosi. È qualcos'altro, ma sai che ti dico? Ho il diritto di essere felice e lui non può impormi di non fare ciò che voglio, men che meno di rovinarmi la serata." Sono arrabbiata, il suo atteggiamento mi ha letteralmente messo in confusione la testa. E proprio in questo giorno speciale.

Appena finisco di prepararmi, vado in cucina per bere un caffè. Sono solo le 5:30 di pomeriggio e io non so che fare.
In mensa io e Diana ci siamo scambiate i numeri. Avrei intenzione di chiamarla, ma non ci conosciamo a ancora molto bene e non voglio disturbarla.
Dopo solo due minuti da questo mio pensiero, mi arriva un messaggio proprio da lei.

Di: Hei Daf, che ne dici di fare un po' di shopping e poi di prendere un gelato?
Da: Stavo proprio pensando a te. Per me va benissimo solo che verso le 8:30 devo ritornare a casa perché stasera rimarrò a cena e anche per il resto della notte da Peter, ma di questo preferirei parlarne di presenza. Allora a che ora e dove?
Di: Ok ok, la notizia mi ha scosso. Facciamo tra un quarto d'ora davanti Starbucks del centro.
Da: Non sai a me quando ho accettato. Perfetto, ci vediamo lì.

Adoro quella ragazza anche solo per il fatto che mi abbia salvato da un pomeriggio di noia assoluta.
Ritorno in camera per cambiarmi e indosso dei jeans a vita media con una maglietta ampia e con le stampe di vari dolci.
Vado in bagno e faccio le doppie trecce di lato incorporate e dopodiché guardò l'orario. Sono in perfetto orario quindi esco subito di casa per raggiungere Starbucks.

Arrivata davanti Starbucks, trovo già Diana che mi aspetta.
Ops, ho paura di essere arrivata in ritardo, ma guardando l'orario sono passati solo 10 minuti dall'orario del appuntamento.
"Sono in ritardo?" Dico imbarazzata.
"Puntualissima, ma mi ha accompagnata mio fratello e quindi sono arrivata prima."
"Meno male. Dove dici di dirottarci come primo negozio?" Chiedo incamminandomi.
"Il mio negozio preferito è quello lì all'angolo! Hanno tante cose bellissime!" Risponde.
Mi giro per guardarlo e lo riconosco subito.
"Ma quello è anche il mio negozio preferito!" Esclamo.
"Entriamoci subito allora!"
Sveltiamo il passo per iniziare quello che sembra un pomeriggio assolutamente perfetto.
Entriamo nel negozio e iniziamo a scegliere abiti, camicette, pantaloni e a tenerli nelle braccia fino all'arrivo nel camerino.
Dopo aver perlustrato tutto il negozio, io e Diana ci incontriamo, ma i nostri capi sono un po' diversi: lei ha tutte cose nere o al massimo bianche e nere e io ho un mix di colori ma anche qualcosa di più neutro.
"Oddio! L'arcobaleno di Snapchat si è impossessato di te!" Esclama, cercando di mettersi le mani in faccia.
"E tu hai per caso stretto un patto con il diavolo?" Ribatto.
Scoppiamo a ridere entrambe e ci infiliamo nei camerini.
Dopo aver provato 3 paia di pantaloni, non ce n'è uno che mi convinca.
Allora opto per iniziare a provare le tante camicette e magliette che ho scelto. Ce n'è una che mi piace tantissimo e mi sta anche bene ed è nera con un colletto bianco a contrasto e, ora che ci penso, voglio vedere come stanno con i jeans a zampa che ho scelto. Perfetto.
Scelgo anche delle scarpe abbastanza alte che si possano abbinare e, trovandole, vado subito a indossarle.
Il completo mi piace molto e non vedo l'ora di farlo vedere a Diana. Penso anche che non le dispiacerà così tanto visto che la camicetta é nera.
Uscita fuori dal camerino, la trovo che si specchia e ha addosso un vestitino completamente nero, che arriva sopra le ginocchia, aderente e con le maniche interamente di pizzo. Le sta divinamente e le segna le forme al punto giusto.
"Sei meravigliosa e questo vestito ti sta benissimo." Le dico.
"Dici? Anche a me piace molto. Penso proprio che lo prenderò." Risponde entusiasta.
"Che ne pensi del mio abbinamento? Avevo pensato di metterlo per stasera." Chiedo.
"Ti sta molto bene, anch'io ti consiglierei di prenderlo."
"Allora possiamo andare a pagare tutto ciò che abbiamo comprato!"
Sono molto entusiasta e non vedo l'ora di arrivare a casa di Peter.
Paghiamo tutto e usciamo dal negozio.
Controllo l'ora e sono le 6:30. Il tempo per andare a prendere un frullato.
Ci incamminiamo per Starbucks e, arrivate, prendiamo un tavolo.
"Allora, stasera passerai una bella serata in compagnia?" Domanda.
"Lo spero. Sono molto emozionata ma so che andrà bene. Abbiamo passato tante di queste serate così quando eravamo amici, quindi non penso sarà tanto diverso."
"Cosa?!? Adesso state insieme, è ovvio che la cosa cambia. Aspetta, aspetta...ho capito! Tu sei vergine!" Dice, mettendosi una mano in bocca.
"Non gridarlo così forte! E comunque si, sono vergine, ma se non voglio farlo, non penso che lui mi obbligherà." Rispondo.
"Però ci rimarrà male. Prima o poi dovrai superare questa fase, ci siamo passati tutti."
Stiamo sorseggiando i nostri frullati e parlando del più e del meno, ridendo e scherzando su quello che mi aspetterà questa sera.
Appena finiamo i nostri frullati, usciamo da Starbucks.
"Mi raccomando per stasera! Domani voglio sapere tutti i particolari!" Dice maliziosa.
"Tu che parli, va' a cercarti qualcuno con cui uscire invece di oziare davanti alla TV!" Rispondo.
"Hahahahah hai ragione, ma tranquilla che provvederò."
Ci salutiamo e raggiungo la mia auto.
Sono gasatissima, ma sono sicura che la serata che mi aspetta sarà meravigliosa.

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