Arrivati al ristorante, prendiamo un tavolo e parliamo a lungo.
"Allora, parlami di te. Sono curioso." Dice mettendo le mani incrociate sotto il mento.
"Bhe, che dire. Mio padre lavora in ospedale, ho sempre vissuto solo con lui dall'età di 10 anni e ha sempre cercato di darmi tutto cio che desideravo. Amo i film ironici e dei supereroi, come avrai notato, e adoro leggere libri d'amore. Non ho fratelli.."
"I tuoi sono separati?"
"Non proprio. Mia madre è morta. Ma non mi va di parlarne, non l'ho mai accettato e credo non ci riuscirò mai."
"Pensavi di non riuscire mai a imparare le formule chimiche, ma grazie al RMDC ci sei riuscita. Troveremo una formula per riuscire ad aiutarti." A questo punto non so se sia cosi intento a interessarsi veramente di questa cosa o mi sta solo prendendo in giro.
"Non puoi sapere cosa si prova a perdere un genitore. Se non ci sei dentro non puoi capirlo. Nemmeno tu te ne fareti una ragione, te l'assicuro."
"I miei sono separati e so cosa significa. Non vedo quasi mai mio padre e mi manca tanto ed è come se fosse morto per me, ma ho cercato delle soluzioni nella mia mente e le ho trovate. Comunque, mi dispiace molto per tua madre, dev'essere stata molto dura, sia per te che per tuo padre."
"Si, molto." Una lacrima mi riga il viso. Ho pianto pochissime volte davanti a qualcuno per la perdita di mia madre. Non sono una di quelle persone che cerca conforto negli altri. Ho sempre preferito consolarmi con me stessa.
"Non avevo intenzione di farti piangere. Mi dispiace tanto, davvero."
"Preferirei parlare d'altro, se non ti dispiace." Dico, asciugandomi la lacrima. Non avevo mai pianto davanti a nessuno e quello non era di certo il momento e la persona adatta per sfogarmi.
"Okay, affronteremo il discorso in un'altro momento, se vorrai."
"Dicevo che non ho ne fratelli ne sorelle ma non mi è mai dispiaciuto essere figlia unica. Non ho mai avuto una storia seria con un ragazzo, ma non ci penso più di tanto a costruirne una, almeno finché non trovo la persona giusta. Sono una buon gustaia e mangio un po di tutto, ma mi tengo in forma. I miei migliori amici sono Miranda e Brian e poi...e poi bhu, scoprimi."
Lui mi guarda un'attimo allibito, ma subito gli compare un ghigno ironico.
"Non intendevo in quel senso, razza di pervertito. Nel senso che i miei difetti e le altre cose che adoro, scoprile tu nel corso della nostra conoscenza."dico, divertita.
"Ok, ci sto." Risponde lui.
La cena dura a lungo ma io non mi sono mai fermata. Ho parlato a raffica come sempre. E ho riso, mi sono divertita, scherzavamo. È stata una delle serate più divertenti della mia vita.
Arriva il momento di ritornare a casa e Peter mi accompagna a casa, così anche da mostrargli dov'è.
"Mi ha fatto molto piacere passare la serata con te, oggi. A domani, Peter." Dico io, avviandomi verso la porta di casa e lui con la testa fuori dal finestrino.
"Idem. A domani, Dafne."
Era vero. Questa è ststa una delle poche sere in cui mi sono davvero divertita con un ragazzo e sono contenta di averlo conosciuto meglio.Entrata a casa, Miranda inizia a farmi un mucchio di domande.
"Com'è andata? Hai imparato qualcosa o avete pomiciato tutto il tempo? Voglio sapere tutto nei minimi particolari!" Dice, eccitata
"Intanto calmati e respira. Poi, prima cosa, ci conosciamo da due giorni e non pomicerei mai con qualcuno che conosco da due giorni. Secondo, ho imparato un ottimo metodo di studio e ho passato una magnifica serata."
"Dove siete stati?" Chiede, curiosa.
"Da Joe's. È anche il suo ritorante preferito. Che coincidenza!"
"Mm...sta attenta, Daf. Non conosco molto bene il soggetto, ma le voci che girano su di lui non sono altrettanto magnifiche."
"Cosa intendi dire?" Dico, leggermente preoccupata.
"Intendo dire che non è un ragazzo molto affidabile e ha scaricato parecchie donzelle dopo la prima volta. Non ti ci affezionare troppo. "
"Come hai precisato, non lo conosci bene e sai che credo poco alle voci che girano sulla gente. Ho cambiato idea su di lui dopo mezz'ora da averlo conosciuto e siamo diventati amici. Ma starò con gli occhi aperti, prometto."Mentre eravamo in macchina, ci siamo scambiati e numeri e dopo essermi fatta una doccia e infilata sotto le coperte, sento una notifica sul mio Iphone. Era Peter.
P: Heilà, peste. Ti sei già dimenticata di me?
D: Non mi sembra possibile, dato il fatto che sei il mio tutore e abbiamo cenato assieme.
P: Ti viene così difficile chiamarlo "primo appuntamento"?
D: Peter...sai già che non voglio essere troppo spinta. Non ti prometto niente.
P: ...accetterò.
D: Preferisco un "accetto".
P: Dai, peste. Siamo stati così bene insieme, stasera.
D: Continua così e mi trovo un altro tutor all'istante.
P: Recepito il messaggio, anche se non condivido. Notte, Dafne. Ci vediamo domani al solito posto.
D: Al solito posto. Notte, Peter.Se Peter ha intenzione di mettersi con me, così, alla svelta, stava sbagliando persona. Non sono quel tipo che guarda solo l'aspetto fisico; oltre a quello, mi piace guardare il carattere, i modi di fare, i gusti. Sono quelli i veri valori di una persona ed io e Peter siamo davvero molto diversi. Non penso che gli opposti si attraggono: se stai bene con una persona e l'altra ricambia, è fatta, punto. Tutto dipende da tutto. Ogni punto deve combaciare e solo così una storia può durare, ma so anche che ci sono storie con molti alti e bassi e che con la sola forza del loro amore quella coppia riesce a superare ogni ostacolo e, sinceramente, le preferisco. Sono una persona anticonvenzionale e non mi piacciono le cose troppo studiate. Preferisco improvvisare. Cerco di gestire ogni situazione nel migliore dei modi e aiutare gli altri. Rientrano in gioco i supereroi. La mia vita sembra tutta cosi collegata, ma in realtà cerco di non farla sembrare troppo surreale. Spero che Peter capisca. Non voglio affezionarmi troppo a una persona che conosco da poco, ma per me la prima impressione conta molto e la sua - almeno nella seconda parte - non mi è dispiaciuta, anzi. Spero solo che non sia come ha detto Miranda.
E anche il 4° capitolo è andato! La storia per ora è abbastamza stabile ma vedrete un Peter completamente diverso.
Ancora una volta, buona lettura e scusate gli eventuali errori ma mi viene male a scrivere con il telefono.
Baci :*
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Superheroes
Teen FictionDafne ha una vita complicata: ha perso sua madre quando aveva dieci anni e vive con suo padre. dopo questa grossa perdita non si è mai sentita davvero felice, ma le cose cambieranno grazie a nuove amicizie e un grande, nuovo, importante e complicato...