Capitolo 14

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Valencia, Spagna
11.04.2018    h 20:19
Enola

«Quindi... +33 +5 è +38, e +3-5... è -2?»

   Santa matematica.

   La prossima volta che vado a fare la spesa dico: «Salve! Io prendo +2+5 yogurt, e +11-7 kilogrammi di prosciutto cotto. Oh, e non dimentichiamoci i +10– 2 litri d'acqua!»

   È ridicolo.

   Butto malamente la penna nera sul foglio, osservando soddisfatta il modo ordinato in cui avrò sbagliato quattordici esercizi su quindici.

   Sto facendo passi da gigante.

   Chiudo il quaderno, sistemandolo nel mio zaino nero. Controllo se devo studiare altro per domani, ma nel mentre che il mio cervello pensa di prendere il diario, un messaggio mi distrae. Controllo il telefono, e sullo schermo mi capita quel nome del cazzo che non vuole lasciarmi stare.

   Ancora? Ma che vuole da me? 

   Decido di ignorarlo, e come previsto lui non accetta un no come risposta. Prende a mandarmi ottocento messaggi di fila, intasando il mio telefono di notifiche e facendomi venire un esaurimento nervoso.

   «Non ce la fai a non rompere le palle per più di due giorni, vero?» sbuffo, prendendo il telefono e sbloccandolo. Apro la nostra chat, che ricordo di aver bloccato più volte, ma sempre lì, aperta ai nostri scambi.

F: Finalmente, cazzo
F: Allora lo sai di avere un telefono

E: Che cosa vuoi?

F: Voglio te
F: Adesso

Maniaco.
   Pervertito.
   Che schifo.

E: Fernando hai davvero rotto le palle
E: Fattelo dire

F: È uno dei miei passatempi

E: Non sei divertente

F: Nemmeno tu quando fai la difficile

Quindi sono io la difficile. Non è lui che è un bastardo.
   Assolutamente. Sono così tanto "difficile" che ti blocco.

F: Quindi stai arrivando?

E: Dove scusami?

F: A casa mia

E: Secondo te io vengo veramente a casa tua?

F: Sì.

E: No

Il mio pollice si muove in automatico su 'Blocca contatto'.

   E non appena leggo 'Hai bloccato questo contatto', il mio cuore si alleggerisce di poco.

   Casi umani... dovrebbero rinchiuderli in un manicomio.

   Ritorno sul diario, dove le spunte nere vicine alle materie studiate sono l'unica fonte di gioia di questa serata.

   Le otto e mezza di sera si fanno sentire, così scendo giù per vedere cosa mamma mi ha lasciato nel frigo. Prendo la lasagna già pronta, ne taglio un pezzo in un piatto e la metto nel microonde, impostando un timer di un minuto e venti secondi. In tanto, sentendo la calma girare per casa, accendo Netflix sulla televisione, impostando già l'anteprima di Dirty Dancing.

   E anche stasera non farò nulla.

   Molto produttivo.

   Con i miei a cena con i loro amici, nonna che dorme sopra, e tutte le mie amiche o malate o già per la piazza, non ho proprio voglia di uscire.

𝐃𝐢𝐫𝐭𝐲 𝐃𝐚𝐧𝐜𝐢𝐧𝐠Where stories live. Discover now