EnolaChe mal di testa.
Possibile che almeno due volte al mese devo sentire questo martello nel cranio?
Cerco di rimanere concentrata sui numeri scritti alla lavagna, ma l'emicrania che mi martella nel cervello non mi permette nemmeno di metterli a fuoco.
«Quindi, la formula per trovare la lunghezza dell'arco è: ℓ sta a 2πr come alfa sta a 360°. Tutto chiaro?»
Silenzio stampa.
Io non ho studiato questo ieri...
La campanella suona.
«Cercate di ripeterlo a casa. Venerdì prossimo preparatevi per la verifica su quello che ho spiegato oggi. Buona giornata», e dicendo questo, il professore esce dall'aula, lasciandoci a preparare i nostri zaini stracolmi di libri e quaderni.
«Enooolaaa!» quella voce squillante mi perfora i timpani.
Come se la campanella non bastasse.
«Carmen, hai davvero rotto le palle con questa tua sirena incorporata».
«Grazie, so di avere un talento incompreso», fa la finta modesta, «ma ho bisogno del tuo aiuto per matematica. Non ho capito nulla di quello che ha spiegato».
«E secondo te io ho capito qualcosa di quello che ha detto?»
«No. Però con due cervelli si lavora meglio, giusto?» cerca di convincermi mostrandomi la sua migliore espressione convinci-Enola. Poi gioca la carta vincente. «Andiamo a mangiare al Civico».
«Chiamo mamma per dirglielo».
Metto lo zaino in spalla, uscendo affiancata da Carmen. Una volta fuori, cerchiamo di farci spazio tra la folla di gente che cammina in tutte le direzioni possibili immaginabili, uscendo poi vincitrici una volta superato il cancello.
«Mamma mia che manicomio», dice Carmen guardando la folla ancora unita davanti il portone d'ingresso.
«A chi lo dici. Però adesso andiamo a mangiare che ho fame» la prendo per il braccio, costringendola a seguirmi manco fosse un cane. Camminiamo per il marciapiede, oltrepassando strade e finendo quasi sotto due macchine. Il cielo è un misto di grigio e bianco, un vento tiepido fa vibrare le foglie delle palme, assieme alle lenzuola e i panni messi ad asciugare sui balconi delle case. Si prevede l'ultimo temporale prima dell'estate.
Intanto Carmen comincia a raccontarmi di come un ragazzo della quinta gli stia facendo il filo, e di come lei lo trovi brutto come la morte, per poi iniziare a fantasticare su come dovrà rifiutarlo... eccetera eccetera.
Intanto il mal di testa mi preme nel cervello, aumentandomi il morso della fame che mi attanaglia lo stomaco.
«Secondo te dovrei smettere di seguirlo su Instagram?»
«Secondo me dovresti bloccarlo proprio. È uno dei tanti ragazzi che vuole solo una cosa da te, Carmen».
«Che cosa?»
Entriamo dentro il Civico, aspettando che la porta in vetro automatica si apra. «Eh, buenas noches. Che cosa vuole secondo te?» cerco di aprirle gli occhi, di farle capire che non tutti i ragazzi che le fanno la corte vogliono semplicemente conoscerla.
È un rischio che ho imparato ad evitare.
Ci pensa un secondo, il piccolo criceto nel suo cervello sembra stia correndo una maratona. Nel frattempo saluto con un sorriso Antonina, intenta a pulire dei bicchieri dietro il bancone. Ci sediamo al nostro solito tavolo, quello più vicino alla colonna che divide il bancone con il resto della sala.
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𝐃𝐢𝐫𝐭𝐲 𝐃𝐚𝐧𝐜𝐢𝐧𝐠
Romance«Sei bella come l'alba e il tramonto insieme, Enola. Come quando riesci a distinguerli solo osservando il movimento del Sole.» Sean e Daniel sono due fratelli di origine messicana, che si ritrovano a sbarcare in Europa, venendo a far parte della bel...