Tutti erano elettrizzati all'idea di Parigi e a tutto il divertimento che l'aspettavano.
Ma John,quella mattina,era particolarmente su di giri: "capito Paulie? Andremo a Parigi. PARIGI!per il mio compleanno. Non posso ancora crederci."
Erano tre giorni che lo ripeteva ed ogni giorno era sempre più felice. E di questo,qualcuno,ne gioiva; Era questo il piano di Paul. RENDERLO FELICE. In qualsiasi modo. Se John era felice lo era anche lui.
Era tutto pronto e l'indomani sarebbero partiti.**IL GIORNO DOPO**
Quando Paul si svegliò,John era già in piedi. "Probabilmente non ha nemmeno dormito" si disse il più piccolo.
"Giorno piccolo." John fece schioccare le labbra su quelle di Paul.
"Giorno amore,hai dormito bene?"
"In realtà.. Non ho dormito affatto."
Paul fece un sorrisetto.
"Dai Paulie,svegliati,vestiti e andiamo. Se no arriveremo in ritardo."
Paul girò la testa verso il comodino di John per guardare l'orario:"Johnny.. Sono le 8:15 del mattino,non faremo tardi. Il volo parte alle 11:30."
"Si ma tu.. Devi ancora prepararti e fare colazione,poi-"
"No. No. No. John. -Paul lo fece sedere accanto a lui sul letto- andrà tutto bene,okay? Solo,stai calmo. Va bene?
Ti preparerò la colazione se ti va,okay?"
John abbassò lo sguardo.
"L'ho già preparata. Aspettavo te per mangiarla."
"Bene,allora vorrà dire che adesso mi alzerò,mi vestirò e volerò giù per fare colazione con te. Va bene? "
"Si.."
"Ma solo se stai calmo,va bene? Me lo prometti?"
John annuì poco convinto.
Il più piccolo alzò il mento di John con l'indice:" Me lo prometti,amore mio?"
John sorrise. Adorava quando Paul diceva che era il suo amore. Forse anche solo per il fatto che usava l'aggettivo "MIO".
"Si,te lo prometto."
Il più piccolo diede un bacio umido sulla sua fronte e andò a vestirsi.**ALL' AEROPORTO**
"Hai visto John? Sono le 11:00 e siamo già all'aeroporto. Adesso dobbiamo aspettare 30 minuti qui a fare niente. Te lo avevo detto che era troppo presto! Ma tu NO! Devi sempre essere così ansioso!"
"Beh,scusa tanto se sto cercando di non mandare tutto a puttane." Stavano iniziando ad urlare.
"Ho capito ma non puoi essere così-" Paul si fermò. No poteva iniziare a litigare con John. Non adesso.
Così fece un respiro profondo e si allontanò dagli altri: "senti amore -bisbigliò il più piccolo- ti ho promesso che andrà tutto bene. E così sarà. Andrà. Tutto. Bene. Rilassati.
Adesso mancano solo 20 minuti,cerchiamo di mantenere la calma."
Quando ritornarono dagli altri due sembrava che stessero discutendo. Quindi John si avvicinò per capire cosa stesse succedendo ma George e Ringo si ammutolirono all'istante:"..come mai stavate litigando?"
"Non stavamo litigando -disse George- stavamo solo discutendo."
Ringo guardò George,poi Paul e John.
"Sentite,noi dobbiamo-"
"Ringo,ti prego,no" lo interruppe George.
John guardò Paul con aria confusa:"no,adesso lo dite."
Ci fu un lungo minuto di silenzio,poi George parlò:" sentite.. Noi non avevamo intenzione di violare la vostra privacy ma sembrava giusto confessare tutto,in modo che-"
"George,parla." Disse Paul.
"Sappiamo che state insieme." Rispose Ringo.
John li fissò entrambi. Il più piccolo non sapeva che fare quindi si diresse verso i bagni con gli occhi sommersi dalle lacrime. George lo seguì:"Paul?! Paul ti prego,fermati!" Paul non aveva nessuna intenzione di fermarsi. Era troppo imbarazzato per ciò che sapevano i suoi amici. Ma George non si arrese. "JAMES PAUL McCARTNEY! TI HO DETTO DI FERMARTI!" Paul si fermò di scatto senza voltarsi.
"Io ti capisco" aggiunse George.
Paul era ormai ricoperto di lacrime: "cosa intendi?"
Senza dire una parola George lo spinse verso la porta dei bagni in modo che nessuno li vedesse.
Tutto successe in fretta e Paul non si accorse nemmeno che erano entrati nel bagno quando George lo spinse verso il muro.
Due labbra umide premettero forte contro quelle di Paul ma George se me pentì all'istante: "Paul io ti capisco perché mi piacevi. Si,lo so,potevo anche solo dirtelo ma.. Ho preferito farlo così."
"Io.. Io ti piacevo?"
"Si.. Ma poi avevo visto cosa c'era tra te e John. Per cui mi sono fatto da parte prima che diventasse una cosa seria."
Paul non sapeva che dire. Le sue gambe erano come paralizzate e il suo respiro si fece sempre più corto. Ma non per ciò che disse George,ma per John che aveva visto e sentito tutto.
George non ebbe nemmeno il tempo di voltarsi che il più grande gli sferrò un pugno dritto sul naso:" questo era per il bacio che hai dato al mio fidanzato!"
Paul guardò John con gli occhi più dolci del mondo. Aveva detto "Fidanzato"?
Poi gli prese la mano per farlo alzare: "ma ti ringrazio per esserti messo da parte.." Aggiunse John.
George annuì tenendosi il naso:"Sai,potevi anche solo dire che non dovevo farlo"
"E tu potevi anche solo dirgli che ti piaceva."
Dopo un minuto di silenzio i due iniziarono a ridere istericamente,mentre Paul era sempre più confuso.
"Andiamo,fra cinque minuti parte l'aereo."
I tre si diressero verso il loro aereo e trovarono Ringo appostato vicino ai gradini dell'aereo.
La sua faccia si riempì di terrore quando vide il naso di George sanguinare.
"Ti spiego tutto dopo" disse George con aria divertita.
"Non c'è niente di divertente in questo" pensò Ringo.
L'aereo decollò e i ragazzi si rilassarono.
Tutti tranne Paul.
Lui non era affatto rilassato.
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Our Secret.
FanfictionMcLennon. ❤️ Starrison. ❤️ #2 in MCLENNON // #3 in PAULMCCARTNEY 16/10/18