Capitolo 16

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Pensando alle parole di zia Mimi, John decise di andare a casa di Paul, ma non sapeva come rimediare a tutto il casino che aveva fatto!
Quindi, sulla strada di Forthlin Road si ripeteva il discorso che si era preparato 40 minuti prima.

"Paul, mi dispiace tanto, so che non vorresti mentire a tuo papà, so che vorresti raccontargli tutto, faremo come vorrai tu. Prenderemo il coraggio a due mani e diremo tutto ciò che c'è da dire."
John cambiava le parole del discorso nella sua mente continuamente, senza sapere se Paul lo avrebbe perdonato o se gli avesse sbattuto la porta in faccia!

"CHE CASINO, CHE CASINO, CHE CASINO CHE HAI COMBINATO JOHN! NON CAMBI MAI!"

~'~'~

"Papà, io esco un po'"

"Ma Paul -disse Jim togliendo il piatto dal tavolo- abbiamo appena finito di mangiare, non vorresti stare un po' a parlare?"

Paul si sentì un po' in colpa, ma ne aveva bisogno. Doveva schiarirsi le idee, forse John aveva ragione, non sapeva come poteva prenderla suo padre o suo fratello. Milioni di domande sorgero nella testa di Paul: e se il papà non avrebbe approvato? E se gli chiedeva di andare via di casa? Se lo avesse deluso?

"Scusa papà, ho bisogno di prendere una boccata d'aria. Posso andare?"
Jim lo guardò senza dirgli niente.
Poi un sorriso caloroso e pieno di comprensione gli dipenise il viso.

"Certo figliolo, vai. E torna solo quando starai meglio, non voglio vederti così, okay? Sarai solo?"

"Si" disse Paul, mettendosi il giacchetto

"Okay, allora fai attenzione. Dove andrai? Posso sapelo? Da George?"

"No, andrò al parco." disse Paul con tono pacato

"Fai attenzione allora, okay?"

"Si papà. Ti voglio bene, a dopo"

Al parco Paul si sentiva un po' meglio:
Gli piaceva respiare l'odore dell'erba bagnata dalla pioggia, camminare sotto ai lampioni e fumare una sigaretta con calma. Si sedette sull'altalena e iniziò a pensare. Pensava e ripensava a John, a quanto vorrebbe essere con lui e a quanto gli mancasse.

"PAUL!!"
Paul si alzò di scatto!

"OH CAZZO! CHE SPAVENTO!"
"Ascolta, -disse John con l'affanno- abbiamo bisogno di parlare. Cerchiamo un posto al riparo ok?

**nel frattempo a casa di George**

"RAGAZZI! SIAMO A CASA!"

Harold e Louise rientrarono verso le 23:00, andarono in cucina ma Ringo e George non c'erano.

"Merda Rich, svegliati"

George diende uno scossone sulla spalla di Ringo mentre si alzava dal letto.

"Rings, sbrigati!"

"Eh? -Ringo si alzò di scatto- si.. si mi sveglio" subito dopo si ributtò sul cuscino.

"No, no, ci sono i miei ti devo vestire immediatamente! Sbrigati!"

George si era già rimesso i pantaloni, stava cercando la camicia.
Ringo nel frattempo era andato nel panico, farfugliando parole e parolaccie. Tipico di Ringo mantenere la calma nei migliori dei modi.

"George!!"  La voce di Louisa si fece sempre più forte mentre saliva le scale.

"Rings dov'è la mia camicia?"

"Non lo so Joj, dove l'hai messa, non te lo ricordi?"

"Me l'hai tolta ti stupido imbranato!" 

"Si ma non urlare!"

"Non sto urlando sto bisbigliando!"

"Sembra che ti voglia urlare"

"MA NON STO URLANDO!"

"Okay, okay, dov'è la tua camicia?"

"Non lo so, ormai è qui inventiamoci qualcosa"

Nello stesso momento si aprii la porta della cameretta:
"Ragazzi, siete qui allora. Perché non avete risposto?"

"N-Non avevamo sentito, scusa ma'"  disse George cercando con lo sguardo la camicia.

"Tranquillo tesoro. Noi siamo andati a prendere il dolce comunque, se volete Harold lo sta mettendo a tavola."

"No, grazie -disse Ringo- io dovrei andare a casa, mia madre mi sta aspettando."

"Ha ragione mamma, in fondo è appena tornato direi che magari è meglio se va a casa.
Però io un po' di dolce lo prendo. Poi ora sta piovendo a dirotto, non vorrai mica restare sotto la pioggia?"

"Okay.." disse Ringo sorridendo a George. "Rimarrò un altro Po', appena smette di piovere vado a casa"

*Nel frattenpo, al parco*

"Paul, per favore devi ascoltarmi"

"Ti sto ascoltando" -disse Paul con le braccia incrociate.

"Cerchiamo un posto al riparo" disse John prendendogli un braccio.

"No, voglio rimanere qua"

"Paul, inizia a piovere forte, per favore ascoltami."

"Posso ascoltarti anche qui"

"Paul perché stai facendo così? Me lo spieghi? Voglio chiederti scusa, per favore, devi perdonarmi"

"E se non volessi?"

"Paul.. Che cosa stai dicendo?" Disse John con espressione grave in volto.
"Non mi stai lasciando vero?"

"John, io non riesco più, mi dispiace."
Senza aggiungere altro, Paul si voltò, andò via.
John sotto la paggia, con il viso bagnato dalla pioggia e dalle lacrime, per la prima volta, non sapeva cosa dire. Sentii il suo cuore andare in frantumi. 

*SPAZIO AUTRICE*

Wow, non pensavo di continuare questa storia.
Non voglio raccontare tutta la storia, voglio solo dirvi che per tutti questo tempo ho pensato tantissimo a questa storia e anche a voi naturalmente.
Nonostate la sospensione ho ricevuto voti e commenti e vi ringrazio tantissimo! Vi ringrazio di tutto cuore.

Diciamo che tutto questo tempo non l'ho passato a divertirmi. E il finale non è dei migliori. Anzi, dei peggiori direi.
Ma cerco di ricominciare grazie a questa storia, c'è un finale migliore per i McLennon e per i Starrinson!

Grazie di cuore, MaccaJp❤

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