Capitolo 10 La gita per le strade di malibù

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La mattina seguente mi svegliai con un odorino invitante sotto il naso.

«Mmmm...Pancakes!!»dissi stirandomi..Christian non era con me a letto,quindi questo buon odore deve essere merito suo...mi alzai di scatto per andare in cucina,ma mentre mi avviavo,un po' assonnata,mi resi conto che ero completamente nuda...corsi subito in camera e misi una camicia bianca a maniche lunghe che trovai tra la mia roba,era strano...questa camicia era veramente grande e non mi ricordavo di averla mai comprata...bah è uguale.

Mi avviai nuovamente verso quell'odorino invitante,camminando a piedi nudi sul Parquet...arrivata in cucina vidi Christian ai fornelli.

«Buongiorno maritino»gli dissi abbracciandolo da dietro e strappandoli un bacio sulla spalla nuda,era senza maglietta,e non mi dispiaceva affatto.

«Buongiorno a te piccola»disse girandosi e strappandomi un bacio a sua volta,ma sulle labbra.

«bella camicia»mi disse ridendo.

«perché ridi?»gli chiesi prendendo dalla padella un pezzo di pancetta e andai a sedermi sullo sgabello.

«Semplicemente perché quella è la mia camicia»rispose venendomi in contro.

«ah ora ho capito perché mi sta così larga»dissi mordendo la pancetta.

«Bhe ti sta benissimo,anche se non è proprio la tua taglia»rispose e mi baciò,la pancetta era buona ma le sue labbra lo erano di più..quindi l'appoggiai sul tavolo e presi il viso di Christian tra le mani.

«Lo sai Margò certe volte mi chiedo se sei tipo una maga...perché mi hai veramente stregato..ogni volta che ti tocco oppure ti bacio il cuore inizia a battermi velocemente e mille emozioni si impossessano di me...cosa mi stai facendo?»chiese accarezzando la mia lunga chioma castana.

«Mi faccio le stesse domande su di te»risposi sfiorando le sue labbra con il mio pollice.

«Sei diventata la mia droga Margò,non posso fare a meno di te,dei tuoi baci...»disse avvicinandosi al mio orecchio e poi continuò.

«...del tuo corpo»io gli sorrisi e avvicinandomi al suo orecchio dissi «I Pancakes stanno bruciando».

«Oh cazzo!!!»rispose andando verso la padella.

«ahahahhaah»non riuscivo a smettere di ridere...non ho mai riso così tanto con una persona,credo che Christian sia diventato,a sua volta,la mia droga.

Facemmo colazione tra baci e risate,era la prima volta che mi piaceva fare colazione...fin da piccola,pensando alla parola "colazione" mi veniva in mente "svegliarsi presto","fare veloce","andare a scuola"...ma ora non sono più una bambina e poi con Christian anche l'inferno sarebbe piacevole.

«allora maritino cosa facciamo oggi?»gli chiesi sedendomi sopra di lui.

«Bhe avevo in mente di farti girare un po' Malibù...sai pensavo che ti sarebbe piaciuto girare con la mia moto per le spiagge»rispose spostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

«Sarebbe fantastico!!!...ma come ci arriviamo a Malibú se siamo sperduti su questa isola?»gli dissi guardando il mare fuori dalla vetrata...questo è un posto bellissimo anche se un po' fuori dal mondo.

«Bhe tra un ora arriva l'elicottero che ci porterà li,poi prendiamo la moto e giriamo un po' per le strade....ora andiamo a prepararci»disse e mi baciò.

«Ok» gli risposi andando in camera.

Christian era già pronto e mi aspettava fuori in giardino mentre io dirvi ancora finire di prepararmi...era estate e a Malibù faceva molto caldo,così decisi di mettermi dei pantaloncini a vita alta,una canottiera bianca con delle scritte nere,le mie amate converse bianche e mi portai un giacchetto leggero nero per sicurezza...andai in bagno,mi pettinai i capelli spostandoli da un lato e mi truccai con un po' di mascara e un po' di burro cacao per idratare le mie stremate labbra.

Uscii e vidi Christian appoggiato su una delle pareti del portico...indossava dei jeans chiari,una maglietta bianca,un paio di scarpe da ginnastica bianche della Nike e un giacchetto nero...lo preferivo solo in boxer ma anche così era stupendo.

«Pronta piccola?»mi chiese prendendomi la mano...adoravo quando mi chiamava piccola.

«Certo maritino»risposi e ci incamminammo verso l'elicottero...ormai mi ero così innamorata di lui che mi sembrava normalissimo chiamarlo "maritino"...il viaggio durò poco,ma quei pochi minuti furono emozionanti...questa era la seconda volta che volavo(la prima fu quando io e mio marito venimmo per la prima volta su questa isoletta),e vedere Malibù da lassù ar qualcosa di eccezionale...quanto atterrammo un uomini giacca e cravatta ci stava aspettando per accompagnarci alla moto.

«Ecco qua Signore Wood»disse l'uomo porgendo a Christian le chiavi e due caschi.

«Grazie mille Edward»rispose.

«Allora piccola mai stata su una moto?»mi chiese allacciandomi il casco.

«Bhe in effetti no...sono piuttosto agitata»risposi stringendo le mani in un pugno.

«ahahahah tranquilla piccola basta che ti stringi a me andrà tutto bene»rispose strappandomi un bacio e aiutandomi a salire....quando accese io motore e prendemmo velocità d'istinto mi strinsi forte a Christian sia per paura sia perché amavo sentire il mio corpo contro il suo...sentì scoppiare una risata,era lui che dallo specchietto mi guardava mentre ero spiaccicata sulla sua schiena,anche io scoppiai a ridere....ero felice e al sicuro con lui al mio fianco...lo amavo.

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