Quella luce..si quella bianca,quella nel corridoio,me la ricordo benissimo...sapevo quello che voleva da me,ossia me.
Era in mezzo alla strada,molto più lontana da dove mi trovavo,ma era così intensa che riusciva ad accecarmi,pensieri contrastanti si impossessarono di me..Margò lasciati andare,ripetevo al mio corpo,stavo morendo di freddo,le lacrime erano congelate,come anche le mie mani e i miei piedi..Lasciati andare..ripetevo con le mani ghiacciate e rosse tra i capelli,mi sfiorai il viso,accarezzando le mie guance rosse,il mio naso che pizzicava e le mie labbra rosee e tremanti,quelle labbra che avevano avuto l'opportunità di assaggiare il sapore di uomo così speciale per me,la mia unica vita,Christian.
Lui capirà,capirà Margò...ripetevo e ripetevo,feci un gran respiro respingendo le lacrime e prendendo tantissima aria e corsi verso la luce.
Correvo velocissimo,i piedi erano sfiniti,la pianta era tutta spellata e sanguinava,avevo le mani serrate in un pugno così da conficcarmi le unghie dentro la carne,mordevo costantemente le labbra,distrutte dai gran tagli...ma continuavo a correre.
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Finii di scendere la rampa di scale e quando me lo ritrovai di fronte notai che era molto più alto di me...io ero un metro e sessanta,forse un pochino di più...lui sarà stato uno e ottanta.«Lieto di conoscerti sono Christian»disse e allungò la sua robusta mano verso di me.
«Margò»risposi,era l'unica cosa che mi uscii dalle labbra,ero rimasta sbalordita e un avvampata di caldo misto imbarazzo mi colpì dritta addosso,allungai la mia mano,che in confronto non era nulla,verso la sua,e con un tocco di dolcezza la baciò.
«Christian ci terrei a precisare che in verità il suo nome è Margaret però non li piace quindi abbiamo trovato "Margò" come sostituzione»disse mio padre.
Christian guardò prima mio padre poi me e il suo sguardo si fermò.
«Margaret è?...è un bellissimo nome per una bellissima ragazza»disse con quel sorrisetto da morsi.
«Bhe...non così tanto bello»risposi,sapeva proprio come far pietrificare una ragazza.
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La pioggia iniziò a scendere sempre più veloce e abbondante ricoprendo tutto l'asfalto,più mi avvicinavo più i ricordi si facevano sentire pesanti sul cuore oramai distrutto.
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«Tu Margaret Maria Collins,vuoi prendere come tuo legittimo sposo,Christian Edward Wood,nella salute e nella malattia,in ricchezza e in povertà,finché morte non vi separi?»Ecco la mia preoccupazione stava prendendo vita,in un primo momento non riuscii a pronunciare una singola parola,pensai a tutto quello che era successo 5 giorni prima e come sarebbe stata la mia vita senza questo,di nuovo i miei occhi si riempirono di lacrime salate.."dai Margò ce la puoi fare,controllati!"...mi ripetei questa frase un paio di volte poi presi coraggio e dissi «si lo voglio»stingendo la mano di Christian.
«E tu,Christian Edward Wood,vuoi prendere come tua legittima sposa,Margaret Maria Collins,nella sa...»il prete non riuscì a finire il suo discorso che subito Christian lo interruppe.
«si lo voglio»rispose in modo deciso voltando la testa verso di me,in quel momento mi scappò una risatina,aveva un po' di fretta...
«Ehm allora vi dichiaro marito e moglie,può baciare la sposa»disse il prete...o mio Dio il bacio...non lo conoscevo neanche e avrei dovuto baciarlo?...l'idea da una parte mi terrorizzava,ma dall'altra non vedevo l'ora,era mio marito dovevo baciarlo.
Si avvicinò a me,le nostre bocche erano a pochi millimetri e sentivo il suo respiro incrociarsi con io mio,ero pronta,ero pronta...ma lui si spostò verso io mio orecchio e disse «Lo so è difficile per te e che forse è presto per un bacio,per questo non voglio metterti fretta e se non vuoi che io ti baci non lo farò...ho capito»disse con un filo di voce dolce e mi stappò un bacio sulla guancia...oh Christian non hai davvero capito nulla...
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La pioggia non finiva di scendere,ormai tutto era bagnato,i lampi illuminavano il cielo oscuro e i tuoni si facevano sentire in tutta Malibù...mi fermai per un istante mentre i ricordi continuavano ad affiorare la mia mente,accarezzai la fede,quell'anello d'oro che aveva unito per sempre me e Christian..alzai la testa al cielo,lasciando che le gocce dolci della pioggia toccassero il mio viso ricoperto da occhiaie e lacrime,presi nuovamente la mia corsa...Stavo facendo la cosa giusta?...dovevo lasciare Christian per Emily e i ragazzi?...per aver ucciso quel povero bambino?...non lo sapevo ma continuavo a correre.
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«C-c'è d-dobbiamo salire li s-sopra?»chiesi tremando.
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Non Lasciarmi.Mai.
RomancePensavate che un matrimonio combinato tra una 19'enne e uno sconosciuto di 32 anni potesse funzionare?.... Bhe Margò pensava che non avrebbe mai funzionato,ma Christian e il suo incidente li faranno capire cos'è veramente l'amore. «Christian..»gli d...