Capitolo 22

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Mi portò velocemente in quella che era camera "nostra" e mi buttò sul letto...3 mesi senza di lui,come cazzo ho fatto?!.

Mi levò la canottiera e i jeans lasciandomi in intimo...iniziò a baciarmi ogni centimetro di pelle,gli sfilai i pantaloni e sdraiandomi sopra di lui iniziai a mordergli il collo,aveva un profumo buonissimo,mi mancava il suo profumo...mi fece sedere e mi slacciò il reggiseno iniziando a baciarmi il seno con molta dolcezza,piccoli gemiti lasciarono la mia bocca,mi faceva eccitare un casino.

«Piccola non puoi capire quanto mi mancava il tuo corpo»disse sdraiandosi sopra di me facendomi portare le braccia vicino la testa.

«Mi mancava assaporare ogni centimetro della tua pelle»continuò lasciando piccoli morsi da per tutto.

«Ti amo»era l'unica cosa che riuscì a dire presa da tante emozioni.

«Ti amo troppo»gli dissi baciandolo passionalmente.

«Sei mia»rispose guardandomi negli occhi.

«Tua e di nessun altro»dissi riprendendo a baciarlo,facendo incrociare le nostre lingue,l'una all'altra.

Fu una notte bellissima,mi mancavano delle notti così...

La luce del sole entrava intensamente dalla finestra e colpì il mio viso addormentato,aprii lievemente gli occhi accecata dal forte raggio e una mano strinse dolcemente il mio fianco.

«Buongiorno piccola»disse Christian strappandomi un bacio sulla guancia.

«Giorno!»risposi girandomi dalla sua parte baciando le sue carnose e morbide labbra.

«Dormito bene stanotte?»gli chiesi accarezzando i suoi addominali.

«Certo perché eri qui con me»rispose abbracciandomi.

«Sei sempre il più dolce!»gli dissi ridendo.

«Lo so,lo so»ripose ricambiando con un sorriso,in un attimo mi buttai addosso a lui e tenendo il suo viso tra le mie piccole mani li stappai un bacio sulla fronte.

«Scendiamo a fare colazione?»gli chiesi mordendomi il labbro.

«Bhe non vorrei ma ok»ripose spostandomi una ciocca di capelli.

«Smettila di morderti le labbra,mi fai eccitare troppo!»disse baciandomi..iniziammo a ridere,poi mi alzai,misi la mia canottiera e mi avviai in cucina.

Piccoli brividi invasero le mie gambe,erano nude e al telegiornale avevano previsto un calo di temperatura,ma non credevo così..mi sedetti su una sedia mentre Christian,cuoco provetto,iniziò a dedicarsi ai fornelli.

«Che mi fai di buono?»dissi accavallando una gamba sull'altra per frenare i brividi.

«una bella omelette...che ne dici?»mi chiese girandosi verso di me.

«perfetto!»risposi fregando le mani sulle gambe,volevo riscaldarle.

«Piccola ma hai freddo?»chiese ridendo.

«Che te lo fa pensare?»risposi con una smorfia.

«Vieni qui»mi fece sedere su di lui e iniziò ad abbracciarmi facendo scorrere le sue possidenti mani dalle mie braccia fino alle gambe.

«Ti ho riscaldata?»

«Anche troppo!»e iniziammo a ridere.

La colazione passò come me lo immaginavo,perfettamente...tra baci e risate...non ho mai provato tanto amore per una persona,soprattutto per una che mi ha costretta a sposarla...all'inizio pensavo fosse solo uno sbaglio passare la mia intera vita con uno sconosciuto,ma Christian si è rivelato lo sbaglio più perfetto di tutti...volevo vivere per sempre con lui e nulla ci avrebbe ostacolato da questo desiderio.

Non Lasciarmi.Mai.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora