Luna di miele

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Finita la festa che durò tutta la sera era tempo di fare le valigie e partire in luna di miele.

Mia madre fece un salto a casa per prendermi la valigia che avevo già preparato il giorno prima delle nozze,mentre io ed Emily eravamo in una camera dell'hotel,dove si era tenuta la festa,per cambiarmi.

«Allora sei pronta per il viaggio?»disse Emily sistemandosi i capelli.

«Ehm bhe sono un po' in ansia ma allo stesso tempo molto eccitata»risposi togliendomi il vestito...non ero mai partita prima d'ora...e l'idea che sarei andata via da qui,lontana dai problemi che mi circondano mi attirava molto.

«allora come sto?»chiesi ad Emily..indossavo un vestito corto color panna e aderente,che metteva in evidenza le mie dolci forme, con un cinturino nero.

«Wow sei bellissima!!»rispose Emily guardandomi dallo specchio visto che si stava sistemando il trucco.

«Come mai ti stai sistemando è?»chiesi alzando le sopracciglia(😏).

«Ehm...così»rispose intimidita.

«ah si?»risposi incrociando le braccia.

«Emily siamo amiche dalla nascita dimmi che succede!!»dissi alterata.

«oh va bene..c'è un ragazzo nella sala molto bello e soprattutto sexy,credo che sia un amico di Christian»disse mettendosi il rossetto.

«che bella notizia ti sei innamorata!!..sono così felice per te»gli dissi abbracciandola.

«bhe innamorata è una parola grossa e comunque sarei stata più felice se tutte due avessimo trovato l'amore della nostra vita insieme e che ci saremmo sposate insieme..»rispose tristemente.

«che ne sai se tra me e Christian potrà nascere qualcosa?...di vero intendo...»dissi.

«oh mio dio è quello che ti volevo sentir dire!!!...ti piace non è così è?...che bello che bellooo»iniziò a sclerale.

«Shhh zitta!!»risposi.

«ti piace vero...ti piace?!»disse sorridendo.

«bhe può essere ma ora non cambiare discorso,stavamo parlando di te.»risposi mettendomi le scarpe.

«si hai ragione,comunque sono felice,pensavo che tu per tutta la vita avresti odiato quell'uomo che ti aveva portati via dalla tua famiglia.»disse e mi prese le mani.

«lui è un ragazzo d'oro e sono contenta che tu finalmente l'abbia capito e che ricambi gli stessi sentimenti»disse dolcemente.

«ehm....gli stessi sentimenti?»gli chiesi interrogativa..che sentimenti ricambiava?

«dai Margò non ci arrivi?..lui ti ama,ho visto come ti guardava al centro commerciale e anche sull'altare,ti ama e ti ama...e anche tu.»rispose...cercai di cambiare subito argomento,non sapevo cosa veramente provassi per lui,e finché non ne ero sicura sarei stata zitta.

«ora andiamo che sennò faccio tardi»gli dissi uscendo dalla camera.

Christian mi stava aspettando alla reception,anche lui si era cambiato..indossava una camicia blu,dei jeans e le scarpe da ginnastica..anche vestito così era sempre bellissimo,quando mi vide spalancò la bocca,forse anche lui pensava che questo era un abito molto bello.

«hey chiudi la bocca ho ti entrano le mosche»dissi sorridendo.

«scusa ma sei così...»fece un respiro profondo.

«perfetta»disse prendendomi la mano,e ci avviammo alla macchina,la sua lamborghini nera opaca per intenderci..

Uscendo dall'edificio trovammo tutti i parenti lì ad aspettarci,dopo un ora passata a dire "grazie di essere venuti".."ne sono grata".."ci vediamo"..."grazie dei regali",entrammo in macchina e partimmo.

Fu un lungo viaggio,stetti tutto il tempo a guardare fuori dal finestrino le luci della città che piano piano si facevano sempre più piccole e gli alberi dei boschi farsi sempre più grandi,adoravo la campagna mi faceva sentire finalmente libera...Christian era al mio fianco,sapeva guidare benissimo..il suo sguardo era concentrato sulla strada e i suoi muscoli erano contratti..sembrava nato per guidare.

«Guarda che puoi distogliere lo sguardo per un secondo è?»gli dissi continuando a guardare gli alti alberi.

Fece una smorfia e si girò verso di me,io feci altrettanto e mi pietrificai alla vista di quello sguardo sensuale a allo stesso tempo dolce.

«ok siamo arrivati»disse felice.

Ci trovavamo davanti un grosso palazzo fatto interamente di vetro,che ci facevamo li?.

«dobbiamo scendere?»gli chiesi ammirando l'edificio.

«bhe se non vuoi passare la luna di miele in macchina credo di si»disse scendendo..gli feci una smorfia e scesi anche io.

Quando misi i piedi a terra un forte formicolio si impadronì delle mie gambe,il lungo viaggio le aveva stroncate..non riuscivo a camminare.

Entrammo e andammo all'ascensore,mi prese per mano e pigiò il pulsante che portava l'ascensore all'ultimo piano...quello più alto.

«ma dove mi stai portando?»gli chiesi.

«Aspetta e lo scoprirai»mi disse facendomi l'occhiolino...anche quello era perfetto.

Arrivammo sul tetto del palazzo,c'era una vista mozzafiato,e la luna rendeva tutto più romantico ma la cosa che mi impressionò di più fu l'elicottero che si trovava davanti a me.

«C-c'è d-dobbiamo salire li s-sopra?»chiesi tremando.

«si...sarà la carrozza che ci porterà a destinazione»disse accarezzandomi le nocche con il pollice.

«la carrozza di cenerentola?»chiesi sorridendo.

«si perché te sei la mia principessa»ripose baciandomi le nocche....adoravo i suoi baci..le sue labbra erano morbide e calde...labbra da baciare tutto il giorno...salimmo su l'elicottero e volammo verso la misteriosa destinazione.

Non Lasciarmi.Mai.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora