Steven
Mi fermo davanti alla porta della mia stanza, lei è ferma immobile dietro di me, non so neanche se respira.
Apro la porta, quando si accorge che è una camera da letto indietreggia.
《Dove pensi di andare?》
La raggiungo con poche falcata.
Sono davanti a lei, posso percepire tutto.
Nom vuole entrare, chissà cosa pensa che le farò.
Ridacchio.
《Perché?》
Indica la stanza.
Mi volto per pochi secondi a guardare la stanza, poi torno con lo sguardo su di lei.
Le afferro il braccio e la trascino addosso a me.
《Ti ho già detto che non so che farmene di te; ti sto trovando un utilizzo, ragazzina》
Quando realizza si stacca dalla mia presa, andando a finire contro il muro della parte opposta alla mia stanza.
Sbuffo.
Mi avvicino velocemente a lei, imprigionandola tra me e il muro.
Mi perdo qualche secondo a guardarla; è piccola, ma è molto bella, ha un fisico da bambolina e il viso da bambina, ma nel frattempo con tratti da donna.
I capelli neri sono lisci come spaghetti, le ricadono morbidi sulle spalle, mentre gli occhi... quei occhi cerbiatto, sono pazzeschi.
Mi riprendo dal mio stato di trance.
《Ti prego...》
La sua voce è flebile, incerta, spaventata.
La voglia di sapere cos'ha passato è tanta, voglio sapere cose le è successo quando stava con suo padre.
Improvvisamente i suoi occhi sono lucidi, mi guarda con paura.
Sospiro.
È solo una ragazzina, si spaventano le donne adulte con me, figuriamoci una ragazzina.
Le accarezzo la testa.
《Non ti faccio niente, ok? Voglio solo parlare》
Non era proprio il mio primo intento parlare, ma d'altronde neanche stuprarla era il mio primo intento.
Le porgo la mano, che con incertezza afferra.
La conduco verso la stanza, dove la faccio sedere sul letto e mi metto accanto a lei.
Èstrano vedere una ragazza nel mio letto; anzi no, è strano vedere una ragazza vestita e spaventata nel mio letto.
Qualsiasi altra donna avrebbe ucciso per avere il posto di Chloe, invece lei, lo cederebbe tranquillamente.
Questo pensiero mi fa sorridere.
Lei non è come le altre, è meglio.
《D-di che vuoi p-parlare?》
Chiede a disagio.
《Raccontami cosa ti faceva tuo padre, del perché te lo faceva》
Capisco che l'argomento è più delicato del previsto perché lei cambia totalmente espressione, non è più quella incerta e diffidente, adesso è vuota e triste.
Non c'era bisogno di uno scienziato, per capire che l'argomento le fa male
《Non c'è molto da dire...》
È fredda;
Gioca con le mani nervosamente, si tortura il labbro inferiore con i denti.
《Sai... parlarne può farti bene, dicono sempre così》
Lei si alza di scatto.
Mi metto in allerta pure io.
《Perché ti interessa? Mi hai comprata, non sono una tua ospite o una tua amica che viene a farti visita. Io sono una cosa di tua proprietà e, pensi che io ora venga a sfogarmi con te? Magari non mi hai violentata adesso, ma fidati... che presto so che lo farai, magari farai anche ciò che mi faceva mio padre in caso io mi ribelli》
Ok.
Mi ha dato del violentatore e del violento; non posso negare di non esserlo perché lo sono, ma non con le donne.
Non ho mai alzato un dito su una donna, e non lo farò di certo ora.
Prendo un profondo respiro, cercando di calmarmi.
《Mi hai dato: del violentatore e del violento; magari violento si, ma non con le donne. Fidati ragazzina, che se avessi voluto farti male... lo avrei già fatto dandoti in pasto ai miei uomini, ma non l'ho fatto... forse dovrei. Simon!》
La ragazzina subito si allarma.
Cerca di scappare, ma io la blocco con le mie braccia.
Alla porta prima si sente un bussare, poi entra Simon con un sorriso strafottente.
Lancio la ragazzina sul letto, avvicinandomi al mio amico e braccio destro.
《Non farle male, spaventata soltato》
Gli sussurro in modo che solo lui possa sentirmi.
Guardo per l'ultima volta la ragazzina, per poi uscire dalla porta.
Non me ne vado però, rimango fuori dalla porta.
Simon è imprevedibile.Chloe
Il ragazzo si avvicina a me con sguardo famelico, mi guarda come se lui fosse un lupo e io un agnellino da sbranare.
Provo scappare, ma la sua mano si blocca ferrea sulla mia caviglia.
《Dove pensi di andare?》
Non so perché, ma questo momento lo ricollego a tutte le violenze subite da mio padre, tutti calci e i pugni.
Il mio cuore sembra impazzito, la stessa cosa il mio respiro.
《Ti prego no, non lo fare》
Lo supplico.
Inutilmente, visto che il ragazzo è sopra di me che mi bacia il collo e con le mani tasta tutto il mio corpo; un senso di nausea mi assale.
Non voglio, non voglio tutto questo... non voglio essere stuprata.
Le sue mani vanno oltre la mia maglietta, toccando il seno nudo.
I pantaloni mi vengono strappati via con forza, la stessa fine fanno le mutande.
Si abbassa i pantaloni, avvicinandosi a me con sguardo pervertito.
Urlo.
Nessuno mi salverà, farò questa fine... questa sarà la mia vita, per sempre.
La porta della stanza viene spalancata di corsa, da essa entra colui che mi ha consegnata a questo mostro.
《Sei un coglione! Con te farò i conti dopo》
Si avvicina con cautela a me, ma io mi chiudo a riccio.
《Calmati Chloe, è tutto finito...》
Prova a consolarmi, ma la verità è che io vorrei tutti al mio fianco tranne lui.
Giusto, non ho nessuno... quindi nessuno mi starà mai accanto, nessuno mi amerà mai e nessuno terrà mai a me.
Non so perché, forse la stanchezza o la paura, ma svengo.
Mettendo a tacere i miei pensieri e la paura che invade il mio corpo.
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The Heart Of The Devil // Vol. 1
RomanceChloe Swan, è sempre stata prigioniera; prima di suo padre, quando poi suo padre ha deciso di pagare i suoi debiti con lei è diventata prigioniera di uomini pericolosi, molto pericolosi. Portata ad un asta, un asta un pò particolare. Alcune ragazze...