Capitolo 14

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Steven

Mi giro verso Noel, mi guarda con un espressione seria, mi giro verso Simon che sta sorridendo sradicamente.
Sean, stiamo aspettando lui.
Uscirà? Se non uscirà dal suo nascondiglio, lo farò uscire io con i miei metodi.
Aspettiamo, poi arriva un uomo che ci guarda terrorizzato.
《Il signor Sean non può riceverla, mi dispiace》
Annuisco.
Faccio finta di andarmene, ma invece, mi giro tirando un pugno all'uomo e i miei uomini iniziano a sparare a tutti gli uomini di Sean, mentre io mi appoggio alla mia macchina, fumando una sigaretta, insieme a Noel.
Due dei miei uomini entrano, uscendo qualche minuto dopo insieme a Sean tremante.
《Sean, Sean... pensi che io sia stupido?》
Il mio tono è glaciale, duro e oscuro; basta vedere I suoi occhi per capire che si sta pisciando sotto, è l'effetto che io faccio.
Molti suoi uomini sono prigionieri, tremano e supplicano.
Improvvisamente Simon esce dalla casa tenendo sulle spalle una ragazza, o meglio, una ragazzina.
N

on è della famiglia di Sean, si vede dalle sue condizioni fisiche.
《Vedo che non solo ti piace stazionare nella mia città, ma anche rapire e torturare le donne, della mia città》
Il mio tono fa capire la mia rabbia, la mia furia.
Non ho pietà per nessuno, ha messo a rischio la mia vita e peggio ancora quella di Chloe e Penelope, su questo non lascio correre.
Deglutisce.
La ragazza Noel la mette nella sua macchina, mentre io mi occupo di questo figlio di puttana.
Gli tiro un pugno, poi un altro e poi un altro ancora; non gli do pace, non saprà più cos'è la pace quest'uomo.
《Ascolta Steven... non potrai dominare il mondo, e io ho già in servo un piano》
La sua faccia non scherza, la sua espressione è troppo seria.
《Centrano le vostre belle ragazze, la tua cuginetta e la puttana che ti sei comprato!》
Al sentire come ha nominato Chloe, non ci vedo più dalla rabbia, mi catapulto su di lui prendendolo a calci e pugni, non gli lascio manco il tempo di respirare.
Non lo merita questa feccia, non merita di vivere.
Intorno a me c'è solo silenzio, nessuno osa interrompermi.
Quando sono abbastanza contento di come l'ho ridotto, mi allontano bruscamente
Guardo i miei uomini e i suoi, sono tutti in silenzio non fiatano, compresi Simon e Noel.
Mi pulisco il sangue dalle mani, per poi rimettere i miei occhiali da sole.
《Prendetelo》
È l'unico ordine che do, che fa scattare tutti i miei uomini.
《Va a casa Steven, lascia che sia io a torturarlo. Vai da Chloe tu》
Non so se fidarmi di Noel, ma con lui ci sarà pure Simon quindi non può mentire, Simon sa che la sua vita dipende da me; acconsento, salendo su una macchina che sfreccia verso casa.
Non vedo l'ora di tornare, di vedere la ragazzina e di farla mia.
Ho voluto aspettare per lei, ma oggi i nervi e l'adrenalina fanno da padroni e non riesco a contenermi; però, basterebbe un suo no, per farmi fare 100 passi indietro.
Anche se spero vivamente che il suo sarà un si.

Chloe

Chiudo di scatto il libro vedendo entrare Steven dalla porta d'ingresso; è agitato, tanto.
Mi alzo avvicinandomi a lui.
《Tutto apposto?》
Gli chiedo posamdogli una mano sulla spalla; lui guarda la mia mano, poi guarda me sorridendo.
È strano, ha un qualcosa di diverso... di pericoloso.
Indietreggio.
In questo momento non è l'uomo che si è dimostrato in questi giorni, ma quello che ho visto a quell'asta.
Si accorge dell'effetto che mi sta trasmettendo, ma si avvicina a me con cautela.
Finisco contro il muro, venendo poi imprigionata subito dopo dal muro dietro di me e dal suo corpo, davanti a me.
Non capisco perché questo suo cambiamento, cosa è successo? Cosa vuole?
《Ehi... c'è qualcuno la dentro??》
Scherzo.
Mi sorride.
Ok, non è posseduto.
Almeno spero.
《Volevo proporti una cosa...》
Dice con voce roca e profonda, trasmettendomi mille brividi su tutto il corpo.
Posa le mani sui miei fianchi, accarezzandoli dolcemente.
《Cosa vuoi propormi?》
Chiedo curiosa.
Ridacchia.
《Voglio scoparti, non è proprio detto in modo che vorresti detto... ma voglio farlo con te, voglio fare l'amore con te》
Ok, non me lo aspettavo proposto così, ma sarà già tanto che lo ha proposto e non fatto direttamente; sono passi avanti.
Prendo l'iniziativa, una cosa che non abbiamo mai fatto.
Unisco le mie labbra alle sue, in un dolce bacio passionale.
Tengo il comando per pochi secondi, visto che poi lui domina nel bacio.
Mi tocca da tutte le parti, mentre io timida mi limito alla parte superiore.
Scende con le mani fino ai miei glutei, massaggiandoli e lasciando qualche pacca leggera su essi.
Non mi sento neanche in imbarazzo, sto bene così.
Ci stacchiamo dal bacio per mancanza di fiato.
Ci guardiamo negli occhi, poi lui mi prende il braccio conducendomi nella sua stanza, stanza in cui ho iniziato a dormire spesso.
Quando arriviamo chiude velocemente la porta, facendomi poi sdraiare sul letto.
《Sei bellissima... davvero bellissima...》
Sorrido.
Si mette su di me, togliendomi piano, piano la maglietta.
Provo a coprirmi,  ma lui me lo impedisce bloccandomi i polsi accanto alla testa.
《Non ti coprire; sei letteralmente la creatura più bella che io abbia mai visto, sei uni schianto》
Mi lascia le braccia per togliersi la maglietta, poco dopo il suo torace nudo è davanti a me.
Improvvisamente, mi toglie pure il reggiseno, non me ne ero neanche accorta per quanto ero presa su di lui.
Le sue mani iniziano a giocare con i miei seni, stuzzicando i capezzoli che al suo passaggio si induriscono.
Punto i suoi occhi nei miei, posso leggere nel suo sguardo lussuria, eccitazione.
Scende giù iniziando a baciare il mio petto, la pancia e poi arriva sul mio monte di venere coperto dai pantaloni.
Mi guarda chiedendomi il permesso, ovviamente acconsento.
Mi abbassa i pantaloni, ma con essi pure le mutande, lasciandomi completamente esposta a lui.
Con dolcezza mi allarga le gambe, le mie guance vanno a fuoco, ma non ho intenzione di dirgli di smetterla.
Avvicina la sua faccia alla mia intimità, facendomi realizzare cosa sta per fare.
La sua lingua calda e esperta passa su tutta la mia intimità, scatenandomi sensazioni di piacere.
Istintivamente porto le mie mani tra i suoi capelli, stringendoli.
Il piacere si fa sempre più forte, quasi fino a farmi gridare.
《Quanto cazzo è bella questa scena! Avanti bambina, dimmi quanto ti piace》
La sua voce roca, dura e piena di eccitazione arriva dritta alla mia intimità facendola reagire.
《Tanto... mi piace tanto, ti prego non ti fermare》
Lo supplico.
Continua a leccare, facendomi letteralmente vedere il paradiso.
Inaspettatamente si ferma.
Dalle mie labbra esce un suono infastidito e insoddisfratto; perché si è fermato?
Apro gli occhi.
Si sta togliendo i pantaloni.
《Ora bimba, prima di andare avanti devi dirmi una cosa》
Lo guardo fissa negli occhi, occhi pericolosi ma altrettanto buoni; nei miei confronti almeno.
《Di chi sei?》
Mi chiede mentre si abbassa pure i boxer.
O mio dio, non ci entrerà mai quel cosa dentro di me.
Porto immediatamente lo sguardo dal suo uccello a lui, ridacchia.
Non capisco, cosa vuole che gli rispondo?
Capisce la mia confusione.
《Bambina ti dirò io di chi sei; tu sei mia, solo mia》
Oddio.
Realizzo solo dopo ciò che ha detto.
Mi ha detto che sono sua, sospiro di piacere.
Steven si mette sopra di me, puntando la sua asta sulla mia entrata.
Deglitisco.
La paura che prima non avevo, ora si fa sentire tutta in un colpo.
Nota il mio cambio d'umore.
Mi fa un tenero sorriso, che per un momento mi fa sentire al sicuro.
Sorrido pure io.
《Farà male?》 
Sospira.
《Un pochettino, ma non temere... prometto che passa subito》
Annuisco.
Inizia ad entrare piano, piano e poi improvvisamente un dolore bruttissimo.
Urlo.
《Lo so, lo so piccola... ora passa, lo giuro che ora passa》
Mi asciuga le lacrime cadute.
Ci vuole un pò prima che la sua intrusione inizi a fare piacere e non dolore, quando succede stiamo lì a farlo per quasi tutta la notte.

The Heart Of The Devil // Vol. 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora