Chloe
Sono passati due giorni, due giorni dal mio quasi stupro.
Io e Steven non ci siamo incontrati, visto che io sono rimasta per due giorni nella mia stanza.
Il mangiare me li ha sempre portati una cameriera, ma io ho sempre mangiato poco e niente.
Guardo la TV spenta davanti a me, pensando che è finalmente il momento di accenderla.
Prendo il telecomando, iniziando a saltare da un programma all'altro.
Sospiro.
Non c'è nulla, nulla che mi possa interessare.
Improvvisamente capito sul telegiornale.
Non sono mai stata una patita del telegiornale, ma quando vedo un volto familiare mi fermo.
Leggo il nome dell'articolo.
"Il grande e famosissimo imprenditore Russo si sposa; chi è la giovane che gli ha rapito il cuore?"
Ah bene, non è il telegiornale è un programma gossip mondiale.
Mi soffermo sulla ragazza, l'ho già vista... cerco di fare mente locale.
Ma certo! Azzurra!
Mi ero proprio scordata.
Guardandola non è molto felice, ma nascondono questo particolare dicendo che è molto timida e che non è abituata ai riflettori su di sé.
Ok, ho visto fin troppo.
Questi mafiosi prima ci strappano alla nostra vita, poi nascondono anche le nostre vere emozioni.
Spengo la TV.
Quando sto per chiudermi in bagno, qualcuno bussa alla mia porta.
Steven? No, non può essere. Lui non bussa, entra e basta.
《Avanti》
Dalla porta entra una ragazza, una ragazza bionda dai lineamenti gentili e il fisico magro.
《Ciao, tu devi essere Chloe vero?》
Chiede la ragazza che è appena entrata nella mia stanza.
《Si... sono io, tu sei?》
Lei sorride.
《Io sono Penelope, la cugina di quella testa dura di Steven. Stava discutendo di affari, mi ha detto della tua presenza e sono venuta. Sai i suoi affari molte volte sono noiosi》
Inizia a parlare, tanto.
Sembra una macchinetta, ma ciò non mi da fastidio, mi sentivo proprio sola e ora che c'è qualcuno con me che parla e mi racconta le cose come se io fossi la sua più cara amica mi fa sentire bene, anche perché non è che ho avuto conversazione normali in questo periodo.
Io e Penelope troviamo subito un punto d'incontro, i libri, lei ama i romance normali mentre io più i fantasy romance.
Non so per quanto tempo parliamo, so solo che è tanto tempo.
《Vedo che vi state divertendo》
La voce che non sento da due giorni, mi investe come una doccia gelata.
Punto il mio sguardo su di lui, scoprendo che pure il suo era su di me.
《Si, Chloe è un mito!》
Rispo de Penelope.
Non posso fare a meno di ridacchiare, questa ragazza è una potenza.
《Mi fa piacere; comunque la cena è pronta, scendete?》
Scendete? Per due giorni ho mangiato in camera, nessuno mi ha mai chiesto di scendere e non so se voglio farlo o meno.
Però mi sa che qualcuno ha deciso per me.
Penelope, cugina di Steven, mi prende per un braccio e mi fa alzare trascinandomi fino alla cucina, o almeno questa era l'idea prima che Steven la bloccasse.
《Devi parlare con Chloe, tu vai》
La ragazza annuisce, proseguendo la sua strada da sola.
Io mi fermo davanti a lui, ma sempre a debita distanza.
Non dimentico ciò che ha ordinato che mi facessero, non lo perdono.
《Come stai?》
Mi chiede con una voce che è un sussurro.
《Dici dopo che mi hai quasi fatta stuprare? Oh benissimo!》
Questa cosa non mi passerà mai, rimarrà sempre nella mia mente come tutte le violenze subite da mio padre.
Quell'uomo li ha rovinata in tutti i sensi, ora qualsiasi cosa mi faccia male io la tengo impressa nella mia mente, avendo un terrore assurdo di essa.
《Non volevo che ti stuprasse, doveva solo spaventarti》
Una risata isterica lascia le mie labbra.
Cosa sono? Un oggetto per tutti? Mi voleva solo spaventare, come se già non fosse abbastanza triste la mia vita.
Torno seria.
Lo guardo per pochi secondi, poi gli volto le spalle raggiungendo Penelope.Azzurra
Troppe gente, troppi riflettori, troppi curiosoni.
Io non voglio essere al centro dell'attenzione, non così almeno.
Ho sempre amato essere al centro dell'attenzione quando cantavo, ma non ora.
《Sorridi tesoro...》
Mi invoglia Aleksey.
Posso accusarlo di tutto, ma da quando sono con lui non mi è mai mancato niente, ho pure avuto qualcuno con cui sfogarmi.
Non è poi così un mostro, ma resta sempre il fatto che mi ha comprata e che mi ha obbligata a sposarlo.
Sia per avere una mamma per le sue figlie, sia perché aveva bisogno di una moglie.
Continuo a sorridere a tutti quanti, non so quanti siano.
È possibile che un mafioso sia così ben visto? Ma la vera domanda è, questa gente sa che lui è un mafioso?
《Va bene signori, basta così... voglio godermi mia moglie》
Dice ai signori che stanno continuando a fare foto a raffica; io non voglio tutte queste foto, tutte questa attenzioni.
Voglio semplicemente essere lasciata in pace.
I signori si disperdono, e la mia ansia non si calma come speravo, aumenta solo.
Non riesco a respirare, non riesco a respirare bene... sto avendo un attacco di panico.
Mi stacco velocemente da Aleksey per andare vicino alla fontana, inizio a bagnarmi la faccia.
《Azzurra, Azzurra calmati》
La voce di Alkesey è calda e profonda, come se volesse calmarmi, ma non riesco.
In tutta questa situazione, io non posso calmarmi.Steven
A tavola c'è il silenzio, nessuno parla.
Guardo più volte Chloe, sta guardando annoiata il piatto e non ha ancora mangiato.
Dio mio, in che guaio mi sono messo? Penelope e Lily notano il comportamento di Chloe, chi non lo noterebbe.
Ok, adesso basta.
《Lily, non volevi fare vedere i vestiti nuovi a Penelope? Perché non andate?》
Propongo in modo da rimanere solo con Chloe; ora la ragazzina mi sente, capirà chi comanda in questa casa.
Mia sorella si volta entusiasta verso Penelope.
《Andiamo?》
La sua voce non trattiene l'emozione e la fretta, vuole stare del tempo con la cugina ed è questo che a me serve.
Penelope si alza seguendo Lily, ma prima fa un occhiolino a Chloe e a me fulmina con lo sguardo.
Le due scompaiono, lasciandomi solo con la mia vittima.
Sospiro.
Mi alzo dal mio posto, raggiungendo con poche falcate l'altra sedia accanto a lei.
Mi siedo.
《Mangia!》
Le Ordino.
Si gira furiosa verso di me.
Vuoi la guerra ragazzina? Che guerra sia!
《Non voglio mangiare, non spetta a te decidere!》
Mi risponde arrabbiata.
Sorrido.
Vieni a dire dopo che sono stronzo.
《Sbaglio o ti ho comprata?》
Sbianca.
Tutta la sicurezza che aveva prima non c'è più, c'è solo una ragazzina spiazzata e che ha appena ricordato che se vive è perché io voglio che viva.
《Lo hai detto pure tu, sei di mia proprietà. Se voglio che tu mangi, tu mangi; se voglio che indossi delle cose specifiche, tu lo fai; se voglio che tu vivi, tu lo fai. Sei mia ragazzina, tutto ciò che riguarda te mi appartiene, non hai voce in capitolo, non hai nulla》
Per un momento sono soddisfatto di essermi fatto rispettare, ma quando vedo la sua espressione per la prima volta dentro di me sento una sensazione nuova, è quella che chiamano senso di colpa? Mi sto sentendo in colpa per averle detto quelle cose, per averle fatto venire le lacrime agli occhi.
Lei non mi da la soddisfazione di vederla piangere, abbasso lo sguardo e basta.
《Wow... sei stato molto chiaro nello specificare che non ho più una vita》
Cerca di sembrare sicura, ma il tremolio della sua vice dice tutt'altro, sta trattenendo le lacrime per quando arriverà in camera.
Perché mi sento in colpa?
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The Heart Of The Devil // Vol. 1
RomanceChloe Swan, è sempre stata prigioniera; prima di suo padre, quando poi suo padre ha deciso di pagare i suoi debiti con lei è diventata prigioniera di uomini pericolosi, molto pericolosi. Portata ad un asta, un asta un pò particolare. Alcune ragazze...