Capitolo 2

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Chloe

È possibile ricevere così tanto odio da una persona che dovrebbe amarti? Ricevere così tanto odio, da vederti a dei criminali per pagare il suo debito? Ah quanto pare la risposta è sì, lui mi odia... e lo farà per sempre.
L'unica cosa che so è che questi uomini mi hanno messa nel cofano, che non è proprio il massimo per i claustrofobici.
Sento dalla parte davanti le loro risate, la musica e rumori di bottiglia.
Stanno veramente bevendo? Spero che l'autista non lo stia facendo.
In questo momento mi perdo a riflettere, riflettere su tutta la mia vita.
So che non dovrei farlo, quelle persone da me non meritano assolutamente nulla, ma perché mi hanno odiata così tanto? Secondo loro davvero ho voluto la morte di mia madre? Se la scelta vosse stata mia, avrei scelto di far vivere lei, ma sfortunatamente la scelta non è mia.
Improvvisamente la macchina so ferma; siamo arrivati? È incredibile quanto in un giorno io possa farmi mille domande, domande che preferirei non farmi.
《Jason prendi la ragazza, noi stiamo salendo sul jet》
La voce duro di Ronald, l'uomo che ha deciso di prendere me per i debiti di mio padre.
Il cofano viene aperto, ma non ho davanti uno degli uomini che erano in casa mia; davanti a me c'è un ragazzo più giovane, dai capelli corvini, occhi azzurri e fisico muscoloso, ma al punto giusto.
Il terrore non lascia il mio corpo, nonostante questo ragazzo ha un viso gentile.
《So che ti sembrerà una presa ingiro, ma sta calma... non ti faccio male》
La sua voce è rassicurante, dolce e pacata e incredibilmente riesce a tranquillizzarmi.
Mi prende in braccia a mo di sposa ed entriamo dentro un jet; dove mi stanno portando?
Il terrore mi rattanaglia il corpo.
Il ragazzo sospira.
《Ti stiamo portando a Washington, la città dove si tengono le nostre aste》
Alla parola aste i miei occhi si riempiono di lacrime.
Mi dimeno, non voglio essere venduta a dei criminali.
Deglutisco.
La presa del ragazzo diventa più forte su di me.
《Ehi, ehi calmati... non ti agitare, loro non sono così tanto pazienti》
Entra dentro il jet è gli uomini di prima sono seduti, con già le cinture che parlano e ridono.
Vengo messa a sedere su uno dei sedili, ovviamente legata.
Quando il ragazzo, che ciò ho che ho capito si chiama Jason, sta per andarsene, ma con la mano libera lo fermo.
Si volta a guardarmi stranito.
《Ti siedi qui? Ho paura a stare sola...》
Gli confesso abbassando lo sguardo.
Mi sorride dolcemente e si siede nel sedile accanto a me, prendendo un bicchiere d'acqua.
Mi passa io bicchiere.
Cerco di sorridere, ma esce più una smorfia.
《Grazie...》
Non so esattamente quante ore passano,
So solo che appena mi risveglio dal mio profondo sonno, sono di nuovo nel cofano.
Sembra che io e questo posto diventeremo migliori amici.
Il viaggio rispetto al primo dura molto di meno, infatti poco dopo il cofano viene riaperto, ma non da Jason da Ronald.
Il suo sorriso cattivo mi fa tornare l'ansia che Jason era riuscito a calmare, la tachicardia rinizia.
Mi tira fuori bruscamente.
Davanti a me c'è un enorme edificio, molte persone fanno entra ed esci da un immensa porta.
Dio mio... hanno pure un posto del genere per le loro aste? Che schifo.
《Portala dentro; avvisa Felicia che lei va nell'asta speciale》
Ordina Ronald ad un altro uomo.
Vengo trascinata dentro da una porta secondaria, una porta che non avevo notato prima.
Viene spalancata, il senso di nause e ansia si espande dentro di me.
Questo posto è pieno di ragazze, ma ragazze rinchiuse in gabbie come animali, mentre poi altre due donne le fanno uscire a due a due dalle gabbie.
Dove diavolo sono finita? Al mio inferno in terra? E perché? Cosa ho fatto?
《Felicia, lei è una delle nuove. Va all'asta speciale, non si dibatte su questo》
Una donna sulla 60ina d'anni si avvicina a me; inizia ad esaminarmi da testa a piedi, tocca pure il mio culo e il seno.
Mi guarda i denti, poi passa agli occhio e al resto.
Cosa diavolo sta controllando esattamente? Che la merce sia in buone condizioni? Che schifo!
《Mh si, è perfetta per l'asta speciale. Loreine! Sistema questa ragazza nella cella numero 8 per l'asta speciale. Prima dalle una lavata, pettinale i capelli e poi mettila dove ti ho detto!》
Ordina bruscamente ad una delle due ragazze che ho notato prima.
Questa Loreine arriva, mi guarda con un viso gentile e dispiaciuto.
Vengo spinta verso di lei.
Mi mette una mano sulla spalla invitandomi ad andare davanti a una vasca.
《Entra, l'acqua è calda》
Mi toglie I vestiti, nonostante le mie proteste, e sono obbligata ad entrare nella vasca.
Inizia a lavarmi il corpo, ed io ringrazio che la crema per i lividi abbia fatto il suo miracolo facendoli sparire.
Vengo fatta uscire dalla vasca, per poi essere asciugata bruscamente con una tovaglia.
I miei capelli vengono pettinati e poi essere lasciati bagnati.
Provo a coprirmi con le mani, ma è tutto inutile vengo tirata via.
Esce da una porta, rivelando un corridoio pieno di via vai di uomini con la scritta security.
Al passaggio qualcuno mi tira pure una sculacciata, invece poi qualcun'altro mi strizza le tette passando velocemente.
Ho la nausea, voglio andare via.
Non voglio essere toccata da questi pervertiti, non voglio essere venduta a qualcuno di ancora più pervertito.
La ragazza dopo qualche passo apre una porta spingendomi dentro; se quello che ho visto prima mi stava facendo vomitare, qui è ancora peggio.

The Heart Of The Devil // Vol. 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora