Capitolo 3

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Chloe

Se nella stanza di prima, c'erano ragazze rinchiuse in gabbie qua ci sono ragazze tutte nuda legate dentro una cella.
Questo è il mio destino? Che asta speciale è questa? Stiamo rinchiuse e basta, che asta è?
Quando Loreine nota che non mi muovo mi tira leggermente, portandomi verso la cella 8 che è l'unica vuota.
Delle manette pendono dal tetto, facendomi già capire in quale modo verrò legata.
La paura diventa sempre più forte dentro di me; si può morire di paura? Non lo so, ma penso che lo scoprirò presto.
Loreine mi lega dentro la cella per poi impassibile uscire, come se non le interessase nulla do cosa ci succederà.
Da qua posso notare che sono tante ragazze, più o meno siamo 25.
《Benvenuta all'inferno...》
Mi volto verso destra, notando una ragazza che mi sta guardando, la stessa che ha parlato.
《Che cos'è questa asta speciale?》
Cerco di sembrare sicura, ma la mia voce tremolante mi tradisce insieme al resto del mio corpo, non né ho più il controllo.
La ragazza guarda per due secondi davanti a sé, per poi girarsi a guardarmi.
Aspetto con pazienza che inizi a parlare.
《In questa asta c'è solo un numero contato di ragazze, siamo 25, veniamo vendute così... ma rispetto ad un asta normale, come quella che si tiene fuori, noi veniamo vendute a uomini ancora più potenti e pericolosi. Sono i boss della mafia più temuti, vengono chiamati "I diavoli della mafia",ma i più famosi sono solo quattro...》
Prende una pausa vedendo il mio terrore espandersi nel mio viso e nel mio corpo; mafia, boss, diavoli, asta, venduta, diavoli della mafia.
Dove cazzo sono finita? In un film d'azione? Cerco di calmare il mio respiro impazzito, per poi portare nuovamente l'attenzione sulla ragazza.
《Vai a-avanti...》
Riesco a dire solo questo.
La ragazza si prende due secondi di pausa, per poi continuare ciò che mi stava raccontando; o meglio, ciò che mi stava spiegando.
《Questa asta funziona che loro passano in mezzo alle celle, guardandoci e osservandoci, se poi sono interessati ad una specifica possono entrare e controllare da più vicino, possono pure toccare...》
La paura nella sua voce è tanta, non la dimostra fisicamente, ma la sua voce è I suoi occhi trasmettono ciò che lei non pensa.
Ecco perché è un asta speciale, non è neanche un'asta.
Siamo come merce esposta su uno scaffale, noi non abbiamo più diritti e non ci posso ancora credere che sono immischiata con qualcosa che riguarda la mafia.
Per l'ansia la vista mi si annebbia qualche secondo, ma subito mi riprendo.
Prendo velocemente dei respiri per calmarmi, per assicurarmi di essere viva e di non star viaggiando veramente nell'inferno.
《I-io sono Azzurra, t-tu?》
La ragazza che mi ha appena parlato ha visto le mie condizioni e sta cercando di distrarmi, ma non funzionerà molto... l'ansia è troppa, i pensieri tanti e soprattutto cattivi.
《Chloe. Sei Italiana?》
Cerco di distrarmi.
Il suo accento è diverso, i suoi lineamenti non ricordano quelli americani.
Mi rivolge un debole sorriso.
《Si, mi hanno rapita da li... o meglio, il mio ragazzo mi ha venduta》
Sgrano gli occhi.
Io sono stata ceduta come somma per i suoi debiti, e lei è stata letteralmente venduta dal suo ragazzo.
Che uomini di merda, sia mio padre che il suo ragazzo.
Se io non avessi avuto un padre così bastardo non sarei qui, se lei non avesse avuto un pezzo di merda come fidanzato non sarebbe qui.
Tutto ciò che è successo nelle ultime ore mi investe come una doccia fredda, così come anche le ore mancate di sonno iniziano a farsi sentire.
Cerco con tutte le mie forze di rimanere sveglia, ma non riesco... per quanto brutta sia la situazione, sembra che il sonno voglia salvarmi per almeno qualche minuto.
《Sei stanca, per quanto possibile sia dormi... ti sveglio io quando sarà ora》
Mi dice dolcemente Azzurra.
Le sorrido.
Provo a chiudere gli occhi, cercando di rilassarmi per quando possibile sia.
Fortunatamente per la troppa stanchezza cado tra le braccia di Morfeo, lasciandomi andare a qualche ora o minuto di sonno.

Steven

Tutti uguali.
Prima pretendono, vogliono i soldi per i loro vizi e poi? Non sanno restituire nulla, che uomini di poco valore.
Il mal capitato continua a piangere, a supplicare per la sua vita mentre il mio migliore amico Simon sembra si stia divertendo a intimorirlo.
Sorrido quando fa uno scatto e il mal capitato lancia un urlo molto poco maschile.
Che pappa molle.
《Mi sono stancato. Fincher, ti avevo avvisato. Non si scherza con me, io sono Il The American devil, non mi si prende ingiro》
Carico la pistola e con mano molto ferma gli pianto una pallottola in testa; bene, una feccia in meno in questo mondo.
Mi volto verso Simon, offeso per non avergli lasciato il divertimento, il solito bambinone.
《Potevi lasciarmi divertire ancora un pò》
Sbuffa, come un bambino.
Solitamente gli lascio un pò di divertimento, ma oggi non è possibile.
Abbiamo un impegno con Ronald Boston, e di certo non arriveremo a Washington con il teletrasporto.
Ci aspetta una bella ora di volo, non voglio arrivare tardi soprattutto perché quest'anno è entrata in vigore l'asta speciale nuovamente.
Per qualche anno è stata bloccata, ma quest'anno hanno deciso di rifarla.
Ronald Boston mi ha subito chiamato, dicendo che gli altri anni non ho né comprato e neanche sono passato a fargli una visitina, qui di se quest'anno non sarei nemmeno passato si sarebbe offeso a morte.
Non che mi importi che lui si offende o meno, ma mantengo sempre la mia parola.
Infatti qualche ora dopo sono già sul jet, pronto a tornare a Washington, città che non visito da un bel pò.
《Secondo me ha qualcosa da proporti》
Mi dice Simon mentre guarda fuori dal finestrino.
Anch'io l'ho pensato, ma sono curioso di vedere perché ha insistito sempre così tanto per avermi a questa asta.
Ho sentito parlare di come funziona, ma non né ho mai vissuta una.
Non è roba mia.
L'ora di volo passa stranamente velocemente, infatti, già sono in macchina diretto al Your Dreams.
Non è proprio un nome azzeccato a ciò che fanno li dentro, ma i dreams sarebbero i fisici spettacolari delle ragazze.
Quando arrivo l'asta speciale deve essere già iniziato, in lontananza noto Aleksey Koxlov, il potente boss mafioso della Russia.
Appena mi vede mi rivolge un sorriso, un pò di sfida.
《Anche tu qua per qualche acquisto?》
Chiede divertito.
È disgustoso quando parla, ma Ehi, le cose che facciamo e che faccio sono ancora più disgustose.
《Non so, negli anni precedenti nessuna a preso il mio interesse... immagino neanche il tuo》
Lo sfotto.
Lui non sembra affatto offeso e ride, la cosa strana di Aleksey? Può essere sia un uomo divertente, ma anche un mostro.
Può trasformarsi da uno all'altro, senza problemi, o fare le due cose insieme.
Qualche minuto dopo veniamo accompagnati dentro da una donna ben vestita, che l'asta abbia inizio.

The Heart Of The Devil // Vol. 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora