T/n's Pov
Dabi:"T/n..."
Mi ritrovai il cuore in gola, inconsciamente strinsi il suo braccio da sopra il lenzuolo. I tubi delle flebo risaltano sopra la sua pelle ustionata.
La sua voce è così dannatamente flebile. Non avevo il coraggio di sfiorare neanche la sua pelle perchè anche solo dal lenzuolo sentivo il calore che emana. Chissà quanto dolore sta provando.
L'infermiera senza dire nulla si diresse fuori dalla stanza lasciandoci finalmente soli. Non ricordo neppure l'ultima volta in cui siamo stati soli in una stanza.Dabi:"T/n...sono messo tanto male vero?"
Riuscivo a percepire quella nota d'ironia nella sua voce, non farei troppo lo spiritoso nelle sue condizioni.
T/n:" Risparmia il fiato, che a furia di parlare troppo hai creato un bel macello"
Il suo viso è una maschera di dolore ma cerca comunque di non darlo a mostrare. Spostai dolcemente alcune ciocche di capelli che cadevano sui suoi occhi in modo tale che non potesse irritare ulteriormente le cicatrici. Anche le vecchie cicatrici sono totalmente aperte, chissà se è lo stesso dolore che ha dovuto provare quel giorno.
Dabi:"Penso che se esco da qua...dovrò farmi un vacanza in qualche centro penitenziario"
T/n:"Togli quel dannato se, tu uscirai da questo ospedale e sì, proveremo a fare qualcosa ma sai che ci saranno delle conseguenze".
Rise.
T/n:"Ho visto tua nonna. Impressionate come non invecchi"
Dabi:"Se è venuta è perchè pensava di trovare qualche Todoroki morto, ma immagino che non sia così"
Non riusciva a guardarmi, il suo sguardo è fisso verso un punto indefinito davanti a lui. Quando mi servirebbe essere nella sua testa ora per capire cosa stra cazzo ha intenzione di fare ora. L'idea che nessuno della sua famiglia sia passato a miglior vita so per certo che fa salire in lui il senso di fallimento, di non essere in grado di portare nulla a termine. Chissà se prima o poi accetterà quella piccola parte di lui che un po' ama i suoi fratelli. Il suo braccio si sollevò a fatica sopra di me cercando di passare dietro al mio collo. Mi abbassai verso di lui in modo tale che non si sforzasse troppo per far appoggiare la mia testa su di lui. Il respiro è lento e affaticato. Sento le sue dita muoversi a fatica tra i miei capelli. Le sue dita si muovono lentamente sentendole entrare sotto il colletto della maglia. Il suo tocco sulle medicazioni delle bruciature. Sussultai dal dolore, diavolo che male. Dabi si ritrasse di colpo, odia sentire che non sto bene o che sono ferita.
Dabi:"Sono a causa mia vero? Ti sei avvicinata troppo..."
T/n:"Non è nulla, passeranno. Starò, staremo bene"
Dabi:"Tu e Mei sì, senza di me ancora di più"
Mi staccai dal suo letto e non mi capacito di ciò che ha detto. Abbiamo rischiato tutto per poter stare assieme e non si può tirare indietro ora.
T/n:"Ci vorrà tutto il tempo necessario anche se fossero anni. Ma avremo la vita che desideravamo"
Dabi:"Come sarà la vita di Mei con un padre che ha creato tutto questo caos. Non ho eliminato ciò che mi ha portato a questo...non sono adatto a lei"
T/n:"Tuo padre si è ritirato.Non è più un hero. Non lo sarà mai più. Hai ottenuto ciò che volevi. Possiamo ricominciare ora"
Dabi:"Mio padre si è ritirato...è già qualcosa"
Strinsi la sua mano nella mia mano cercando di carpire qualsiasi segnale di redenzione, o anche solo un minimo di pentimento.
Vorrei solo che chiedesse scusa ai suoi fratelli, sa quanto hanno sofferto per la sua assenza.
Non chiedo molto.
Il mio cellulare tintinnò nella tasca. Lo tirai fuori e inconsciamente risposi a quel messaggio sorridendo. Un piccolo raggio di luce in quel momento che sembra andare sempre più verso l'oblio.
Sento il corpo di Toya muoversi goffamente come per darsi un tono, per farmi capire che è ancora quel duro che vuole dare a vedere.
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Dopo tutto questo tempo [Dabi x Reader]
FanfictionT/n è una Pro Hero affermata di 23 anni. E' grande amica dei Todoroki ed è anche merito loro se è ciò che è ora. Tuttavia non riesce a perdonarsi per non essere riuscita a salvare l'unica persona che ha sempre considerato più importante della sua vi...