Giovedì
"Basta lavorare, Hermione" Disse Harry, chinandosi sulla scrivania.
"Cosa? Sono solo le sei."
"Il tuo ufficio sta cominciando a sembrare la biblioteca più trasandata del mondo."
"Dovresti vedere il mio appartamento", mormorò Hermione. Harry le strappò la penna di mano, ma con un colpo di bacchetta, un'altra penna prese il suo posto e cominciò a scrivere su un pezzo di pergamena sospeso sopra la sua testa.
"Quanti documenti stai scrivendo contemporaneamente?"
"Quattro", disse lei. "Richiede una buona dose di concentrazione, ma fa risparmiare tempo".
"A cosa stai lavorando?"
"Adesso vuoi dire? Shacklebolt mi ha chiesto di fare delle ricerche su un incantesimo che i Mangiamorte sono stati visti usare di recente. Sai, quello che liquefa i tuoi organi interni? Quindi sto lavorando su una contro maledizione. E Tiffy ha appena presentato una denuncia formale contro i Greengrass, quindi sto esaminato anche questo".
"E il quarto?"
"Hmm?"
Harry strappò in aria il quarto pezzo di pergamena. La penna starnazzò irritata finché non la colpì con la bacchetta. "La tua calligrafia è così ridicolmente minuscola".
"Harry, ridammelo."
"Chi è Florizell Askew?"
"E' una strega. Me lo restituisci, per favore?"
"Aspetta." Harry continuava a leggere i suoi appunti. "Hermione, questo ha a che fare con..."
"Sai che è così".
"Quindi non sta migliorando?"
"Non ancora. Ma," aggiunse, strappandogli la pergamena dalle mani. "Non è ancora la fine del mese, quindi non ho finito di cercare di gestire la situazione da sola".
"Va bene." Alzò le mani in segno di resa. "Andiamo alla Tana?"
"Dammi solo un minuto." Hermione usò un incantesimo restringente su quasi tutti i libri del suo ufficio, li infilò nella borsa e afferrò il cappotto. "Ok, andiamo."
****
L'accoglienza di Molly nei confronti di Hermione fu un po' più amichevole di quanto non fosse stata l'ultima volta che aveva fatto visita alla Tana, ma non calorosa come quando lei e Ron stavano insieme. Hermione cercò di segnare qualche punto a suo favore lanciando un incantesimo che fece si che le parole sugli striscioni appesi di "GO GERI GO" e "GINNY TI AMIAMO" sembrassero tridimensionali, ma tutti sembravano più interessati al fatto che aveva accidentalmente indosso un maglione bianco e nero.
"Mi dispiace. Non sapevo che questi fossero i colori dei Magpies."
"Beh, avresti potuto fare ricerca." Aveva detto Ron. "Non è quello in cui sei brava?"
"Non importa", disse Arthur. Con un gesto della bacchetta, il maglione di Hermione era ora dello stesso verde scuro che l'intero clan Weasley sfoggiava. "Ecco, ora va meglio. Allora andiamo?"
****
Hermione fece del suo meglio per prestare attenzione al gioco. Non è che il quidditch non le piacesse completamente; al contrario, le piaceva guardare le partite di Grifondoro ad Hogwarts. Ma aveva così tante altre cose che le premevano per la testa in quel momento che era difficile concentrarsi su un gruppo di persone che correvano su una scopa.
STAI LEGGENDO
Thirteen Night - TRADUZIONE ITALIANA
FanfictionQuando Hermione viene incaricata di tenere d'occhio un Draco senza memoria, si trova di fronte a una decisione che potrebbe cambiare la sua vita per sempre. Questa storia non è mia, ma è la traduzione italiana dell'opera di Nelpher che potete trovar...