Era uno di quei pomeriggi caldi d'estate, quando il cortile si trasforma in un campo di battaglia di risate e scherzi. I miei amici, come al solito, stavano cercando di fumare di nascosto. A me, ormai, non faceva più tanta impressione, visto che sapevano tutti che fumavo. Ma per gli altri, era ancora un piccolo segreto da nascondere agli occhi di chi non doveva sapere.
Stavamo chiacchierando tranquilli quando, all'improvviso, uno dei miei amici, vedendo che suo zio stava arrivando, mi passò velocemente la sigaretta. Con un gesto rapido, la presi, ma subito mi accorsi della situazione. Lo zio stava venendo nella nostra direzione, e non potevo farmi scoprire così. Senza pensarci troppo, feci quello che ogni esperto di nascondigli avrebbe fatto: gettai velocemente la sigaretta per terra, cercando di farlo in modo il più discreto possibile.
Ma, chiaramente, non ci riuscii perfettamente. Lo zio si avvicinò e, come se nulla fosse, si fermò davanti a me. Poi il suo sguardo si fermò proprio sulla sigaretta che avevo appena gettato a terra. Lo guardai, sperando che non si accorgesse di nulla, ma ovviamente non avevo fatto una mossa abbastanza furtiva.
"E questa cos'è?" chiese, sollevando un sopracciglio e guardando la sigaretta a terra.
Con un sorriso nervoso, risposi: "Ah, questa? Beh, la mia... ne fumo due alla volta, per tenere a bada la tensione," dissi cercando di sembrare il più naturale possibile, mentre dentro di me pregavo che non si accorgesse di nulla.
Lo zio guardò la sigaretta, poi mi guardò in faccia, e alla fine si chinò per raccoglierla da terra. "E questa cos'è?" ripeté, con un sorriso divertito. In quel momento, sapevo che il gioco era fatto, ma cercai di mantenere la calma.
"Sì, eh... non so, stavo solo provando una nuova marca," dissi, cercando di non far sembrare la situazione troppo sospetta.
Lo zio sembrava divertirsi, ridendo sotto i baffi. Poi, si voltò verso suo nipote con uno sguardo che diceva tutto, come se avesse capito più di quanto avesse voluto dire. Ma per fortuna, non ci diede troppo peso.
"Beh, vedo che qui c'è un sacco di roba interessante, eh?" aggiunse ridendo. Poi si allontanò, lasciando la situazione in sospeso, ma senza fare ulteriori domande.
Io, però, non riuscivo a smettere di ridere nervosamente. Mi sentivo come un ladro beccato sul fatto, ma allo stesso tempo, sapevo che l'avevo scampata. Guardai i miei amici, che cercavano di trattenere le risate. La situazione si era risolta senza troppi problemi, ma lo zio aveva sicuramente capito. Tuttavia, sembrava che non gli interessasse poi tanto.
E così, con un bel sospiro di sollievo, mi misi a ridere con loro, felice di essere riuscito a cavarmela, almeno per quel giorno.
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la luce nel buio
Adventure"La luce nel buio" narra la vita di Marco, un ragazzo che cresce in un ambiente difficile, segnato da maltrattamenti e solitudine. La sua vita sembra priva di speranza finché, un giorno, incontra un gruppo di amici che gli offrono il supporto e l'af...