The stranger↠HS

Capitolo 15:

Abby's pov:

Il pavimento sotto le mie gambe era diventato improvvisamente caldo, le mie mani sudavano freddo e la mia vista era molto sfocata. Non riuscivo a contraddistinguere bene tutte le figure, i contorni non erano ben delineati ed era difficile capire dove mi trovavo.
Un improvviso cigolio di porta mi fece alzare di scatto il capo, mentre il cuore pulsava forte in petto. Avevo paura.

"Abby, sei sveglia?" Un sussurro inquietante arrivò dalla figura nera incappucciata.
"C-chi sei? Che vuoi da me?" Chiesi con voce tremolante
"Devi solo rispondere, non domandare" il tono basso, simile ad un ringhio.
Sussultai appena mi strattonò per un braccio e mi trascinò in una sala più luminosa, facendomi sedere su una sedia in plastica bianca.
"Dimmi chi cazzo sei e che vuoi da me!" Urlai pestando il suo piede, acquistando mano a mano fiducia in me stessa.
Improvvisamente una ragazza si avvicinò a me, finché non capii che era... Emily.
"Oh, ciao Abby... Sei qui per vedere il tuo caro Harry, non è così?" Mi girò intorno come un ape fastidiosa.
"Che.vuoi.da.me" ripetei secca, non scollandole lo sguardo di dosso.
"Ancora non lo hai capito? Semplice, tu devi farmi avere tante foto di te con i ragazzi, servi per pubblicità. Più foto avrò, più soldi mi arriveranno ed io ti lascerò in pace, intesi?"
Rimasi paralizzata a quelle parole, volevano usarmi? E i ragazzi non sapevano nulla? Ma che mondo è questo?
"Dovrei far la finta ragazza dei one direction per far avere soldi a voi paparazzi? Scherzi?" Cercai di guardare nei suoi occhi, non più della dolce Emily che conoscevo, ma divenuti scuri e vogliosi solo di fama, soldi e potere.
"Hai capito bene, ormai sei entrata in un tunnel senza uscita, mi dispiace..."

...

Harry's Pov:

"Cinque minuti e siete in scena ragazzi!"
Un'altra pennellata di cipria mi coprì il volto con fare professionale, mentre le mani di Lou scuotevano la bottiglietta con la lacca, pronta ad arrivare sui miei capelli.
"Prendi il microfono, e sei pronto!" Sorrise entusiasta Caroline, intenta a passare un'altra t-shirt a Niall.
Il video iniziò ad essere proiettato, mentre le urla delle fan aumentavano ad ogni secondo che passava. Sistemai i tappi nelle orecchie, presi un respiro profondo e salii sulla pedana insieme ai ragazzi.

Three,two,one...
Let's go!

...

"Do you remember summer '09
Wanna go back there every night
Just can't lie it was the best time of my life
Lying on the beach as the sun blew out
Playing this guitar by the fire too loud
Oh my, my they can never shut us down..."

Eravamo già verso metà concerto e non stavo facendo altro che cercare Lei nella folla, ma senza alcun risultato. Sapevo che trovarla era come cercare un ago nel pagliaio, ma non impossibile, dal momento in cui sapevo il suo posto biglietto.

"I want you to
Hit the pedal heavy metal show me you care
I want you to
Rock me, Rock me, Rock me... Yeah!"

Ritornai verso il prato blu, che avevo capito essere il suo, cantando più forte ma non smettendo di cercarla.

...

"Harry, dobbiamo tornare in scena, muoviti!" Mi gridò Liam, intento a trattenere le fans, ma io non smettevo di armeggiare con il telefono, cercando di chiamare o scrivere ad Abby.

Dovevo assolutamente trovarla.

...

Abby's Pov:

"La prego, mi lasci entrare, anche solo un secondo, per favore" supplicai la guardia all'ingresso di farmi entrare nello stadio, ma me lo impedii in tutti i modi.
"Ho il biglietto, una mia amica è dentro, ho avuto un contrattempo... La prego" ripetei, ma lui scosse la testa e mi portò lontano dall'entrata, vicino a delle transenne.

Ma neanche fossi un cane...

Cercai il mio cellulare ovunque, ma nessuna traccia... Sentivo ancora le voci all'interno dello stadio e al pensiero che io non ero potuta entrare, mi si strinse il cuore.
Iniziai a girare per tutto lo stadio, cercando di entrare da qualche porta, o attraverso qualche scala, ma era tutto bloccato o chiuso a chiave.

Quando la musica terminò, lo stadio iniziò a svuotarsi di ragazze con le lacrime agli occhi ed un sogno realizzato in mano, tutte unite come una famiglia.
Mi sedetti su un marciapiede ad aspettare che tutti andassero via, mentre il mio sguardo vagava alla ricerca del riccio dagli occhi smeraldo, come se potesse magicamente apparire.

Era tutto vuoto, solo il soffiare del vento dominava la strada, mentre una lacrima scendeva dal mio viso e mi sentivo sola, di nuovo.
Non c'era neanche Meredith con me, ero completamente isolata nei pressi di quello stadio.
Trovai uno scorcio non molto lontano da lì, e mi avvicinai ad un reparto transennato con dei pullman neri e qualche bodyguard, fortunatamente qualche anima era presente.

"Mi scusi!" Sventolai un braccio per farmi notare dall'uomo in divisa nera, distante circa 5 metri da me.
Sorrisi non appena lo vidi avvicinarsi a me, anche se con sguardo imbronciato.
"Ehm, ho perso il mio cellulare, e non so come chiamare un taxi per torn-" iniziai ad inventare una scusa plausibile per cercare di entrare nell'area dei pullman, ma una voce maschile alle spalle della guardia, mi interruppe.
"Lei è con me" il bodyguard con l'etichetta "Paul" stampata sopra la maglia, si girò di scatto guardando con sorpresa il ragazzo che aveva appena pronunciato testuali parole.
"Harry?" La mandibola mi calò improvvisamente in basso mentre gli occhi si spalancarono e il cuore mi si fermò in gola.
Harry...

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#spazioautrice

I'm back!!! Non preoccupatevi, la storia continua ed io sono sempre qui! Allooora, vi sono mancata? Voi tantissimo!
Questo è il quindicesimo capitolo, che si può dire un po' di passaggio, anche se lascia con della suspence, perché il prossimo sarà ricco di avvenimenti!!
Che dire, spero vi sia piaciuto! Non ho messo obiettivi perchè non voglio imporvi io di scrivere commenti ma deve essere una vostra cosa spontanea, ma sappiate che più ne scrivete più velocemente aggiorno e i voti devono aggirarsi sempre intorno ai precedenti! Spero di aggiornare in settimana, nel frattempo passate da Knightsbridge, votate, commentate e ci vediamo prestooo!
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