Pablo controlla per l'ennesima volta l'orario sul display del suo cellulare.
Mancano ancora due minuti.
Sospira, lo rimette in tasca, fa ancora un paio di passi avanti e indietro. La mano che stringe il mazzo di fiori gli suda terribilmente.
Gelsomini, fresie e lavanda, i preferiti di Camila.
Non fa nemmeno caldo quella sera, accidenti, è praticamente Natale.
Ma dopotutto Pablo stringe quei fiori tra le mani da quando ha parcheggiato sotto casa di Cami venti lunghissimi minuti fa.
Il lato tremendo di tutta quella situazione è che è arrivato in anticipo. Indecentemente, in anticipo.
Pablo Gavi è arrivato ad un appuntamento molto prima dell'orario previsto.
Non è successo nemmeno alla laurea di Marisol o all'anniversario dei suoi genitori.
Stenta a credere che succederà al matrimonio di Pedri, tra l'altro.
Agli appuntamenti ha imparato ad essere puntuale ma mai in anticipo.
Non è sorprendente che l'ansia lo stia mangiando vivo.
Cristo santo è soltanto una cena con Cami e Aurora, datti un po' di contegno.
Quando l'oggetto dei suoi pensieri spunta dall'androne del palazzo in perfetto in orario Pablo è quasi tentato di lanciare un grido liberatorio.
Cami sgrana gli occhi appena vede i fiori e si chiede se non sia underdressed nei suoi jeans a vita alta con sopra un maglioncino color crema. Dopotutto Pablo indossa una camicia stranamente abbottonata di tutto punto e un blazer.
"Okay... ho sbagliato dress code?"
Pablo le porge il bouquet, lasciandole un bacio leggero sulla guancia.
Quando l'ha invitata a cena fuori per riappacificarsi, subito dopo la fine della pausa internazionale, Camila si sarebbe aspettata una serata tranquilla al sushi per parlare.
"Sei perfetta come sempre" la rassicura il ragazzo, facendola arrossire.
"Pablo... non dovevi fare le cose in grande, voglio solo chiarire con te perché è stato un inferno starti lontana per una settimana senza sapere a che punto siamo"
Gavi non riesce a staccarle gli occhi da dosso e le accarezza la pelle morbida del viso, lì dove prima ha lasciato un bacio.
"Non hai idea di come sia stata per me questa settimana, nena... i fiori sono per dirti che mi dispiace tanto, davvero, non avrei dovuto parlarti in quel modo e dire le cose che ho detto... ma se me lo permetti, ho organizzato qualcosa che ti farà capire a che punto sono io e a che punto vorrei che fossimo insieme"
Cami sa che quando Pablo è così criptico è impossibile cavargli altre informazioni di bocca quindi, dopo averlo scrutato per qualche altro istante con il suo sguardo indagatore, decide di fidarsi di lui.
"Forza, andiamo" lo incita, facendo il giro dell'automobile per accomodarsi sul sedile del passeggero.
Pablo tira un sospiro di sollievo.
Il viaggio in macchina è silenzioso ma non in maniera sgradevole.
È come se entrambi si stessero godendo la presenza dell'altro accanto a sé.
Camila tiene i fiori stretti tra le mani mentre mormora sottovoce il testo della canzone che stanno dando alla radio.
Pablo le ruba qualche occhiata di tanto in tanto e tutto ciò che riesce a pensare è che vuole una vita vista Cami.
Quando parcheggiano fuori al vialetto di casa Gavira, la ragazza è più che interdetta.
"Pensavo andassimo a cena"
"Infatti"
Cami lo fissa incuriosita, la testa inclinata da un lato, ed è assolutamente certa che Gavi stia nascondendo qualcosa, anche perché sul suo viso vi è dipinta un'insolita espressione ansiosa.
"A casa tua?"
"Fidati di me Cami, ti prometto che non ti deluderò"
Camila detesta l'insicurezza che sembra essersi impossessata di Pablo, il suo Pablo impavido e sfacciato, che non ha mai paura di sbagliare perché tanto sa che troverà un modo per rimediare.
Non vuole che le cose tra di loro siano così, vuole il ragazzo di cui si è innamorata.
Prima che possano raggiungere il porticato bianco Cami afferra i lembi del blazer scuro di Gavi e lo attira verso di sé.
Le era mancato da morire il modo in cui il corpo di Pablo è in grado di combaciare perfettamente con il suo.
Il ragazzo le cinge la vita dolcemente ma con una presa salda, che ha il potere di ancorarla nuovamente alla realtà. Ogni volta che Pablo la tocca le sembra di tornare a respirare di nuovo.
Camila lo stringe in un abbraccio, poggiando la guancia contro il suo petto tonico. Gavi sente finalmente il battito del proprio cuore regolarizzarsi dopo aver preso una profonda boccata del profumo alla lavanda di Cami.
La ragazza si stacca solo per far alzarsi sulle punte e far sfiorare piano le loro fronti, Pablo non riesce a non sorriderle.
"Hey, respira, va tutto bene, sono io"
Gavi deglutisce, lo spaventa il fatto di essere come un libro aperto per Cami.
"Non voglio rovinare le cose"
"Non stai rovinando niente, dobbiamo soltanto parlare, non pensare che io stia aspettando l'occasione buona per andarmene... voglio te, Pablo"
L'andaluso non è mai stato così grato per delle parole prima d'ora.
Gavi inspira profondamente e quando riapre gli occhi incontra le iridi verdi di Cami che lo stanno già fissando con tenerezza.
"Posso baciarti?" le chiede, con l'aria di un assetato in mezzo al deserto.
Camila gli rivolge un piccolo sorriso.
"Mi stavo giusto chiedendo cosa stessi aspettando"
Pablo azzera la distanza che li separa catturandole le labbra in un bacio dapprima delicato ma che ben presto si trasforma in qualcosa di più vorace, entrambi troppo smaniosi di assaporarsi di nuovo. Quando si separano hanno entrambi il fiatone e Gavi è particolarmente tentato di lasciar perdere la cena per fare l'amore con Camila tutta la sera.
Ma non stavolta.
Stavolta farà le cose come si deve, in maniera seria e responsabile.
Le afferra la mano, facendo intrecciare le loro dita e gliela stringe dolcemente mentre con un cenno del capo indica la porta d'ingresso di casa sua.
"Vieni, c'è qualcuno che ci sta aspettando"
L'evidente curiosità dipinta sul viso di Cami viene soddisfatta solo quando Pablo bussa al campanello e il volto sorridente di Aurora li accoglie sull'uscio.
Se la somiglianza tra Pablo e Marisol l'aveva spiazzata, quella tra Gavi e sua sorella è veramente disarmante.
"Finalmente hermanito, pensavo ti fossi perso!"
Anche il sorrisetto birichino che increspa le labbra di Aurora è un marchio di fabbrica dei Gavira.
"Cami lei è Aurora, la mia fastidiosissima sorella maggiore, Aurora lei è Camila... la mia fidanzata"
Cami cerca di ignorare il triplo salto carpiato che il suo cuore compie nel sentire quelle parole.
Pablo la sta portando a cena da sua sorella, presentandola ufficialmente come la sua ragazza, per dimostrarle quanto sia importante per lui. Che quello che c'è tra di loro non è una cosa passeggera.
Camila non è mai stata così innamorata di lui come in questo momento.
Aurora la stringe in un abbraccio caloroso che la riporta con i piedi per terra.
"Sono davvero felice di conoscerti! Come fai a sopportare mio fratello di tua spontanea volontà? Ti ha promesso qualcosa in cambio?"
La ragazza scoppia a ridere e finalmente Pablo sente le spalle rilassarsi mentre la tensione abbandona il suo corpo.
"Il piacere è tutto mio, vorrei dirti che non ho resistito al suo fascino ma in realtà è merito della sua testa dura"
Le risate coinvolgono anche la più grande dei Gavira.
"Oh Dios mío sei ufficialmente la mia persona preferita, forza entrate, Javier ha preparato il Gazpacho!"
La serata in compagnia di Aurora e del suo fidanzato Javier si rivela leggera e divertente, una delle cene più piacevoli a cui Cami abbia mai partecipato.
Pablo sembra essere tornato sé stesso: scherza con suo cognato e risponde a tono alle battute di sua sorella Aurora, che sa esattamente quali tasti dolenti schiacciare per metterlo in imbarazzo.
Camila gli stringe la mano sotto il tavolo, cercando di trasmettergli con il proprio corpo tutta la gratitudine che prova in questo momento e che non riesce ad esprimere a parole.
A metà tra il dessert e un bicchiere di Gin Flor, Pablo si volta verso di lei e le lancia una di quelle occhiate così penetranti che Cami ha paura di affogarci in quegli occhi color nocciola.
Aurora li osserva dall'altra parte della tavola e non può fare a meno di sorridere.
Non ha mai visto suo fratello innamorato ma il modo in cui guarda Camila è inequivocabile, come se la ragazza gli tenesse il mondo tra le mani.
Quando stanno per salutarsi, Aurora esclama: "Spero di rivederti presto! Mamma e papà muoiono dalla voglia di conoscerti, ti adoreranno alla follia!"
Cami si volta verso Pablo, meravigliata.
"I tuoi sanno di me?"
Il centrocampista le rivolge uno dei suoi sorrisi abbaglianti, scrollando le spalle.
"Che vuoi dire? Tutti sanno di te, Cami, sei la mia ragazza"
La ragazza cerca di nascondere l'espressione estasiata per non sembrare una bambina e si rivolge nuovamente ad Aurora.
"Anch'io non vedo l'ora di conoscerli, magari alla prossima partita"
"Quando vuoi ti aspettiamo a Siviglia" aggiunge allora Javier, mentre cinge con delicatezza i fianchi della sua ragazza.
Sono una coppia davvero carina e Pablo sembra genuinamente felice per sua sorella, Javier è un bravissimo ragazzo.
Cami gli rivolge un'occhiata speranzosa.
Cazzo quanto è bella, è tutto ciò che Pablo riesce a pensare, prima di attirarla contro di sé e stamparle un bacio sulla tempia.
"Quando ti farà piacere vedere Siviglia ci andremo, i miei genitori saranno più che contenti"
È ufficialmente la serata più bella della vita di Cami.
C'è un istante, appena la porta di casa si chiude alle spalle di Aurora e Javier, in cui l'aria è carica di elettricità.
Pablo e Cami si guardano. Si guardano.
Un attimo dopo si stanno baciando, anche se sarebbe più corretto dire che si stanno divorando a vicenda.
Gavi lascia vagare le sue labbra su ogni lembo di pelle a disposizione: bacia, succhia, morde.
Camila neanche si preoccupa di soffocare i gemiti indecenti che le escono fuori dalla bocca mentre con urgenza cerca di sbottonare la camicia di Pablo.
Il ragazzo la prende in braccio con agilità, facendo scontrare le proprie intimità e togliendo il respiro ad entrambi.
"Ti amo, voglio stare con te per sempre"
Forse quelle parole le vengono fuori per la foga del momento ma Cami stavolta non ha dubbi: le pensa sul serio.
"Dillo, dillo che sei mia" ansima Pablo contro il suo orecchio, mentre la sveste con gesti abili e smaniosi.
"Sono tua, sempre"
Potrebbe venire così, senza neanche essere toccato, mentre Cami è come creta sotto le sue mani e gli dice che lo vuole per sempre.
Lascia scontrare le loro fronti, gli occhi chiusi e il respiro affannato, mentre la sua camicia raggiunge i jeans di Camila sul pavimento dell'ingresso.
"Ed io sono tuo, ormai possiedi tutto me, cuore compreso, sono tutto tuo Cami, te amo, me vuelves loco"
Potrà sembrare una frase fatta, ma tornare a fare l'amore con Camila è una delle cose che gli è mancata di più al mondo.
Il modo in cui le loro anime si fondono insieme ai loro corpi è un qualcosa a cui Pablo non riuscirà mai ad abituarsi, neanche dopo tutti quei mesi.
Riescono ad arrivare in camera da letto solo dopo un primo round contro la porta d'ingresso al piano terra. Pablo come al solito dimostra di avere abbastanza stamina per ricordare a Camila tutto ciò che si sono persi in quei giorni.
Adesso se ne stanno abbracciati sotto il piumone, nudi e felici, mentre un'aria di relax e appagatezza avvolge dolcemente tutta la casa.
È Pablo a rompere il silenzio mentre Cami traccia disegni immaginari sui suoi pettorali con la punta delle dita.
"Lascia casa di tua zia" dice, di punto in bianco.
Camila alza curiosamente lo sguardo verso il viso del ragazzo.
Fosse per lei, la mascella squadrata di Pablo e i suoi zigomi definiti sarebbero patrimonio dell'umanità.
"Vieni a vivere qui" aggiunge ancora, incontrando finalmente i suoi occhi verdi.
Cami gli rivolge un sorriso.
Durante la loro discussione gli aveva rinfacciato di non averle mai chiesto di trasferirsi a casa sua. Ciò che la diverte è che Pablo non glielo sta chiedendo nemmeno adesso, glielo sta semplicemente comunicando, come se fosse un dato di fatto.
È uno dei modi di fare di Pablo che la fa impazzire, nel bene e nel male.
"Sicuro di volermi sopportare ventiquattro ore su ventiquattro? Non posso prometterti che il mio ciclo non sarà più in ritardo" gli chiede con ironia, continuando a sfiorargli la pelle distrattamente.
Pablo fa una smorfia, incassando il colpo che sa di essersi meritato.
È giusto che Cami si tolga i suoi sassolini dalla scarpa.
"Voglio tornare a casa ogni sera e trovare te, il tuo ciclo in ritardo, condividere insieme la cena, le brutte giornate, gli sbalzi d'umore e i film sui supereroi"
Camila scoppia a ridere e lascia che Pablo le circondi il collo con le braccia, schiacciandola in un abbraccio che le toglie piacevolmente il respiro.
"Vieni a vivere con me Cami, ti prego" mugugna contro la sua pelle coperta di nei.
"Non hai bisogno di pregarmi, sono esattamente dove voglio essere"#
Traslocare a casa di Pablo si rivela più semplice del previsto, sarà che in quei mesi Cami ha spostato la sua vita un pezzetto alla volta nella bellissima villetta a due piani poco distante dal centro di allenamento del Barça.
L'unico problema è che casa di Gavi è indecentemente lontana dall'Hospital Quirónsalud, quindi Camila non ha risolto il dramma esistenziale che le provocano i mezzi pubblici di Barcellona.
Fosse per Pablo la accompagnerebbe personalmente ogni giorno ma spesso i turni di Cami coincidono con gli orari dei suoi allenamenti.
"Sicura di voler prendere il pullman domani? Il turno finisce tardi"
Pablo detesta sapere la sua ragazza da sola su un autobus che attraversa mezza città dopo l'ora di cena.
Il Barcellona è impegnato in un turno infrasettimanale di campionato e a Pablo serve la macchina per arrivare alla Ciutat e tornare a casa dopo la partita.
Camila finalmente chiude lo schermo del PC su cui sta scrivendo la tesi di laurea che sancirà definitivamente la fine del suo percorso di studi e rivolge al ragazzo seduto dall'altro capo del tavolo un sorriso rassicurante.
"Guarda che cammino con lo spray al peperoncino"
Gavi alza gli occhi al cielo, ignorando il tentativo di Camila di farlo ridere.
"Non puoi prendere un taxi?"
"Tranquillo, Lucas si è offerto di darmi un passaggio"
Ah.
Pablo sa, razionalmente, che non può prendersela, non deve prendersela. Anzi, Lucas gli sta facendo un favore, gli sta garantendo che Cami sia al sicuro in un abitacolo piuttosto che in mezzo a sconosciuti poco raccomandabili in un pullman.
Ciò che lo tormenta è che dovrebbe essere lui ad occuparsi di tenere Camila al sicuro, non Lucas, non il maledettamente perfetto Lucas De La Cruz che di certo sarà ancora infatuato di lei.
Accidenti, Pablo è uno dei calciatori di maggior successo in Europa, non può essere geloso di uno specializzando in infermieristica.
Se Lucas fosse meno attraente e meno innamorato di Camila sarebbe tutto decisamente più semplice.
Pablo è così impegnato a rimuginare che neanche si è accorto che Cami si è avvicinata a lui, se ne rende conto solo dopo che la ragazza ha preso posto sulle sue ginocchia.
"Non fare quella faccia" gli dice, scostandogli i capelli dalla fronte. Il ciuffo castano quasi gli ricade sugli occhi, forse dovrebbe decidersi a tagliarlo, ma ama la sensazione delle mani di Camila tra i suoi capelli.
"Non sto facendo nessuna faccia"
"No? Quindi posso farmi accompagnare a casa da Lucas ogni sera?" lo provoca con il sorriso, mentre continua ad accarezzargli il viso, perché Cami sa che l'unico modo per tirar fuori le parole dalla bocca di Pablo è coglierlo nel vivo.
Il ragazzo infatti sbuffa.
"Sei perfida, lo sai?"
"E tu sei geloso marcio"
Pablo mugugna qualcosa di incomprensibile, nascondendo il viso nell'incavo tra il collo e la spalla di Camila. Lei si sposta all'indietro, perché vuole guardarlo negli occhi.
"Sei incredibile, mi sono appena trasferita a casa tua, ho perso completamente la testa per te ignorando il mio spirito di autoconservazione, e tu sei geloso di Lucas? Perché?"
Cami è sinceramente curiosa, non riesce a capire.
È vero, Pablo è terribilmente permaloso per natura, ma non è stupido, sa che Lucas non rappresenta una minaccia per la loro relazione (e in verità non l'ha mai fatto), perché Cami é innamorata di lui, non di Lucas.
C'è altro sotto.
"È solo che..."
Pablo prende un respiro prima di continuare. Per lui esprimere a voce le proprie emozioni, senza agire d'impulso come suo solito, è abbastanza impegnativo ma sta cercando di migliorare per Cami. Lei gliene è profondamente grata.
"Ho paura che lui potrebbe renderti più felice di me e tu potresti accorgertene prima o poi"
Lucas, con la sua vita normale lontano dai riflettori.
Lucas, con la sua laurea in infermieristica, il suo fascino e la sua coinvolgente personalità.
A Pablo è capitato rare volte nella vita di sentirsi insicuro e la sensazione non gli piace affatto.
Camila, con il bacio lungo e lento che gli lascia sulle labbra, riesce a portarsela via. Sapeva che non poteva trattarsi solo di un passaggio in macchina.
"È impossibile, sai perché? Perché adesso nel mio cuore c'è solo quell'ingombrante casinista di Pablo Gavi e non c'è più spazio per nessun altro"
Suo malgrado Pablo sorride e le ruba un altro bacio. Si chiede come abbia vissuto ventiquattro anni della sua vita senza Cami, che sembra sapere sempre cosa dire per farlo sentire meglio.
"Te quiero scema"
Che poi Pablo abbia deciso che le regalerà un'auto per Natale, è tutto un altro discorso. Per ora pensa di poter sopravvivere ai passaggi in macchina di Lucas se significa tenere Camila al sicuro.
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Mi mundo | Gavi
Fanfiction❝No te robaré los besos que no puedes dar ❞ È l'inizio della stagione calcistica 2026-27 e Camila e Gavi si incontrano per caso. Lei sta completando il suo ultimo anno di infermieristica all'ospedale Quirónsalud quando in un tranquillo giovedì sera...