𝟏𝟑 | llegar a casa y saber que estás tú

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Il mondo non è finito dopo che tutti hanno scoperto chi è Camila Álvarez, la nuova fidanzata di Pablo Gavi.
Nonostante ciò a Cami le giornate sembrano lunghe il doppio.
Cerca di non prendere mai il telefono se non per parlare con i suoi genitori, che per fortuna sono gli unici a non tempestarla di domande scomode.
Cami ha anche deciso di disattivare il suo account Instagram per un po'.
Il social, che sarebbe dovuto essere solo uno svago e un passatempo, stava cominciando a diventare opprimente.
Il suo profilo, nonostante sia privato, è stato preso d'assalto da un numero indecente di richieste di following e di direct inopportuni.
Gente sconosciuta contatta le pagine di cronaca rosa dicendo di conoscerla e di avere notizie su di lei. Alcune sono inventate di sana pianta, altre sono addirittura vere e forse queste ultime la preoccupano ancora di più.
Come fa la gente a sapere queste cose? E perché le spiattella online?
Tina è convinta che sia qualcuno del loro corso ma a Cami non importa, vorrebbe solamente che la smettessero.
Ci sono anche commenti positivi, ragazzine che aprono pagine per scovare le marche di tutti i vestiti che Camila indossa nelle foto che ci sono in rete. Sa che dovrebbe prenderla più alla leggera, ma che anche il prezzo di un suo maglione sia di pubblico dominio la fa sentire a disagio.
Per non parlare di quando Pablo fa una brutta partita o non gioca come i tifosi si sarebbero aspettati... diventa automaticamente colpa di Cami, il nuovo capro espiatorio preferito tra le fanpage del Barça.
Insomma, sono state due settimane intense.
L'unica consolazione di Cami a fine giornata è ritornare a casa tra le braccia di Pablo.
"Come è andata oggi?" le chiede il ragazzo, dopo averle stampato un bacio sulla tempia.
Lei si gode le coccole di Gavi con gli occhi chiusi.
"Tutto bene" si limita a rispondere, anche se Pablo può ben notare la sua aria esausta.
Anche lui non può fare a meno di imbattersi nei commenti e nei contenuti che circolano online, tutta la situazione gli fa una rabbia bestiale.
Detesta che in qualche modo sia colpa sua, della vita in cui ha trascinato Cami e che le sta togliendo il sorriso.
"Piccola, lo sai che non vale la pena leggere quella roba, okay?"
Camila annuisce distrattamente mentre si mette comoda nel suo pigiama invernale, sotto lo sguardo morbido di Pablo.
Sono un po' di giorni che sta dormendo in pianta stabile a casa del ragazzo, non le va di stare nel suo monolocale triste e spoglio, soprattutto adesso. A Gavi ovviamente non dispiace, anzi, fosse per lui Cami potrebbe trasferirsi direttamente a casa sua.
"Ho disattivato l'account per un po'..."
La ragazza cerca di sfuggire allo sguardo del centrocampista con aria evasiva.
Se guardasse il volto di Pablo lo vedrebbe contratto in una smorfia amareggiata.
"Cami mi dispiace da morire, sul serio"
Lei scrolla le spalle e torna vicino a lui per prendersi un lungo abbraccio.
"Passerà, vero? Deve passare..."
"Certo che passerà, va tutto bene, sono qui"
Pablo la stringe possessivamente contro il proprio corpo, vorrebbe proteggere Camila dal mondo intero e il pensiero di non riuscirci lo fa cadere nello sconforto.
Quando è particolarmente giù di morale Cami cerca di ricordarsi delle parole e dei consigli di Marisol, che è sempre pronta ad aiutarla ogni volta che ha bisogno di lei. Camila cerca di non disturbarla troppo, un po' per non passare per una bambina spaventata e un po' per non far preoccupare Pablo.
"Stasera possiamo ordinare d'asporto, per favore?" gli chiede con una voce minuscola, il viso schiacciato contro il tessuto della felpa di Gavi. Ora come ora non ha la forza di mettersi a preparare la cena.
L'altro annuisce prontamente.
"Tutto ciò che vuoi bebé"
Camila si addormenta a metà del film accoccolata al corpo caldo di Pablo, che mentre le accarezza i capelli neanche presta attenzione a ciò che fa Joaquin Phoenix nei panni di Joker sullo schermo.
È frustrato.
Ha trascinato lui Cami in tutto questo ed ora non può fare a meno di chiedersi se per seguire i suoi sentimenti non sia stato troppo egoista.
Dopo essere rimasto a rimuginare per una buona mezz'ora copre Camila con un plaid e abbandona il tepore del divano. Davanti a loro ci sono ancora le box del ristorante indiano da cui hanno ordinato la cena, Pablo si ripromette di metterle via più tardi.
Nel frattempo Joker scopre che la donna che ha pensato ricambiasse i suoi sentimenti in realtà è una visione distorta della sua mente. Di questo passo Pablo finirà per diventare matto allo stesso modo.
C'è un sola persona a cui sente di potersi rivolgere nel bel mezzo di questa crisi esistenziale.
Gavi misura ad ampi passi il perimetro del patio che dà sul giardino, incapace come al solito di stare fermo, il telefono schiacciato tra la spalla e l'orecchio mentre si passa nervosamente le mani tra i capelli disordinati.
Poco sorprendentemente, a rispondere al cellulare di sua cugina è Pedri.
"Scusa, Sol sta sclerando dietro la sistemazione dei tavoli per la cerimonia"
Il tono di Pedro è vagamente divertito, inconsapevole dello stato d'animo del suo migliore amico.
"Puoi passarmela? È importante"
Quando sente la voce del più piccolo, un po' roca e decisamente spezzata, Pedri va in allerta.
"È successo qualcosa?"
"Passami Sol... per favore"
Senza fare altre domande il ragazzo di Tenerife porge il cellulare a Marisol, che probabilmente è seduta accanto a lui. Gavi non sente particolare trambusto dall'altra parte del telefono.
"Hey, dimmi tutto"
"Cosa posso fare per farla stare meglio? Odio questa situazione di merda"
Sol, che ha ereditato la stessa prontezza di mente di suo cugino, non si aspetta nemmeno un saluto né deve chiedergli ulteriori spiegazioni per capire di cosa sta parlando in tono così concitato.
Certo, per ricevere una chiamata alle dieci passate suppone che la situazione non sia delle migliori.
Marisol sospira sotto lo sguardo attento di Pedri.
"Hai ragione, fa schifo, lo sai come sono i giornalisti, tra un paio di giorni troveranno qualcun altro da tormentare e tornerà tutto come prima"
È vero, Pablo sa bene come vanno queste cose, il problema è che Cami non è abituata come lui ad essere sulla bocca di tutti. Il ragazzo detesta vederla così spenta.
Camila si meriterebbe di sorridere in ogni istante di ogni giorno per il resto della sua vita, secondo lui.
"Lo so ma... sta così per colpa mia, Sol, capisci? Non riesco a sopportarlo"
Il centrocampista si passa stancamente una mano sul viso mentre si siede a terra, sullo scalino del patio; il contatto con il legno freddo lo fa rabbrividire. Forse non è stato molto lungimirante uscire di casa solo con una tuta.
"Non è colpa tua primo"
"Sì che lo è, se io non fossi... me, non si troverebbe in mezzo a questo caos"
Non gli è mai capitato di desiderare di non essere Pablo Gavi, il numero #6 del Barcellona. È sempre stato il suo più grande sogno sin da bambino, da quando ha messo piede a La Masia così piccolo da non sapersi nemmeno allacciare gli scarpini (cosa che tra l'altro continua a non fare).
Non rinuncerebbe alla sua carriera per niente al mondo, non dopo tutto ciò che ha affrontato per arrivare dov'è ora, ma per un sorriso di Cami sarebbe disposto a qualsiasi cosa. Questo conflitto interiore lo sta dilaniando.
"Lei ha scelto di stare con te perché ti ama, Pablo" gli ricorda Sol, con voce ferma.
"Sì ma...-"
"Niente ma, avete questo maledetto complesso del supereroe secondo cui sapete sempre cosa è meglio per noi! Camila è convinta e responsabile delle sue decisioni Pablo, ha solo bisogno che tu le stia accanto, non che ti faccia consumare da sensi di colpa inesistenti"
Sente Pedro borbottare in sottofondo, probabilmente sta protestando per essere stato tirato in ballo nella discussione senza motivo.
Pablo conosce bene quelle che sono state le dinamiche della loro relazione ma non si sente di criticare Pedri, perché adesso anche lui nella stessa situazione farebbe di tutto per non far soffrire Cami.
Il ragazzo prende un profondo respiro.
"Grazie, avevo bisogno di sentirmelo dire"
Il tono di Marisol si ammorbidisce.
"Va a dormire adesso, il mondo ha problemi più seri delle tue crisi esistenziali" lo prende in giro, sperando di allentare la tensione.
Pablo si fa scappare un piccolo sorriso.
"Dubito che i tavoli del tuo matrimonio siano un problema più serio"
"Ripetilo dopo aver passato l'intero ricevimento accanto a zia Adele"
"Non oseresti!"
"Non mi sfidare! Buonanotte!"
Gavi scuote la testa, Marisol è veramente entusiasta per questo matrimonio e lui è davvero felice per sua cugina, soprattutto dopo tutti i casini che ha dovuto affrontare per ricevere la fantomatica proposta da Pedri. Il centrocampista delle Canarie sarà un marito molto fortunato.
Il rumore di passi sulle assi di legno del patio lo distoglie dai propri pensieri.
Quando alza lo sguardo incontra il volto assonnato di Cami, decisamente più rilassato di prima, che lo fissa con occhi dolci.
"Da quanto sei lì? Fa freddo, torna dentro" le dice in tono premuroso, alzandosi da quello scomodo pavimento.
Camila si avvicina quel tanto che basta per abbracciarlo e lasciargli un bacio sul mento.
"Parlavi con Sol?"
"Sì, ti salutava"
Ciò che Pablo non immagina è che Cami sia stata sulla soglia della porta-finestra per gran parte della conversazione.
Non voleva origliare ma sentire lo sconforto nella voce del ragazzo l'ha spinta a rimanere in ascolto.
Certe volte lei e Pablo sono due cretini, sul serio.
Entrambi più preoccupati per l'altro che per se stessi, pieni di paranoie che probabilmente esistono solo nella loro testa.
La verità è che Camila è provata da tutta quell'attenzione mediatica ma è molto più stanca di doversi nascondere. Non vuole più scappare da tutto questo se significa avere finalmente Pablo accanto a sé come ha desiderato sin dal primo momento. Marisol ha ragione, sapeva a cosa andava incontro e lo sa tutt'ora ma l'ha detto anche a Pablo quella sera a Valencia: non si torna più indietro. E Cami indietro non vuole tornarci, vuole guardare solo avanti. Prima o poi la stampa capirà che è solo una studentessa di infermieristica poco interessante e tornerà a scrivere di altro. Può gestire il peso di qualche articolo di gossip da quattro soldi se significa avere Gavi nella sua vita.
Cami però vuole anche assicurarsi che a Pablo non vengano di nuovo in mente le assurdità che gli ha sentito dire a sua cugina.
"Lo sai che non ti vorrei mai diverso da come sei, vero?"
Pablo è spiazzato da quella frase improvvisa con cui Camila esordisce mentre stanno per mettersi a letto.
Il ragazzo rimane fermo sotto l'arco della porta del bagno, intento a fissarla, mentre Cami è già stesa con la schiena dritta contro i cuscini.
"Di che parli?"
"Io mi sono innamorata di tutto te, Pablo Gavi, sia del ragazzo permaloso che ama i churros che dell'irruento centrocampista del Barcellona, non saresti tu senza entrambe le facce della medaglia ed io ti voglio esattamente così, pacchetto completo"
Pablo, ancora con lo spazzolino da denti in una mano e i piedi scalzi, non sa come reagire a quelle parole così piene d'amore da togliergli il fiato.
È incredibile che Cami sappia sempre esattamente cosa dire per farlo sentire meglio.
Nel vedere la sua faccia attonita, Camila non riesce ad evitare di buttare fuori una piccola risata imbarazzata.
"Scusa, troppo sdolcinata?"
Il ragazzo molla velocemente lo spazzolino sul lavandino prima di coprire ad ampie falcate la distanza che separa il bagno in camera dal letto a due piazze.
Camila, che si ritrova schiacciata contro le coperte dal corpo statuario di Pablo, si abbandona ad un piccolo grido sorpreso.
Lui la bacia con impeto, in quel suo modo sconsiderato che le fa girare la testa e Cami non può far altro che cingergli il collo con le braccia e attirarlo ancora di più contro di sé.
"Ti amo Cami, non ti lascio per nessuno motivo al mondo, capito? Nessuno"
"Lo so, lo so, adesso baciami e basta"
Pablo non ha bisogno di farselo ripetere due volte.
Si sfila frettolosamente la maglia che usa per dormire mentre Camila sospira soddisfatta alla vista dei suoi addominali.
Nessuno di loro due si arrenderà stanotte, nessuno si darà per vinto, perché sanno esattamente ciò che vogliono.

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