L'estate ha finalmente lasciato spazio all'autunno e nonostante le temperature siano ancora calde, a Barcellona piove da giorni.
È un vero incubo per chi come Cami si muove soltanto con i mezzi pubblici.
Ha pensato spesso di comprare un'auto, l'appartamento in cui sta è di una cugina di suo padre quindi non deve preoccuparsi particolarmente dell'affitto ma l'università non paga gli studenti di infermieristica, nemmeno quelli del terzo anno, quindi Cami si fa bastare i soldi che le girano i suoi genitori ogni mese per cose decisamente più indispensabili.
Se ne sta sotto la pensilina con le scarpe fradicie da quasi quindici minuti, in attesa che un autobus la riporti a casa dopo un turno di notte massacrante.
Proprio in quel momento squilla il telefono e Cami sorride nel leggere il nome di Pablo sullo schermo.
Sì, Cami e Pablo continuano a sentirsi.
No, non si vedono dalla notte della sbronza di Gavi.
E sì, Cami sa di essere una cogliona fatta e finita.
"Non dovresti essere agli allenamenti?" risponde, senza nemmeno preoccuparsi di salutarlo. Loro due non hanno mai bisogno di convenevoli.
La voce di Pablo suona squillante come al solito: "Sono in palestra infatti ma Pedro non fa altro che parlare di matrimonio con Ferrán, mi annoio a morte!"
Avvertono entrambi il peso delle cose irrisolte che ci sono tra loro ma Pablo ha troppa paura di rovinare tutto adesso che Cami ha ricominciato a parlargli mentre lei cerca di fingere che i suoi sentimenti non esistano. Evitare di vedere Pablo di persona le sembra la scelta migliore, nonostante gli manchi da morire.
Le ragazze non sanno delle loro conversazioni e forse è meglio così, già dopo la storia di Lucas hanno minacciato di farla riprendere a suon di tirate di capelli.
"Almeno qualcuno di voi parla di cose serie"
Può quasi immaginare il modo buffo in cui Pablo alza gli occhi al cielo mentre pedala sulla cyclette.
Oltre ai ben noti Ansu e Pedri, Cami ormai ricorda tutti i personaggi di cui si arricchiscono i racconti di Pablo. È buffo che li conosca per come li descrive il ragazzo piuttosto che per la loro fama di calciatori. Ferrán a quanto pare è il casinista della squadra insieme a Pablo ed è fidanzato con la figlia di un allenatore spagnolo molto importante. Parla spesso di un certo Fermín, che conosce da quando sono bambini, e di Lamine, che fa esasperare praticamente mezza squadra. Robert Lewandowski invece, a suo dire, è una specie di leggenda e Pablo tiene la sua opinione in altissima considerazione. Poi c'è Dani Olmo, l'antagonista di Pedri.
"Tu dove sei? A casa?"
"Magari, sono sotto la pioggia ad aspettare un pullman che si degni di portarmici" si lamenta la ragazza, schiacciata sotto la pensilina insieme ad una marea di gente.
A Pablo non piace che Cami vaghi per Barcellona da sola. Sa che per la gente comune è una banalità prendere i mezzi pubblici e che Camila per tre anni è sopravvissuta alla grande, ma non riesce ad evitare di essere preoccupato per lei.
"Nessuno poteva darti un passaggio?"
"Eravamo tutte a piedi, alla sorella di Tina oggi serviva la macchina"
Anche Pablo ha imparato a conoscere le amiche di Cami dai suoi discorsi ed è quasi certo che tutte e tre lo odino a morte. Non si sente di dar loro torto.
Tina è quella chiassosa, Maia è la cervellona, Valeria la sbadata. Proprio un quartetto vincente, a quanto dice Cami.
"Neanche Lucas...?" azzarda il ragazzo, con la voce più neutra del suo repertorio.
Cami si è guardata bene dal raccontare a Pablo del suo secondo, disastroso appuntamento con il riccio.
Pablo però, come al solito senza peli sulla lingua, durante una delle loro chiacchierate notturne non ha potuto fare a meno di chiederle se uscisse ancora con il ragazzo dello stadio.
Tutto ciò che Camila gli ha riferito è che Lucas è un suo collega, è un bravissimo ragazzo ed è un suo amico. Fine.
Ogni tanto Pablo tira fuori il suo nome, probabilmente ossessionato dal voler sapere se Cami lo vede ancora.
"Lucas non è il mio chaperon personale, Pablo" risponde lei con voce ferma. Non crede che Pablo possa permettersi di farle un'altra scenata di gelosia quando neanche si ricorda cosa le ha detto la notte in cui era ubriaco marcio.
Gavi fa schioccare la lingua contro il palato.
"Io lo sarei volentieri"
Camila sorride: "Non ci salgo in quella macchina orribile"
Pablo guida una Cupra bianca che non passerebbe inosservata nemmeno al Gran Premio di Montecarlo, Cami lo sa perché TikTok è pieno di video di Gavi che esce dal centro sportivo del Barcellona al volante di quel mostro.
"La mia macchina è un gioiello, non sai di cosa parli"
"Neanche sai portarla"
"La porto benissimo, ho problemi solo con quelle con il cambio manuale!" protesta il ragazzo, colto nel vivo, facendola scoppiare a ridere.
Finalmente un pullman si degna di avvicinarsi alla fermata così Cami lascia cadere la conversazione.
"Devo andare o rischio di rimanere bloccata qui fino a pranzo"
"Scrivimi a casa"
Con un piccolo sorriso colpevole sulle labbra, Cami sa che suo malgrado lo farà.
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Mi mundo | Gavi
Fanfiction❝No te robaré los besos que no puedes dar ❞ È l'inizio della stagione calcistica 2026-27 e Camila e Gavi si incontrano per caso. Lei sta completando il suo ultimo anno di infermieristica all'ospedale Quirónsalud quando in un tranquillo giovedì sera...