𝟐 | dile que bailando te conocí

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Pablo ogni tanto si ossessiona alle cose.
Glielo dice sempre anche Pedro: "Ti prendi certe fissazioni..."
Solitamente sono cose che hanno a che fare con il calcio, come quella volta che Gavi ha deciso che doveva esercitarsi sui calci di punizione ed è rimasto alla Ciutat Esportiva un'ora in più rispetto agli altri ogni sera per due settimane.
In altre occasioni si tratta di un cantante, come con i Coldplay: per trovare i biglietti del loro concerto ha mobilitato mezza Barcellona, adesso nemmeno li ascolta più.
Oppure un brand di abbigliamento, come quell'estate in cui si è rifiutato di indossare capi che non fossero di Marcelo Burlòn. Per fortuna è rinsavito in tempo da rendersi conto che era un abbigliamento terribilmente tamarro.
Le ragazze, invece?
Zero fissazioni.
Non ha il tempo né la forza, Pablo, di focalizzarsi su una ragazza per più di una sera, due al massimo. Tutto il suo impegno lo mette nel calcio, le uscite sporadiche gli servono perché è umano anche lui, ha ventitré anni, ha anche dei bisogni, accidenti.
È assurdo che sia passata una settimana dall'incidente con il coltello da cucina e la sua mente sia ancora fossilizzata su Camila.
Ha iniziato a seguirla su Instagram, sperando che l'ossessione in questo modo si sarebbe placata, ma per sua sfortuna Cami non è una tipa estremamente social e condivide solo qualche scatto ogni tanto, mentre studia o quando è al bar con qualche amica.
Anche quel giorno, dopo gli allenamenti, Pablo controlla compulsivamente il cellulare mentre è seduto negli spogliatoi, in attesa di farsi la doccia, nella speranza che Camila abbia postato qualcosa.
Pedri sbircia lo schermo del telefono sporgendosi oltre la spalla del ragazzo seduto accanto a lui e quando lo vede di nuovo sul profilo di questa fantomatica Camila Álvarez sospira.
"Strano, di solito dopo qualche giorno ti passa" è il suo commento divertito.
Pablo blocca il telefono con la mano buona, fissandolo indispettito. Finalmente tra un paio di giorni potrà togliere i punti ma maledice lo staff medico della squadra che ha insistito per non farlo andare di nuovo in ospedale. Avrebbe avuto la scusa perfetta per rivedere Cami.
In ogni caso Pablo ci ha già giocato sopra, lanciandosi a capofitto su ogni pallone come suo solito.
"Ti ho detto che stavolta è diverso!"
"Lo dici ogni volta che ti fissi su qualcosa" interviene Fermín, con l'aria di chi la sa lunga.
Traditore.
"Okay nominami una sola ragazza per cui sono stato in fissa per più di tre giorni"
Incredibilmente, il centrocampista rimane zitto senza che gli venga in mente un nome.
"Ecco! Visto? È la prima volta che una ragazza mi prende così!"
Praticamente l'intero spogliatoio alza gli occhi al cielo, a metà tra il divertimento e la rassegnazione. Alla fine è sempre il solito Gavi.
"Che palle! Prendetemi sul serio!"
"Ma neanche la conosci, ci hai parlato mezza volta" si mette in mezzo Pau Cubarsì, cercando di farlo ragionare.
"Perché non ho avuto la giusta occasione! Se dopo la prossima partita continuo a pensarci le scrivo, ve lo giuro, segnatevi queste parole"
"Certo, come dici tu" borbotta Ferrán, scuotendo la testa allibito.



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Prima d'ora Pablo non ha mai accusato il fatto di tornare in un appartamento vuoto.
Sarà che con le nozze di Sol e Pedri in arrivo vede tutto in chiave più romantica.
Si lancia a pancia in giù sul letto senza la minima voglia di fare altro, pronto a perdere un'ora su TikTok prima di decidersi ad organizzare una cena commestibile ed adatta ad un atleta professionista.
Ansu lo contatta appena mette piede in casa per chiedergli se stasera vuole andare a farsi un giro al Pacha, un suo amico conosce il DJ e può farli salire in console. Domani Flick ha dato la mattinata libera, sembra proprio la notte adatta per un po' di musica dal vivo.
In altre occasioni Pablo non avrebbe esitato ad accettare la proposta di Ansu ma quel giorno non gli va affatto di infilarsi nel caos di corpi sudati in una delle discoteche più note di Barcellona.
"Magari ti raggiungo più tardi" è il modo carino di Pablo di non dire apertamente di no ad uno dei suoi migliori amici.
Ansu però conosce Pablo da quando hanno sedici anni e sa che probabilmente il ragazzo non verrà.
Fa spallucce anche se l'altro non può vederlo.
"Come vuoi, credo di farmi vivo per le undici"
Pablo annuisce e stacca la chiamata.
Mentre naviga un po' online finisce per caso sul profilo di Camila per l'ennesima volta solo in quella giornata. Nessun aggiornamento.
Tutto ciò che sa su di lei, oltre al fatto che lavora all'ospedale di Quirónsalud, Gavi lo deve alla sua bio di Instagram.
Cami ha ventidue anni, è nata il 7 marzo ed è a Barcellona per studiare ma è cresciuta a Valencia. Ecco spiegato l'accento familiare, è lo stesso che è abituato a sentire ogni giorno quando esce dalla bocca di Ferrán.
Non è fidanzata o almeno è ciò che emerge dal suo profilo. Nessuna storia in evidenza né foto equivoche in compagnia di qualche ragazzo, Pablo si aggrappa a questa minuscola speranza perché non si sorprenderebbe se una tipa riservata come Cami tenesse la propria relazione nascosta.
La ragazza ha ricambiato il suo segui dopo un giorno intero. Pablo non è abituato ad una tale mancanza di attenzioni, lui che è sempre sulla bocca di metà della popolazione femminile di Barcellona. Forse è questo che lo fa impazzire di Cami, è così distaccata.
Eppure in pronto soccorso ha sentito il suo sguardo bruciargli addosso, soffermarsi sul petto coperto dalla t-shirt chiara e sulla mascella squadrata, non può essersi immaginato quegli occhi verdi mentre studiavano ogni centimetro del suo corpo.
Una vocina della sua mente gli suggerisce che Camila è un'infermiera, forse la sua è semplice deformazione professionale, ma cerca di scacciare il pensiero.
Qualche ora dopo ha finito di cenare e se ne sta stravaccato sul divano, in sottofondo c'è un film che gli ha consigliato Raphinha che l'ha stancato dopo i primi venti minuti.
Il suo cellulare s'illumina per una notifica di Instagram e quando Gavi legge di cosa si tratta quasi rischia di cadere con il culo sul parquet.

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