Cami guarda con disappunto la schermata dell'app del ciclo, che le mostra che le sue mestruazioni hanno quattro giorni di ritardo.
Niente di allarmante, se non fosse che Camila prende la pillola e da quando ha 13 anni ha un ciclo che spacca il secondo.
Sospira, poggiando la fronte contro le piastrelle gelate del bagno di Pablo.
Perché quando le cose sembrano andare finalmente bene succede sempre qualche fuori programma?
Quando la ragazza riemerge dal bagno Pablo è rincasato da un po' e sta facendo merenda in cucina, il borsone abbandonato all'ingresso e i capelli ancora umidi di doccia.
Il Clásico è alle porte e l'atmosfera a Barcellona è elettrica, Gavi non vede l'onda di far mangiare la polvere a Vinicius e compagnia.
"Hey bebé dov'eri sparita? Ti ho chiamato quando sono entrato ma non mi hai risposto"
L'aria vivace di Pablo si spegne quando nota l'espressione decisamente poco allegra di Camila.
"Non ti arrabbiare... credo di dover fare un test di gravidanza domani"
Cami non è il genere di persona che va nel panico.
Razionalmente sa che le probabilità che sia successo qualcosa sono molto basse, questo però non la esima dal provare un po' d'ansia per la reazione di Pablo.
Il ragazzo infatti, incapace di nascondere anche la più piccola emozione, lascia cadere nel piatto la fetta di pane bianco appena imburrata e la guarda come se fosse impazzita.
"Scusa, cosa?"
Spera di aver capito male.
Camila si tormenta il labbro inferiore con i denti.
"È solo per esserne sicuri, è stato un periodo stressante in ospedale quindi potrebbe essere per questo..." è il suo debole tentativo.
"Cami cazzo ma come pretendi che io non dia di matto?! Potresti essere incinta! Ti rendi conto? È un cazzo di problema, un disastro, la peggior cosa che potrebbe capitarmi in questo momento!"
La ragazza sobbalza, totalmente disabituata a sentire il tono di voce di Pablo alzarsi in questo modo, soprattutto se rivolto a lei.
Certo, una gravidanza sarebbe decisamente un problema e lei non sarebbe nemmeno sicura di continuarla, ma le parole di Pablo la feriscono comunque.
"Wow, okay, calmati un secondo, nemmeno io sto sprizzando gioia da tutti i pori" mormora, risentita.
Gavi si passa una mano sul viso stancamente.
"Porca troia Cami, è una settimana maledettamente importante e tu te ne esci così, con queste..."
Vorrebbe dire stronzate ma il modo in cui il viso di Camila si contorce in un'espressione ferita lo fa fermare giusto in tempo.
"Scusami tanto per non aver messo i tuoi bisogni davanti ai miei per cinque minuti, una volta tanto!"
Le sue parole lo colpiscono con uno schiaffo e lo zittiscono per un attimo, prendendolo in contropiede.
"Credi che io voglia un figlio in questo momento?! È ovvio che interromperei la gravidanza! Volevo solo renderti partecipe della situazione e chiederti se volessi accompagnarmi in ospedale domani per fare il test prima del mio turno, anche se credo che non sia successo nulla, ma tu sei un cazzo di egoista che pensa solo a se stesso!"
Cami non pensa fino in fondo le frasi che le escono di bocca ma è delusa e arrabbiata, Pablo ha la capacità di trasformarsi in un'altra persona quando le cose non vanno come vuole lui.
Il ragazzo serra la mascella, incassando il colpo.
"Cami..."
"Niente Cami, messaggio ricevuto, me ne occupo da sola... che altro potevo aspettarmi, quando non vuoi nemmeno presentarmi tua sorella?"
Pablo sapeva che prima o poi anche questa questione sarebbe saltata fuori.
Aurora gli sta chiedendo da settimane di andarlo a trovare a Barcellona ma lui trova sempre una scusa per rimandare, Camila lo ha sentito parlare al telefono ed è certa che il motivo sia lei e la loro relazione. A parte Marisol, nessuno della famiglia Gavira ha saputo direttamente da lui che sta insieme a Cami mentre lei ha perfino fatto conoscere Pablo ai suoi genitori in videochiamata.
"Cami scusa, forse mi sono espresso male...–"
"Ci sentiamo domani, non mi va di parlare con te adesso" lo interrompe lei, afferrando lo zaino e infilandosi il cappotto.
È certa che se rimanesse qualche altro minuto in quella casa finirebbe per dire cose peggiori che decisamente non pensa ed è meglio evitare.
"Cosa? Dove vai? Pensavo dormissi qui!"
Sono settimane che Camila è a casa di Pablo in pianta stabile, nonostante non si sia mai parlato di lasciare definitivamente il suo appartamento.
"Ho ancora una casa nel caso non te lo ricordassi"
"Ma stiamo praticamente vivendo insieme!"
Cami si volta così di scatto che i capelli scendono dallo chignon, oscillando pericolosamente in un turbinio di ciocche scure.
"Davvero? Non mi pare tu me l'abbia chiesto"
Ancora una volta, Pablo rimane zitto.
Delusa dalla sua ennesima mancanza di risposte, Camila scuote la testa e apre la porta di ingresso. Solo quel gesto sembra far riscuotere il ragazzo.
"Cami! Ma dove cazzo vai a quest'ora da sola?!"
Senza degnarlo di una risposta, Cami si chiude la porta alle spalle.
Pablo può solo tirare fuori un urlo frustrato, sbattendo un pugno contro il tavolo della cucina.
Com'è possibile che prima andasse tutto a gonfie vele, dopo un allenamento fantastico, e poi nel giro di un quarto d'ora sia andato tutto a puttane?
Non l'ha gestita nel migliore dei modi, deve ammetterlo.
Ma cazzo, cosa avrebbe dovuto fare? Camila se ne esce così, dicendo che potrebbe essere incinta, come dovrebbe reagire?
Certe volte vorrebbe essere come Pedri, sempre calmo e misurato.
Quella notte non chiude occhio.
L'ansia gli attanaglia lo stomaco e non per la possibile gravidanza ma per l'assenza di Camila accanto a sé. Non gli ha neanche scritto di essere arrivata a casa.
Pablo osserva il soffitto nella penombra della stanza da letto dopo essersi rigirato tra le lenzuola innumerevoli volte.
Che importa il resto se tutto ciò che vuole è avere Cami tra le sue braccia?
Prima di dirigersi alla Ciutat Esportiva, l'indomani mattina, Pablo si chiede se Camila abbia fatto il test e la delusione di non trovare nemmeno un suo messaggio è più di quella che immaginava.
Forse sarebbe dovuto andare con lei.
Come al solito, quando Gavi non sa cosa fare nella sua vita, decide di telefonare a Marisol.
"Primito"
"Hey ti disturbo?"
"Nessun disturbo, sono appena arrivata in ufficio, ti serve qualcosa?"
La voce di Sol come al solito trasuda tranquillità e gentilezza, riesce a placare almeno un po' l'animo tormentato di Pablo.
"In pausa pranzo ti dispiacerebbe andare da Cami? Credo che potrebbe aver bisogno della compagnia di qualcuno"
Marisol capisce immediatamente che qualcosa non va.
"Di qualcuno? Non della tua?"
Gavi si morde il labbro a sangue, stringendo forte il cellulare tra le mani. Lo sente incandescente contro il proprio orecchio.
"Non credo voglia vedermi in questo momento" – ammetterlo ad alta voce è più doloroso del previsto.
Sol sospira e capisce che è meglio non fare altre domande.
"Certo, ho appuntamento con la wedding planner dopo ma posso portarla con me"
"Sono certo che le farà piacere"
Adesso Pablo è passato a tormentarsi le pellicine con i denti, finché le cuticole non iniziano a bruciargli.
Può quasi immaginare il mezzo sorriso un po' dispiaciuto e un po' esasperato che Sol gli rivolgerebbe se ce l'avesse davanti.
"Spero tu non ne abbia combinata un'altra delle tue" mormora la ragazza, prima di riagganciare.
Lo spero tanto anch'io, pensa lui.
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Mi mundo | Gavi
Fanfiction❝No te robaré los besos que no puedes dar ❞ È l'inizio della stagione calcistica 2026-27 e Camila e Gavi si incontrano per caso. Lei sta completando il suo ultimo anno di infermieristica all'ospedale Quirónsalud quando in un tranquillo giovedì sera...