𝟓 | mis lágrimas por la calle

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Risvegliarsi nella stanza degli ospiti di Pedri e Marisol la mattina dopo fa in modo che la realtà colpisca Pablo come uno schiaffo, mentre le immagini della notte precedente gli ritornano vivide alla mente.
Si prende il suo tempo per lasciare il calore rassicurante delle lenzuola pulite, anche perché la testa gli scoppia e in bocca ha un sapore terribile.
Riesce ancora a sentire il profumo di Cami addosso, lavanda e sapone di Marsiglia. È una magra consolazione.
Quando arriva a piedi scalzi in cucina trova Marisol che rigira una tazza di caffellatte mentre con l'altra mano smanetta al PC.
Tutta la sua attenzione viene rivolta a Pablo appena nota la sua presenza. L'occhiata dispiaciuta che Sol gli lancia lo fa sentire un caso disperato. Forse lo è.
"Come ti senti?"
Gavi risponde con un'alzata di spalle.
"Ti va un tè? Lì c'è un po' di ibuprofene"
Pablo si limita a prendere la pasticca con un bicchiere d'acqua prima di sedersi di fronte alla cugina.
"Pedri è agli allenamenti, ha detto al mister che avevi la febbre"
Suppone che Marisol stia lavorando da casa per tenerlo d'occhio, come se fosse un bambino. Dopo ciò che ha fatto ieri sera non se la sente nemmeno di protestare. Non si è mai ubriacato durante la stagione né ha mai saltato un allenamento per questo. Si vergogna da morire.
"Non ci sono foto né articoli, tranquillo, nessuno sa niente"
Pablo sa che è una buona notizia ma al momento non gli va di gioire nemmeno per quello.
Per un po' il silenzio riempie la cucina, si sente solo il picchiettare delle dita di Sol sulla tastiera. Pablo allunga la mano verso il pacchetto di fette biscottate al centro del tavolo, sa che non dovrebbe essere a digiuno da così tanto tempo. Marisol gli rivolge un sorriso incoraggiante.
"Sei arrabbiata?" le chiede, incerto.
La ragazza scuote la testa.
"Delusa?"
Sol sospira, chiudendo lo schermo del computer.
"Sono solo preoccupata per te, primito"
Aspetta che sia Pablo a dirle qualcosa ma per un po' lui si limita a sgranocchiare senza voglia la fetta biscottata.
"A volte vorrei non provare sentimenti"
"Non dire così, è la cosa che più adoro di te, il modo in cui riesci sempre ad esprimere cosa provi"
Gli inglesi dicono "indossare il proprio cuore sulle maniche" e Marisol crede che sia proprio una frase adatta per descrivere Pablo.
Il ragazzo grugnisce, poco convinto.
"Parlami di lei"
Gavi alza di scatto la testa, colto in contropiede.
"Di Cami, parlami di lei, com'è?"
Senza poterlo evitare, Pablo fa un mezzo sorriso e parte come un fiume in piena.
"È bellissima... sembra sempre così seria, così calma, impassibile. Mi ricorda un po' Pedro, sai? Poi però sorride e cazzo, ha il mondo intero in quel sorriso. Per non parlare dei suoi occhi, ha degli occhi così verdi... mi fa impazzire, più la conosco e più non riesco a togliermela dalla testa, probabilmente sono impazzito" esclama alla fine, scuotendo la testa allibito.
Marisol gli sta sorridendo.
Non l'ha mai sentito parlare così di nessuna prima d'ora. Dopo il casino in cui si è messo ieri sera, Sol suppone che per lui sia una persona molto importante.
"Da come ne parli sembra che ti piaccia molto"
Stavolta Pablo sospira, sconfitto.
"Già e credo di piacerle anch'io ma ogni volta che provo ad avvicinarmi lei mi allontana... poi dopo ieri sera credo che non vorrà mai più avere a che fare con me"
Sa che farsi trovare ubriaco sulla soglia di casa sua è stata la peggior mossa possibile.
Non ricorda esattamente cosa le abbia detto ma sa che lo spettacolo deve essere stato abbastanza pietoso. Nonostante ciò Cami si è presa cura di lui e si è accertata che tornasse a casa sano e salvo, questo Pablo non riesce ad ignorarlo.
"Forse è solo spaventata" cerca di farlo ragionare.
"Vorrei che non lo fosse, che si fidasse di me"
Marisol allunga la mano sul tavolo per stringere dolcemente quella del cugino. Non conosce questa ragazza ma crede di capirla bene.
"Sai che non è così semplice, certe volte sembra tutto molto più grande di noi"
Pablo annuisce distrattamente, perso nei meandri della propria mente.
"Facciamo cose stupide per le persone a cui teniamo, credo lo sappia anche lei" tenta di rassicurarlo.
"Cosa dovrei fare adesso?" le chiede, smarrito come il giorno in cui ha lasciato Siviglia per mettere piede a La Masia. Si sente un bambino terrorizzato proprio come allora.
"Dentro di te conosci la risposta ma se posso darti un consiglio, la prima cosa da fare è sempre chiedere scusa"
La sua relazione con Pedro ha reso Sol molto più saggia, questo è certo.
Pablo trova che sia una buona idea, capisce l'importanza di un mi dispiace. Per la prima volta da quando ha aperto gli occhi quella mattina crede di sapere cosa fare con se stesso.




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