Il mondo perfetto

Capitolo 20

Charlotte sorrise debolmente, alzandosi per prendere qualcosa da una cassettiera. Tornò con un piccolo ciondolo dorato, a forma di chiave, e me lo porse. "Perché l'ho usato anch'io. Questo ciondolo ti aiuterà, se deciderai di usarlo di nuovo. Protegge dai pericoli più immediati, ma il resto dovrai affrontarlo tu stessa."

La guardai incredula. "Vuoi dire che dovrò usare di nuovo?"

Charlotte scosse la testa. "Solo se vuoi scoprire la verità sul perché il libro ti ha scelta. La decisione è tua. Ma qualunque sia la tua scelta, ricordati di essere sempre pronta ad affrontare l'inaspettato."

Guardai il ciondolo nella mia mano, sentendomi divisa tra curiosità e paura. Quali segreti nascondeva ancora.

Charlotte si accorse del mio turbamento e mi posò una mano sulla spalla. "Non devi decidere subito. Prenditi il tempo che ti serve. Ma sappi che ogni porta che il libro apre potrebbe chiudersi per sempre, se non viene attraversata al momento giusto."

Mi sembrava di avere mille domande, ma non sapevo da dove iniziare. Perché proprio io? Cosa significava che il libro mi aveva scelta? E soprattutto, cosa si celava dietro quella "verità" di cui parlava Charlotte?

"Dove hai trovato il libro?" chiesi infine, cercando di mantenere la calma.

Charlotte sorrise amaramente. "Non l'ho trovato io. Mi è stato dato, proprio come a te. Da qualcuno che aveva bisogno che io completassi un viaggio. Quando ho terminato il mio percorso, il libro ha scelto un altro custode." Fece una pausa, come se stesse scegliendo attentamente le parole. "Non ho mai scoperto chi o cosa controlla il libro, ma so che non è casuale."

Guardai il ciondolo nella mia mano, cercando di capire se avrei mai avuto il coraggio di usarlo. La curiosità mi divorava, ma c'era qualcosa nel tono di Charlotte, nella sua serietà, che mi metteva in guardia. "E tu? Sei mai rimasta intrappolata in uno di quei mondi?"

Charlotte distolse lo sguardo per un momento, e la stanza sembrò farsi più silenziosa. "Sì," ammise infine. "Ero giovane e incosciente, convinta di poter affrontare qualunque cosa. Ma non sempre si riesce a tornare da soli." Mi guardò, i suoi occhi scuri ora pieni di una vulnerabilità che non le avevo mai visto. "Qualcuno ha rischiato tutto per salvarmi."

Le sue parole mi fecero rabbrividire. Non era solo un'avventura. Era un viaggio che poteva cambiare tutto, persino mettere a rischio la vita.

"Se decido di non usarlo, cosa succede?" chiesi, la voce appena un sussurro.

Charlotte alzò le spalle. "Nulla. Il libro rimarrà inerte. Ma... potresti sentire un richiamo, come un pensiero che non ti lascia mai, un desiderio di scoprire di più. È difficile ignorarlo, ma non impossibile. Dipende tutto da te."

Un profondo silenzio cadde tra di noi, interrotto solo dal ticchettio dell'orologio sulla parete. Guardai di nuovo il ciondolo, sentendomi come se il peso di una scelta enorme fosse appena stato posato sulle mie spalle.

"Come faccio a sapere che sono pronta?" chiesi infine.

Charlotte rise piano, un suono che era allo stesso tempo rassicurante e inquietante. "Non lo saprai mai. Ma se deciderai di andare, il libro ti mostrerà la via. E una volta aperta la porta, non ci sarà più modo di tornare indietro fino a quando il viaggio non sarà completo."

Mi alzai in piedi, con il ciondolo stretto nel palmo della mano. "Penso che ci penserò su."

Charlotte annuì, il suo volto tornato calmo e imperscrutabile. "Va bene. Ma qualunque cosa tu scelga, ricorda: ogni scelta ha un prezzo. E tu devi essere pronta a pagarlo."

Uscendo dalla sua casa, sentivo il cuore battere più forte del solito. Il ciondolo mi pesava nella tasca come un monito silenzioso. Forse Charlotte aveva ragione: non ero pronta. Ma la curiosità era un fuoco che ardeva dentro di me, e già sapevo che sarebbe stato difficile ignorarlo.

Cosa avrei fatto? Il richiamo del libro era una tentazione troppo grande per essere messa da parte.