Capitolo 1

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Ci sono giorni in cui il cuore sembra pesante e insostenibile, carico di emozioni. Ci sono giorni in cui la vita sembra più pesante e insostenibile.

Mi chiedevo se sarebbe mai cambiato qualcosa, se quella sensazione di vuoto sarebbe passata. O se ogni giorno si sarebbe trascinato così, identico al precedente, una lunga serie di ore grigie e senza scopo.

È difficile chiudere gli occhi quando la figura che per anni hai venerato, la donna che ti ha insegnato a camminare nel mondo, ti abbandona senza lasciare altro che un vuoto silenzioso.

Da quel giorno, un anno fa, vivo a Londra con mio padre, ma ogni angolo della casa ricorda la sua assenza. La tristezza è un compagno costante, un peso che non se ne va. La sua partenza è stata un'onda che ha travolto tutto, come la fine di un sogno in cui lei era il centro, la luce che illuminava ogni nostro passo.

Se ne è andata, incapace di sopportare ancora l'eco di quelle parole dure che mio padre le rivolgeva, le stesse parole che, ogni sera, accendevano la fiamma di litigi interminabili. E io, silenziosa spettatrice, mi rifugiavo nel mio mondo, in una stanza che diventava rifugio e prigione al tempo stesso. Le cuffie sulle orecchie, la musica mi avvolgeva, un abbraccio invisibile che cercava di lenire il dolore e la confusione dentro di me. La musica, in qualche modo, mi parlava, mi calmava, anche se il vuoto nel cuore non smetteva mai di crescere.

Vivere con mio padre non mi dispiace, è un tipo tosto che di certo in una situazione del genere non si siede a piangere, ma si alza e fa di tutto per rendere le persone felici.

Questo giorno mi aspettavo che stesse con me e mi rallegrasse per la difficile e triste giornata. Ma lui non mi guardò, ne mi parlò, continuava a fare chiamate, credo di lavoro.

Quindi mi chiusi in camera e mi rintanai in me stessa pensando che questa giornata non era fatta per piangere e che le persone fanno una scelta nella vita, mia madre ha scelto di andarsene perché le sembrava giusto. Con questo gesto mi ha insegnato che bisogna sempre seguire il cuore, bisogna fare la scelta giusta anche a costo di rinunciare a una cosa preziosa. Lei a rinunciato alla sua famiglia. A me.

Presi le cuffie per ascoltare un po' di musica ma appena scelsi la canzone al telefono sentì mio padre chiamarmi "Elena è pronto. Vieni a mangiare."

Mi diressi verso la cucina e trovai il tavolo apperecchiato.
"Quindi, adesso hai deciso di parlarmi."
Dissi io rivolta a mio padre.
"Scusami. Avevo tante chiamate e non potevo non rispondere."
Disse lui con una faccia triste, quasi che si pentisse di aver scelto di rispondere al posto di consolarmi per il brutto ricordo.

"Va bene. Ti perdono! Ma perché hai apparecchiato per tre? Noi siamo in due!"
Dissi guardando la tavola apparecchiata e notando che mio padre avesse apparecchiato per tre persone. Cosa molto strana, aspettai con ansia la sua risposta. La curiosità aumentava.

Prese un bel respiro e iniziò a parlare.
"Ti ricordi quando avevo parlato di conoscere nuove persone per cambiare vita?"
Feci di sì con la testa. In effetti qualche settimana fa' mi aveva detto che per cambiare vita e non restare al passato bisogna conoscere nuove persone.

Capì che aveva fatto nuove amicizie e lasciai che finisse il discorso.

"Bene. Perché qualche giorno fa ho conosciuto Charlotte."
Disse con una voce quasi sognante.

"È super simpatica e sono sicuro che ti piacerà. L'ho invitata oggi per farvi conoscere."

Suonò il campanello.

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