"Il passato è un'arma a doppio taglio,
non riguarda solo quello che ci è successo,
ma anche tutto quello che poteva succedere e non è stato.
E' un deviatoio, che ti fa passare da un binario all'altro e ti cambia la strada, la meta, la vita.
Il passato non è passato.
Il passato è il perché del nostro presente.
Il passato non muore mai, è vivo, vivissimo, dentro ad ogni nostro respiro.
Dimenticarlo è impossibile, cari lettori."High Society News - 1 gennaio 8 pm
***
Soburgo, Rosemberg
Casa Wagner-Klein
11 am"Ecco a voi."
Un vassoio argentato segnato dall'età raggiunse il salottino sulle braccia della padrona di casa. L'anziana donna poggiò tutto su un tavolinetto in legno consumato e posto davanti al divanetto sul quale sedevano. Infine, prese posto anche lei su una seggiola un pò sgangherata, accanto al camino acceso.
"La ringraziamo per l'accoglienza, signora Klein." disse lady Violet, mentre si adoperava a prendere una delle tazze da thè presenti sul vassoio. "Non nutrivamo molte speranze, a dire il vero."
"Proprio così." diede man forte, Agatha. "Rintracciare il vecchio personale di Green Castle o le loro famiglie sembra un'impresa."
"Lo immagino." assentì. Stava dentro a uno scialle grigio piuttosto logoro. La casa era modestissima e si respirava aria antica. "D'altronde la generazione è cambiata."
"Già." Violet ruotò il cucchiaino dentro al thé, per far sciogliere lo zucchero. "I giovani sono diventati la maggioranza a Palazzo."
"E così dev'essere." fu compiaciuta l'anziana signora.
"Ha saputo della nuova figlia del Re?" si buttò sul discorso, lady Dambury, impaziente di mettere i convenevoli da parte. "Emma." specificò.
La signora Klein alzò le sopracciglia e studiò le due ospiti. "Perché me lo chiedete?" le incalzò, con un'aria vagamente sospettosa.
Lady Violet ingoiò un sorso e si sorprese: quello era thè inglese. Che grazia del cielo. Il suo palato si era ormai assuefatto alla brodaglia soburghiana, quell'improvviso ritorno ai sapori britannici la confortò e allo stesso tempo la rinvigorì.
"Una domanda di rito." rispose energicamente. "Emma è la novità, tutti i discorsi partono spesso da lei recentemente, è una sorta di argomento rompighiaccio. E poi sta per diventare mia nuora. Ma se vuole parlare d'altro..."
"No, no." la fermò l'anziana, ammansendosi. "Non c'è problema. A me quella ragazza fa pena."
"Certo." convenne, Agatha dopo aver sorseggiato un pò. "Ha avuto un passato burrascoso."
"Oh non mi riferisco a quello." prese la sua tazza, la vecchina.
Agatha e Violet si guardarono. E a che si riferiva? Poteva farle pena la vita che aveva precedentemente vissuto. Ma ora? Ora era a casa.
"E a cosa, allora?" la interrogò, Agatha.
La signora Klein sorseggiò metà del suo thé e poi lo ripose sul tavolo. Tese le braccia verso il caminetto per scaldarsi un pò, il fuoco le faceva scintillare gli occhi scuri in pò incavati. "Perché sebbene il regno sembra averla riaccolta a casa..." scosse la testa, guardando un legno ardere. "In realtà è tutta una finzione. Nessuno accetterà mai che diventi Regina."
Violet mollò la tazza, con un certo turbinio nel petto. "Perché dovrebbe diventarlo? Sappiamo tutti che abdicherà."
"E finché non lo farà fossi in lei mi spaventerei."
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La Stilista || Today's Bridgerton Vol.2
FanfictionDaphne Bridgerton ha tutto. Una grande e nobile famiglia, una carriera brillante come miglior stilista d'Europa, un carattere adorabile ed una bellezza straordinaria. E come se non bastasse, un principe affascinante completamente ai suoi piedi. Si p...