Il Modello.

1

...
"Ah...oh...continua ti prego."

Continuo a spingere più forte che riesco.
Sembro una bestia appena svegliatasi dal suo ibernare.
La sento gemere di piacere.
E questo mi eccita. Molto.
Ovvio che è solo scopare questo.
Non ricordo neppure il suo nome figuriamoci.
Spingo ancora e ancora e ancora finché non ce l'ha faccio più, ne io ne lei.

"Ora puoi andare dolcezza. Sei bravissima." dico io con tono molto sensuale.

"Grazie se ti fa piacere chiamami ancora."e mi dà il suo numero.

"Certo bella." prendo il numero e prima di lasciare andare la sua mano gliela bacio.

Cosi si scioglie un po.
La classica bimba morta di cazzo che con due frasi sdolcinate finisce nel mio letto.
Io sono Naythen Trust, sono un diciassettenne di terza superiore e sono un modello molto famoso.
Ma sono anche il più grande donnaiolo di New York.
Tutte mi conoscono.
Mi sono fatto tutte le colleghe dell'agenzia. Ovvio quelle della mia età.
E anche le ragazze della mia scuola.
Ormai sono popolare in questo fatto.
Le apro la porta e se ne va.
Appena esce butto il numero nella spazzatura.
Non ne ho bisogno.
Vado a farmi un bagno e torno in stanza. Tolgo le lenzuola sporche da quella lì e le metto nella lavatrice.
Io abito da solo.
I miei genitori sono morti 5 anni fa in un incidente stradale.
Non so se i miei sarebbero fieri di me.
Ferisco molte ragazze per il mio semplice piacere.
Metto delle lenzuola pulite e mi metto a letto, sono sfinito e voglio dormire che domani ho scuola e tre book nel pomeriggio.

Mi alzo, doccia, mi vesto con dei jeans scuri strappati, una camicia a quadri bianca e blu e le mie air-force bianche.
Minicolazione e via.
Primo giorno di scuola. Entro in aula e mi siedo in un banco dietro con le cuffie nelle orecchie ad ascoltare musica.
Senza la musica io non ci sto.
Piano piano entrano tutti i miei compagni e il mio migliore amico Joe.
Lui è l'unico ad essere veramente mio amico.
Gli altri mi stanno intorno per avere attenzione dalle mie sbavatrici.
Lui no, lui e diverso.

"Hei Joe come stai amico?"

"Nayth ! Bene tu?"

"Mah solita vita."

Entrano tutti incluso il prof di italiano, il Chiurco.
E uno stronzo. Ma e bravo a insegnare almeno.
Ci sediamo tutti ai nostri posti ed entra un'altra persona dalla porta.
Una ragazza.
Cazzo! Ho la bocca a forma di o.
E la prima ragazza che mi lascia in questo modo. Sento delle stranissime sensazioni dentro di me.
E bellissima...

"Amico hai visto che figa la tipa"
Mi sussurra il mio amico.

"Si, e bellissima."

"Santo cielo è la prima volta che ti sento dire una cosa del genere su una ragazza."

Eggia, è la prima volta.
Il prof va dietro la cattedra e lei rimane in piedi accanto.

"Allora ragazzi, lei si è trasferita qui da Manhattan. Presentati cara."

"Mi chiamo Jennifer White. Piacere." dice con tono molto freddo e distaccato da noi.
Strana la tipa.

"Allora signorina l'unico posto libero e vicino a Naythen. Prego si sieda e benvenuta alla Avalon High."dice il prof indicandole il posto vicino a me.

Si siede e già prevedo guai.
Sento tutti gli sguardi delle ragazze fissarsi su di lei e lei invece non le degna nemmeno, è troppo impegnata a fissare il vuoto.

Jennifer

Mi siedo vicino a....Naythen se non sbaglio. So che è un modello perché è famoso anche a Manhattan ma non mi interessa.
Mi sento pero gli sguardi di molti sulla schiena.
Penso siano le ragazze per la gelosia che io sia accanto a lui.
A me non interessa io rimango sempre me stessa.
Fredda, distaccata, senza sentimenti per nessuno e con lo sguardo di ghiaccio. In pratica avrei il cuore di ghiaccio ma in realtà e solo la maschera che mostro agli altri.
Io non voglio più gente nella mia vita. Almeno non ora.
Ho perso i genitori un mese fa e mi sono dovuta trasferire qua da zia Hellen.
Non e che non le voglio bene.
Ma non posso definirmi a casa.
Io non ho più una casa e nemmeno una famiglia.
Mia sorella e morta con i miei e io sono rimasta sola. La sola sopravvissuta a quel trauma.