Il giorno della svolta fu il primo sabato di maggio. Eravamo sedute sul suo letto, accanto, con la schiena al muro. Era diventata molto magra, sentivo la sua spalla ossuta contro la mia.
Le raccontavo della scuola, tanto per dirle qualcosa. Non mi azzardavo a nominare i 5sos.
-E poi ci ha dato un sacco di esercizi da fare e tutta roba noiosa da leggere...
-Che giorno è oggi?
-Ehm... sabato.
-No... il numero?
-4. Le risposi con voce titubante.
Alzò la testa, poggiata sulla mia spalla, di scatto.
-Già il 4?
Annuii guardinga.
-Non parli più di loro... Mi disse. Si voltò all'indietro e indicò un poster dei 5sos attaccato al muro.
Non risposi.
-Da tanto tempo non li ascolto più... incredibile, eh?
Passò la mano sulla faccia di Michael e disse:-Mi mancano quei tempi, sembra passata una vita... invece sono solo un paio di mesi.
Scosse la testa mentre le si inumidirono gli occhi.
-Mi dispiace- sussurrò.
-Non dirlo... Non è colpa tua- mi inginocchiai vicino a lei anche se affondavo nel letto e la abbracciai.
Appoggiò la nuca nell'incavo del mio collo.
-Invece sono un'egoista-
-Io dovrei starti più vicino e non pensare all'incontro con loro. Sono io l'egoista-
Il cellulare mi vibrò in tasca.
-Devo andare- la strinsi forte e poi mi staccai.
-Ciao- mormorò.
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Michael, what does she say?
Teen Fiction" Non puoi dimenticare una persona che ti ha dato tanto da ricordare", e Chiara lo sapeva benissimo. Gli doveva tutto perché l'aveva salvata dall'oblio, dai suoi incubi e dal dolore straziante per suo fratello, infondendole la forza di andare avant...