CAP 23

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CHIARA'S pov
Il calendario segnava un giorno improbabilissimo.
12 FEBBRAIO, il mio compleanno.
Improbabilissimo perché non avrei mai pensato di arrivarci, tutto qua.
Era un venerdì e non avevo nessuna intenzione di festeggiarlo. Nossignore.
Stavo rimettendo a posto in camera mia, fingendo che fosse un giorno come un altro, quando sentii suonare ripetutamente il campanello.
Ero sola in casa, per cui andai ad aprire e feci entrare Sonia.
Mentre chiudevo la porta con lei avvinghiata addosso che mi urlava TANTI AUGURI nelle orecchie,i parve di sentire un fruscio sul pianerottolo e mi sporsi, ma non vidi nessuno.
-Tienitienitieni!!!! Mettilomettilomettilo!!! Subito subito, daidaidai!!!!- Sonia mi spinse sul divano e mise lei il cd che mi aveva ficcato in mano.
-Cos'è?- le chiesi ridendo.
-Il mio regalo per te-
Si sedette accanto a me è pigiò il tasto play del telecomando.
Apparve una foto di noi due, con un gran sorriso, sull'aereo per Londra. Io già avevo le lacrime agli occhi.
-Sonia... Perché?- me li tamponai con le dita.
-Guardalo tutto, fidati di me-
Apparve una scritta su sfondo azzurro: FRIENDS WILL BE FRIENDS RIGHT TILL THE END
e poi loro. Una foto dei 5sos irruppe sullo schermo con forza. Ma non era una foto ufficiale, era una foto nostra, che avevo scattato io quando eravamo al Luna Park a New York.
E poi una scarrellata di altre foto di tutti noi che mangiamo insieme, che giochiamo in casa, che prendiamo un aspirapolvere e lo usiamo come microfono, che ci facciamo un bagno in piscina, o semplicemente parliamo.
E poi partirono dei video in cui cantavamo io e Sonia, oppure tutti noi insieme, oppure dei ragazzi che si rincorrevano e facevano finta di tirarsi cazzotti.
E poi qualcosa dentro di me si sciolse.
Sullo schermo, io sulla schiena di Michael, avvinghiata con le gambe, io e lui che suoniamo la chitarra, Michael che mi abbraccia, io che lo bacio, noi sdraiati sull'erba, lui che mi spinge sull'altalena al parco, io che gli rubo la pizza dal piatto, Mikey che trita il prezzemolo con la mezzaluna e io che rido con le lacrime agli occhi e una cipolla in mano, e ancora noi e noi e noi...
Piangevo.
E poi un'altra scritta: SIETE PERFETTI L'UNO PER L'ALTRA... E ADESSO, VAI AD APRIRE LA PORTA, LÌ TI ASPETTA LA PARTE PIÙ BELLA DEL REGALO.
E lo schermo diventò nero.
-O mio Dio, Sonia- mi alzai ma ricaddi a sedere sul divano, mi mancavano le forze. Lei mi strinse in un abbraccio e mi disse di correre a aprire.

E lo feci.

Non mi importava se ero in uno stato pietoso e sapevo che neanche alla persona che si trovava davanti a me in quel momento importava.
Michael colmò la distanza tra noi e mi avvolse con le sue braccia: quello era l'unico posto in cui volevo stare per sempre, l'unico in cui non avrei mai avuto freddo. L'unico in cui potevo essere debole, perché lui mi avrebbe infuso la forza necessaria.
-Michael, come fai a...-
-Buon compleanno... Sai, tempo fa ho ricevuto una lettera... Te la vorrei leggere-
Si staccò da me, frugò nella tasca posteriore dei jeans e tirò fuori un pezzo di carta familiare, a righe, piegato e sgualcito per le tante volte che era stato letto.
-Oddio, ma quella è...-
-Sei i miei primi baci, sei la mia prima volta, sei mille abbracci caldi, sei il mio posto preferito, sei il mio migliore amico, sei...- mi guardò con gli occhi lucidi:-sei la persona che amo, sei la paura che ho di crescere, sei la lacrima caduta su questo foglio, una sciarpa in una mattina fredda, una cioccolata calda in inverno davanti al camino, i mille colori delle foglie d'autunno, un orsetto gommoso Haribo, sei il sole, sei l'angelo che mi ha salvato, la mia chiave per chiudermi fuori dal mondo, la mia musica preferita. E, Dio, sei il mio cuore.
Posso vivere senza il mio cuore?-
Stetti in silenzio a fissarlo, paonazza e con le ginocchia flosce.
-È una lettera bellissima... C'ho messo un po' a trovare il coraggio per leggerla, ma ne è valsa la pena-
Mi fiondai di nuovo tra le sue braccia, buttandogli le mia al collo. Lo baciai sulla fronte.
-Sono stata una stupida e ti ho fatto male, io ti amo ancora, come prima-
-Anche io ti amo, Chiara-
Era tutto quello che avevo bisogno di sentire e mi baciò sulle labbra.
-Perdonami... Ti prego... Salvami ancora-

Michael, what does she say?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora