CAP 9

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SOUNDCHECK
SONIA's pov
Avete presente quella sensazione di ansia perenne, di agitazione, le gambe che tremano, la vista che si annebbia, la vita che ti passa davanti, non solo la tua ma anche quella dei tuoi idoli perché hey li stavo per vedereeeeee!
Questo era quello che provavo io in quel momento, non potevo credere che finalmente avrei potuto abbracciare quegli angeli che mi avevano salvata, che c'erano stati per me quando nessun altro c'era, avrei potuto toccare quei ricci che ricadono sulla fronte del batterista e guardare finalmente quegli occhi verdi con sfumature marroni. Stavo realizzando il mio sogno.

Entrammo nella stanza e ci sedemmo proprio di fronte agli strumenti: i ragazzi dovevano ancora arrivare e noi osservavamo quegli oggetti sacri perché toccati da mani sacre. Appena vidi le spalle possenti del riccio, persi un battito... Ma anche due... Morta.
Guardai Chiara che fino a quel momento si era abbastanza contenuta, non so come avesse fatto, ma ebbi la risposta non appena vidi che non era più accanto a me. Molto bene. Vidi una testa rossa sbucare dalla porta e capii: era impalata di fronte a lui che lo guardava con sguardo sognante. Lui sorrideva e salutava tutte le fan, ma non si era accorto della mia amica che stava tipo morendo. Andai a riprenderla ma lei non gli staccò gli occhi di dosso, come poterla biasimare?
I ragazzi ci salutarono e parlarono con noi per poi suonare alcune delle loro canzoni più belle.... Fu magnifico. Ma la parte migliore doveva ancora arrivare: M&G!
CHIARA'S pov
Dopo aver mangiato qualcosa, aspettammo le 3 del pomeriggio. Non mancava molto ormai. Erano le 2:30 e non stavamo più nella pelle. Michael è qualcosa di stupendo, credevo che la perfezione non esistesse finché non mi sono ritrovata davanti un esemplare raro di Clifford e.... wow. Non ho altro da aggiungere. Mentre mi perdevo nei miei pensieri, mi accorsi che Sonia faceva di tutto, tranne che stare ferma. Saltava, camminava avanti e indietro, cercava di imitare Luke buttando le gambe per aria e addirittura provò a suonare una mini batteria, impresa che non le riuscì molto. Sentii il suono del mio orologio scoccare le 3 in punto e giuro di aver sentito i nostri cuori battere all'impazzata nello stesso istante: stava per succedere. Entrammo nella stanza. Io ero ferma, troppo occupata ad ammirare la bellezza di quei ragazzi per fare qualcosa, mentre Sonia si era precipitata nelle braccia di ognuno di loro stringendoli come se non ci fosse un domani. Fu proprio Mikey a risvegliarmi dal mio stato di trance, salutandomi con il sorriso e stringendomi a sé come se fossi la cosa più preziosa.
CLIFFORD, COSA MI FAI? , Fu l'unica cosa che riuscii a pensare in quel momento.
Passammo dei minuti lì dentro a parlare con loro e poi facemmo la foto; Sonia ovviamente fra Ashton e Luke, io tra Mikey e Cal.

Michael, what does she say?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora