CAP 17

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CHIARA'S pov
Passammo là tutta la serata. Era notte fonda quando i ragazzi si offrirono di riaccompagnarci all'albergo. Passeggiammo in gruppo per le strade di NY, che non smettevano di essere affollate. Per tutto il tempo passato con loro avevo notato che le fans ci scattavano foto, si mettevano a piangere, facevano le moine e fermavano i 5sos per autografi e selfie.
Mi aspettavo di comparire su mille siti di gossip, instagram, Twitter e compagnia bella. Ma stranamente me ne fregavo.
Ero mano nella mano con il mio angelo custode, non volevo pensare ad altro.
Sonia, felice come una pasqua , saltellava quasi mentre camminava affianco di Ashton.
-Guarda che grossa luna!- Michael mi indicò l'alto.
Sorrisi a 32 denti:- Sei bianchissimo alla luce della luna- e mi piaceva.
-Potremmo fare a gara a chi lo è di più-
Gli diedi una leggera spinta.
Dopo un attimo di silenzio, mi chiese:- Domani.... emh, che fate domani tu e Sonia?-
-Mah, pensavamo di uscire con i nostri vicini di stanza, sai all'albergo... Sono così carini, ci hanno aiutato a portare in camera le valige, quando siamo arrivate-
Si fermò di botto:- Siete ragazze avventurose, eh... fare entrare da voi gli sconosciuti così ...-
Risi mentre tornavo indietro e lo raggiunsi. Gli buttai le braccia al collo:- Ma come siamo gelosi!-
Lui mi strinse e il soffio della sua risata mi sventolò un ciuffo di capelli.
-Cosa proponi di fare?- gli chiesi.
-Potreste fare un salto da noi-
Mi staccai per osservarlo in volto. I suoi occhi cucciolosi mi guardavano intensamente, il labbro un po' in fuori, mi supplicò:- Ti prego, mandiamo una macchina a prendervi-
E come dire di no?

LUKE's pov
Le ragazze arrivarono da noi nel primo pomeriggio e devo dire che ci divertimmo tantissimo. Mikey era partito per Chiara, non smetteva di guardarla, di prenderle la mano, di chiedere dov'era se non la vedeva in giro. E Ash... oh Signore! Quel ragazzo trastullò Sonia per tutto il tempo, le faceva il solletico, la prendeva di peso e faceva finta di volerla buttare in piscina, e quella rideva come una matta e diventava tutta rossa.
Non sapevo come sarebbe andata a finire, ma quelle due erano veramente simpatiche.
-Che si fa adesso?- chiese Sonia, dopo aver visto un film.
-Cal e io andiamo a ordinare qualcosa da mettere sotto i denti- feci segno a Calum di raggiungermi in cucina dove tenevamo il telefono e mille volantini dei locali da asporto più vicini.
Nel frattempo sentivo che in soggiorno la conversazione era più o meno questa.
Chiara:- Che c'è qua dietro?-
Rumori di passi e di una tenda che viene tirata.
-Oddio!!! È la chitarra per giocare a GUITAR HERO??- ancora Chiara.
-Già .. aspetta un attimo, ti piace GUITAR HERO?- Michael videogameplayermodeon drizzò subito le antenne. Io sorrisi a Cal che scuoteva la testa.
-Scherzi? Sono anche brava modestamente-
-Allora abbiamo trovato cosa fare- si intromise Ashton.
Dopo un po' suonò la porta e Cal andò ad aprire al fattorino delle pizze; pagò, e appoggiate le pizze sul tavolo, ci fiondammo sui cartoni troppo affamati.
Passammo così il resto della serata, tra risate, chiacchiere e tanto divertimento.

ASHTON's pov
L'idea di giocare a GUITAR HERO mi piaceva molto... Insomma, siamo musicisti e il gioco ci chiede di giocare, ma ciò che mi piaceva di più era che dovevamo sfidare le ragazze, anzi una alla fine, perché Sonia non sapeva nemmeno come si prendesse in mano uno strumento.
-Facciamo così: io contro Chiara e tu contro Sonia- esclamò testa rosa indicandomi.
-Ehy, ma io non so suonare!!- canzonò la ragazza che non avevo smesso un secondo di guardare.
-Guarda e impara, bambolina-
Le disse Mikey con fare scherzoso ma io lo fulminai per quel nomignolo che solo io posso dare alla mia piccola.
Quel pazzo cominciò a strimpellare la chitarra come solo lui sa fare e quando lo fa, è davvero il migliore. Anche Chiara non scherzava, sapeva tenergli testa, si vedeva che aveva dell'esperienza alle spalle; cercai con lo sguardo l'amica che li osservava a bocca aperta.
-Pronta a perdere?- le sussurrai.
-Ah ah, simpatico Irwin! Solo perché io non sono in una band non vuol dire che faccia così schifo-
Povera illusa.
Arrivò il nostro turno e ovviamente fui io il vincitore, e vedendo il suo labbruccio, l'andai ad abbracciare, stringendola forte a me.
-Mi daresti qualche lezione?-mi implorò lei.
-Potrei... Dai vieni!-, la presi per mano e la feci sedere sullo sgabello dietro la batteria.
Non potendo sedermi, mi misi dietro di lei e poggiai le mie braccia sulle sue esili: aveva una pelle liscia e morbida e mi beai al suo tocco. Le strinsi le mani con le mie bacchette e le mostrai qualche movimento, producendo le note di End up here. Lei non smetteva di ridere e io con lei... Prima che si alzasse, le lasciai un dolce bacio sulla guancia indugiando forse un po' più del dovuto e la guardai negli occhi: erano bellissimi. Di solito alla gente non piacciono gli occhi marroni, ma io riuscivo comunque a vederci il mare dentro. Ok forse sono innamorato.... Dopo pochi secondi, congiunsi le mie labbra con le sue, feci scivolare le mani sui suoi esili fianchi e la avvicinai a me. Fu un breve bacio, intenso, tanto che quando mi staccai sentivo già la mancanza. Sì, la amo.
-Sei stupenda,Sonia!- le sussurrai.
-Anche te, riccio!-. Sorrisi alle sue parole perché timide ma tremendamente sincere.
-Ti amo!- le confessai.
Lei mi guardò per un attimo, ancora incredula, poi mi sorride e disse:-Anch'io!-.

Michael, what does she say?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora