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Ci stacchiamo dal nostro bacio di malavoglia. Mi prende la mano e mi guida nel palazzo per entrare nei nostri alloggi. Rimaniamo per un lungo momento davanti la mia porta scambiandoci qualche altro bacio e poi gli auguro la buona notte.I miei prorpositi di andare a parlare con Sairus sono saltati, ma cosa importa? Mi sono appena innamorta. Oggi è stata davvero una bellissima giornata.Mi sveglio guardando l'alba spargere cento toni di grigio. Mi alzo metto dei pantaloni verdi ed una camicetta bianca che scelgo dal mio armadio. Sento bussare.<< Elain, sono Paul >> corro subito ad aprire. Lui si chiude la porta dietro di se e mi attira verso di lui dandomi un bacio.<< buongiorno >> << voglio uscire, anche fuori dal palazzo. Stiamo fuori tutta la giornata >>Annuisco felicemente, facendomi trascinare nelle cucine. Rubiamo del cibo da bere ed una coperta. Mangiamo un po di frutta e corriamo fuori.Camminiamo per un po poi ci accampiano sotto un pino quando il sole sta già cominciando a salire.Ci arrampichiamo sull'albero per guardare il panorama di Elemnts già sveglia ed attiva a quest'ora del giorno. Raccogliamo qualche fragola e facciamo dei painini con esse. Pranziamo con le fragole rimaste e i viveri rubati. Facciamo qualche gioco del suo stettore. E poi del mio. Mi insegna ad intrecciare qualche fiore, ma inutile dire che sono una frana. Lui invece è molto bravo. Crea una ghirlanda di fiori e me la sistema attorno al collo.<< grazie >><< adesso sei perfetta >> sorrido e mi sdraio a terra, poggio la testa sulla sua gamba e lui si poggia al tronco dell'albero<< secondo te per quanto ancora durerà questa pace? >> Chiede lui.<< non lo so, però nel profondo del mio cuore sento che stanno per arrivare cose terribili >>Paul gioca con le ciocche dei miei capelli e mi sorride con lo stesso sguardo con cui mio padre guarda mia madre. Lo sguardo innamorato.<< spero di riuscire a proteggerti >><< non preoccuparti, me la caverò >><< ti amo >> sussurra lui alla luce del sole che sta tramontando. I suoi occhi diventano ancora più verdi ed i suoi capelli castani luccicano al riflesso del sole.<< forse è ancora presto, ma appena ti ho vista ho capito cosa mi avresti fatto. Che mi avresti rubato il cuore e l'anima >>Continuo a sorridergli poi mi alzo e lo bacio.Torniamo al palazzo mano nella mano in silenzio tra le ombre della sera.Entrati nei nostri alloggi Luke ci sorprende mano nella mano.<< o i postumi della sbornia non mi sono passati o tra voi due.... >><< hai visto bene >><<sono felice, ma non posso urlare o il mio mal di testa peggorerà. Congraturazioni io torno a letto >>Ridiamo ed entriamo nella mia stanza che è già sera. la giornata è passata rapidamente. Mentre siamo sul letto abbraciati penso a Nathan ed al suo amore nei miei confronti. Mi sento in colpa, mi sono innamorata di Paul e non del mio migliore amico. Butto via il pensiero.<< raccontami qualcosa >> chiedo a Paul. Oggi mi ha raccontato tante cose sul suo conto. Ha avuto solo conque fidanzate nella sua vita. Non me lo aspettavo. E nessuna ha lasciato un bel ricordo, tranne Margharet, che è stata l'unica a mollarlo. Ha molti amici. Io naturalmente ho fatto altrettanto. Solo che davanti al suo discorso io ho sfigurato, dicendo che ho solo un'amico e faccio sempre monellerie, cose che per lui sono all'ordine del giorno con i suoi amici scapestrati. Non ha fratelli però, quindi ho potuto raccontargli qualcosa di carino.<< ti ho già detto tutto >> dice lui<< intendo dire, se non fossi stato chiamato qui, cosa avresti fatto? Li hai degli hobby? >><< si, suonavo la chitarra >><< devi farmela sentire allora >><< certamente, la porterò qui appena scenderò giù. Comunque no, non avevo un'idea di futuro, perchè ero convinto di venire qui >><< davvero? >><< si. Tu no? >>scuoto il capo << fino ad ora non capisco che ci faccio qui, dato che sono una frana >><< dopo l'altro giorno potresti non dirlo più >><< non era niente di che >><< si si come no, sei umile come i limpidi sai? >><< non me ne sono mai accorta >>sorride << tu avevi un hobby? O meglio, cosa volevi fare >><< la pittrice >> dico immediatamente<< la pittrice? >><< si. Amo dipingere, ho dipinto molti quadri e di questo volevo farne il mio lavoro. Nathan mi diceva sempre che avevo l'anima d'artista e che sarei morta di fame >> naturalmente ometto la parte in cui mi diceva a mo' di battuta che, se avrei trovato il ragazzo adatto, cioè lui, non sarei morta di fame. Non credo sia il momento di dirgli cosa prova per me Nathan.<< beh, di animo artistico ne hai abbastanza,voglio vederli anche io i tuoi dipinti >><< li vedrai >><< cosa ami dipingere? >><< l'alba >><< io non ne ho mai vista una >><< cosa?! >> scatto in piedi nel letto << devi assolutamente vederla! È la cosa più bella che ci sia mai stata! >><< calmati, non sono mai riuscito a svegliarmi in tempo >><< lo farò io >>mi sorride << hai mai dipinto la tua grotta? >><< milioni di volte, sarà il primo quadro che ti farò vedere >>sorride e mi sistemo dinuovo accanto a lui. Il sonno comincia a farsi risentire, mentre sto per addormentarmi lo bacio e gli sussurro<< ti amo >> .Mi sveglio tra le sue braccia, la fioca luce dell'alba entra dalle finistre.<< Paul, Paul svegliati è l'alba >>si sveglia lentamente così lo tiro giù da letto, cerca di girarsi ma si lascia trascinare non appena arriva il terzo strattone.<< non credevo che l'avresti fatto così infretta >> farfuglia.In realta non è stato nulla di programmato, ma è carino pensare che io l'abbia fatto. Lo spingo fuori dalla porta, siamo nella mia piccola veranda, l'alba sta appena iniziando.<< ma a che ora ti svegli tu laggiù >> mi chiede assonnatoLo zittisco con un gesto della mano, all'alba si deve assistere in silenzio, contemplata in silenzio. Appena il sole è più o meno alto lui riesce a sussurare<< wow, mi sono perso davvero qualcosa di così fico? >><< fico? >> chiedo<< non sai questa parola? È comune tra noi ragazzi >><< nel mio settore non ho mai sentito nessuno dirlo >> Sorride e mi lascia un lieve bacio sulle labbra.<< vado in camera a darmi una ripulita ci vediamo in palestra >>Annuisco e mi rimetto a letto. Il cuscino sa ancora di Paul, sento il suo odore da per tutto e la sua presenza è ancora qui dentro.La settimana passa velocemente come un'uragano tra gli allenamenti, le lezioni, le mie letture e gli incontri tra me e Paul. Ma naturalmente non sono mancate le battutine di Sairus ad ogni mio allenamento fruttuoso. Ho imparato a lanciare coltelli infuocati, anche se ancora non sono granchè. In compenso combatto benissimo corpo a corpo. Ma malgrado tutto, non riuscirò mai a fare del male a qualcuno, nemmeno ad un Moss.Non so neanche come sia fatto un Moss.Durante questi giorni però tra Paul e le mie letture mi sono completamente dimenticata di Sairus.Domani inizia una seconda settimana di allenamento è non ho ancora paralato con lui. Oggi sono decisa ad andarci.La mattina della domanica la passo in biblioteca a leggere un libro drammatico. La protagonista ha una sorella ceca, che grazie ad un'incantesimo riuscirà a vedere per un solo giorno tutto ciò che ha sempre sognato e Maggy, la protagonista, gli farà vedere oltre ciò che i sensi gli permettono di scorgere. Grazie a questo libro sono sempre in una pozza di lacrime ed immersa in una lettura sfrenata. Dopo pranzo rimaniamo con i ragazzi ad ascoltare un po di musica e dilettarci in qualche balletto strampalato, guidati dall'ancor più strampalato Luke. Gladys è lui non fanno altro che tirarci battutine sulla nostra relazione e cercano di farci vergonare nelle situazioni più disparate.La sera riamango a cena con Paul, dato che Gladys e Luke si sono rimpizzati di panini alla crema di nocciole, soprannominata da Gladys: le feci degli angeli. Credo che dica "feci" per il colore e "degli angeli" per il buon sapore. Io e Paul passiamo una serata all'insegna del sorriso, rilanciandoci battute assurde e senza significato che ci portano a ridere fino a contorcerci. Poi torniamo per le nostre stanze correndo come due scolaretti. Lo saluto con un lieve bacio sulla bocca ed entro in stanza. È mezzanotte nessuno mi vedrà andare e tornare, sicuramente potrò anche parlare con più libertà rispetto al giorno.Esco dalla stanza facendo attenzione a non farmi sentire da nessuno, corro fuori dagli alloggi e cerco il suo. Prendo tre corridoi illuminati dalla luce della luna che filtra dalle gigantesce finestre del palazzo. Evito il lugubre corridoio del concilio e dopo un'altro corridoio, scorgo una grande scala di marmo che non avevo mai visto. Le salgo silenziosamente. Una volta su il corridoio si dirama in altri due, ed uno arriva ad una porta immensa e gigantesca, con pomelli d'argento. Ci scommeto che la dietro si trova Sairus. L'altra parte di corridoio invece, va verso ad una grande porta a parete che da in giardino. Mentre decido di andae verso quelli che credo essere gli alloggi di Sairus, sento dei passi. D'istinto mi nascondo dietro il muro ed affaccio la testa. Un membro del concilio, ancora vestito di tutto punto, sta andando verso gli alloggi. Non ha nulla di strano, ma mentre si allontana passa da sotto un raggio di luna e vedo la sua mano illuminata dalla luce. Un brivido mi scorre lungo tutta la schiena: è pietra. Questo significa che è un Moss! Lo fisso camminare lentamente. Adesso lo distinguo meglio, la schiena ricurva, le mani di pietra. Non ne ho mai visto uno dal vivo, ma si dice che abbiano denti acuminati, occhi di fuoco e la pelle del viso scquamosa, violacea o grigia. Dipende quale elemnto li ha ridotti in quello stato. Le mie gambe si irrigidiscono, lo continuo a fissare inorridita perchè capisco chi è quel Moss. È Rupert. Quando realizzo questo, il Moss si ferma di scatto in mezzo al corridoio come se si sentisse osservato. Mi nascondo dietro il muro e cerco di appiattirmi ad esso. Lo sento muoversi, muovere qualche parte del suo corpo, sento i suoi enormi piedi di fango spostarsi, camminare verso la mia direzione. Chiudo gli occhi pregando che non mi veda, poi non sento più niente. È qui, penso, mi ha visto. Sono morta. Aspetto il colpo ma nulla di questo accade.Subito dopo sento i suoi passi farsi sempre più lontani, fino a non sentirli più. Guardo da dientro il muro, il Moss non c'e più, è andato via.Solo ora mi accorgo di non stare respirando.

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