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Durante la mia pazza camminata verso il mio allogio, mi fermo all'ingresso del palazzo, come se non fossi più capace di camminare. Cerco di calmarmi, odio Rupert è tutta la sua specie. Faccio un'altro respiro profondo e mi concentro sul movimento di ispirazione ed espirazione, mi aiuta a calmarmi. Anche questa volta riesco a far svaporare un po la mia rabbia. Ricomincio a camminare, stavolta più lentamente e cerco di pensare al mio alloggio, ma invece di svoltare verso il mio corridoio vado verso il giardino. Scendo le scale e mi fiondo subito sul prato insieme ai fiori rigogliosi. Prendo una margherita, l'unica bianca in mezzo alle altre completamente gialle. Questa margherita solitaria, diversa rispetto alle altre, mi fa pensare a quello che mi ha sempre detto Sairus, da quando sono qui: sei diversa, tu sei la speranza della vittoria, la prescelta. Mi rigiro tra le mani la margherita e decido di portarla con me, la sistemo nei miei capelli come fermaglio e comincio una passeggiata nell'immenso giardino. Forse, con il tempo riuscirò a visitarlo tutto, ma ora non posso farlo. Arrivo fino allo stagno dove Paul mi ha baciato per la prima volta e mi siedo sulla pietra alla luce del sole delle tre. Dovrei andare a lezione, ma non ne ho proprio voglia. Rimango a rigirare un'altra margherita che ho trovato li vicino e ad occhi chiusi prendo il sole del pomeriggio. Dopo un po mi alzo e decido di andare i biblioteca, Zelda sarà furiosa, mi è già sembrato strano oggi, non aver subito nessun rimprevero da lei. Salgo le scale in silenzio ed entro in biblioteca, se pensavo di rifarla franca come stamattina, mi sbagliavo. << Elain! Non mi sembra che sia casa tua questa! >> urla Zelda.Perchè non dovrebbe esserlo? Ci vivo ormai qui dentro. Rimango zitta ad ascoltare che cosa ha da dirmi<< Devi rispettare gli orari che ti vengono imposti! O dovrai fare ripetizioni di due ore! Questo è un'ultimatum, la prossima volta sarai, non solo punita, ma dovrai fare pure un'extra >>rimango in silenzio annuendo, anche se il suo discorso, come ogni discorso di qualsiasi tutore scolastico, non mi sfiorasse nemmeno.<< scusami >> dico, cercando di sembrare davvero dispiaciuta e mi siedo al fianco di Gladys, che naturalmente non mi degna neanche di uno sguardo. Paul gli avrà detto che devo parlargli? Rimango li a fissare Zelda facendo finta di ascoltare la sua noiosissima lezione, se vado avanti così sarò la guardiana più ignorante della storia. Alla fine della lezione, rimango seduta a fissare le montagne di libri e guardo tutti uscire dalla stanza. Una volta sola comincio la lettura di un romazo che si trova sul tavolo, non leggo nemmeno la trama, comincio la lettura, ho un gran bisogno di distrarmi.A metà libro alzo gli occhi e mi stiro un po la schiena intorpidita. È giunta la sera. Guardo il grande orologio della biblioteca che segna le 19.00, meglio andare a mettere qualcosa sotto i denti. In mensa non trovo nessuno, mi aggiro in silenzio ed entro in cucina di nascosto, come avevo fatto con Paul poco tempo fa, apro qualche scaffale e decido di prendermi un po di pane con la crema di nocciole che Galdys ama tanto. Solo una volta ho avuto il privilegio di assaggiarlo, sempre qui al castello, ed è sempre stata una sensazione paradisiaca. Ne mando giù due fatte con un po d'acqua, poi esco in tempo per incontrare Galdys che va a cenare. In camera decido di legarmi i capelli in una treccia ed aspettare. Alle 21.00 decido di andare da Paul. Busso alla sua porta due volte, al terzo tocco Paul apre. Entro nella stanza che è perfettamente in ordine, come la mia d'altronde, grazie ai camerieri le nostre stanze sono sempre immacolate, se non era per loro la mia sarebbe stata un caos. << siediti, i ragazzi dovrebbero arrivare a momenti >>faccio come dice e mi sistemo ai margni del letto. Appena mi siedo sento bussare alla porta, Paul corre ad aprire e Gladys e Luke entrano in silenzio.<< credo che possiamo finirla, ha ceduto >> escordisce Paul chiuidendo la porta<< finalmente, mi faceva pena >>non so se ridere o guardare Luke in modo assassino, alla fine mi limito a sorridergli<< allora cosa devi dirci? >> taglia corto Gladys << hai fatto la misteriosa per tutto questo tempo, spero sia importante >> conclude con un tono tagliente, che non mi sorprende per niente<< comincio subito >> esordisco. Paul si sitema sul bracciolo di una poltrona con le braccia conserte e lo sguardo attento a quello che sto per dire. È affascinante, bello e sicuro di se, quello per cui le ragazze impazziscono. Distolgo lo sguardo da lui e cerco di concentrarmi sulle parole da dire, ma non vogliono venir fuori. Luke è seduto ai piedi del letto prorpio difronte a me, con i capelli rossi arruffati sulla testa ed aspetta con impazienza. Gladys sembra abbastanza scocciata di tutta questa storia e rimane all'impiedi dietro il letto<< allora? Vuoi farci stare qui inutilmente >> dice spazientita.Prendo un respiro profono e comincio a raccontare tutto, ogni cosa. Dalla notte in cui ho deciso di parlare con Sairus, delle sue rivelazioni, della guerra, dei miei sogni con Oscuro e la sua dichiarazione di guerra e della mia scoperta sul mare, gli racconto ogni cosa, ogni mio pensiero e paura. Gli parlo di quello che vorrei fare, e delle mie conversazioni con Sairus. Gli parlo del concilio e la mia idea pazza di scoprire se erano tutti dei Moss. Gli parlo su come non sapevo come dirgli il tutto e alla fine ho deciso di farlo nella maniera più semplice possibile. Tutti i miei pensieri, tutte le mie paure finalmente si riversano fuori, mi sento come se un po di sassi che tenevo in mano li avessi dati ad ognugno di loro, però tenendo sempre la parte più pesante per me. Alla fine del mio racconto, le loro faccie sono diventate bianche, i loro occhi hanno un guizzo di adrenalina e di terrore, il mio stesso terrore. Solo Gladys ha qualcosa in più che non vedo negli altri, qualcosa che ho sempre visto in Simonae, ma in maniera più lieve.<< quindi vorresti trovare chi aiuta Oscuro in prima persona e farlo fuori >> dice Luke quasi ricapitolando<< più o meno, anche se sono contro l'uccidere altra gente >><< in realtà loro non lo sono >> suggerisce Paul, il suo viso sta riprendendo colore, ma la sua espressione è sempre dura.<< adesso che ci hai detto tuto questo >> dice con un tono acido Gladys << cosa dovremmo fare? Per capire, noi dobbiamo aiutare il popolo giusto? Ed è il nostro compito in fin dei conti, ma tu sei l'unica che possa darci la speranza di vincere. È questo quello che mi stai dicendo? >> dice con un ghigno << scusami, ma non riesci nemmeno a controllare il tuo elemento, come speri di distruggere Oscuro? >><< Gladys smettila, lo sapevi fin dall'inizio chi avevi davanti! >> le dice Paul alzandosi dal bracciolo << in tutti i settori si parlava del prescelto, non solo nel suo. Anche se nessuno dei nostri elementi lo era, sapevamo chi avremmo avuto davanti! Lo sapevi anche tu! >><< credevo che il prescelto fosse forte e potente, non una pappa molle >> Gladys urla contro Paul ma non mi toglie gli occhi di dosso.<< Basta Paul. Senti Gladys io non dico di essere la prescelta, non l'ho nenache mai pensato! Non credo nemmeno di esserlo, anche se tutti dicono il contrario, io voglio solo che la guerra non avvenga e che Oscuro rimanga addormentato. Non voglio ne uccidere, ne essere un'eroe e questo, forse, è quello che vogliamo tutti, anche tu. Per l'incolumità di tua sorella, ci aiuterai? >>Gladys rimane in silenzio guardandomi con diffidenza<< lo faccio solo per la mia famiglia e per il popolo, non per aiutare di certo te >><< fallo per chi ti pare, ma fallo >>Gladys sta per uscire dalla stanza, quando si ferma sull'uscio e con tono tagliente e feroce mi dice<< tu non sei la prescelta, non hai ne la stoffa, ne la forza. Ci porterai solo alla distruzione >> dopo di che se ne va sbattendo la porta.Rimango in silenzio ad assorbire il colpo, non è una cosa nuova rispetto ai miei pensieri, ma la distruzione... come posso portarli lì se sto cercando in tutti i modi di evitarlo?<< lasciala stare, è solo invidiosa >> dice Luke, che non aveva ancora detto una parola dopo il mio racconto.<< invidiosa? >> dico incredula, perchè Gladys deve essere invidiosa di me? È bellissima e forte. Per quale motivo deve essere invidiosa?<< perchè sei la prescelta >> dice seccamente, faccio uno sbuffo esausto<< io non sono... >> Paul non mi permette di finire la frase<< tu sei la prescelta, smettila di dire di no. Elain tu non te ne accorgi, ma si vede nel modo in cui ti comporti. Anche adesso, che stai cercando in tutti i modi chi aiuta Oscuro per distruggerli. Sairus ha ragione, le scritture hanno ragione e tu non puoi farci niente. Te ne accorgerai da sola >>lo guardo perplessa, ma adesso avere delle crisi sulla mia identità non giova di certo.<< a proposito, voi avete idea su chi aiuta Oscuro in prima persona? >> cambio argomento<< mia madre avrebbe molte idee >> dice Paul<< io invece non ne ho >> dice Luke sorridendo quasi innocentemente, celando la paura che si annida in lui.La madre di Paul, buona idea. Mia madre! Come ho fatto a non pensarci prima! Lei sa qualcosa sicuramente! Il suo sguardo spaventato quando ho parlato del concilio nel palazzo... lei sa qualcosa!<< dobbiamo andare da mia madre >> dico anziosa<< gli incontri sono tra una settimana >> mi fa notare Luke
<< è questo il problema, dobbiamo fare come per il compleanno di Gladys >><< dovremmo fare attenzione, lo sai vero Elain? >> mi ricorda Paul<< la faremo, possiamo andare domani >><< meglio parlarne prima con Sairus >> suggerisce << Sairus è arrabbiato con me >><< è un tuo probelma, domani pomeriggio andiamo da lui >><< senza di me non sapete dove andare >><< infatti tu verrai con noi >><< ti ho già detto.... >><< ed io ti ho detto che è un problema tuo >> conclude Paul con un'arroganza divertita<< c'è solo un piccolissimo problema >> dico << Gladys >><< le parlerò io >> dice Luke stiracchaindosi un po << domani, adesso sono molto stanco, spero solo che dopo quello che hai detto dormirò >><< si lo farai >> gli sorrido e lo vedo uscire dalla stanza, con un'aura diversa da quella con cui è entrato. Lo sapevo che li avrei fatti soffrire. << è meglio se vada pure io >> dico alzndomi dal letto.Paul mi si avvicina<< rimani, è molto che non stiamo insieme e se quello che dici tu si avvera, non avremmo poi così tanto tempo per vivere serenamnete >><< non moriremo, Paul >> lui mi guarda scettico<< non puoi sapere cosa può accadere Elain, siamo guerrieri alle porte di una guerra, non sappiamo quanto ancora ci rimane >> mi sorride << rimani con me stanotte? >> fa una breve pausa, carezzandomi i capelli << non mi lasciare, non dopo quello che mi hai detto >><< hai paura, impavido Paul? >>prende un po di fiato poi dice << si, di perderti >> gli sorrido e carezzo la sua guancia << rimango >>il suo viso è sorpreso come se non se lo aspettasse.Ci sistemiamo dentro le coperte e mi sistemo al suo fianco abbracciandolo<< buonanotte, amore mio >> sussurra Paul, faccio in tempo a rispondergli prima di sentirmi come in un bellissmo sogno, invasa dal torpore della felicità momentanea. Finalmente mi sento al sicuro tra le sue braccia e capisco di aver comicnciato una nuova parte della mia vita, che sto già cominciando a ricordare. Quando mi sveglio sento il rumore dell'acqua scorrere nella camera accanto, sicuramente Paul è in bagno. Mi alzo dal letto, ho ancora indosso la tuta e finalmente mi sento riposata. Scendo in silenzio e passeggio un po per la stanza fino ad arrivare alla finestra. Paul avendo l'ultima stanza del corridoio, ha la vista sulla foresta dove da lontano si scorge il mare. Esco nella verandina e cerco di far entrare nel mio corpo tutta l'aria pulita che proviene dagli alberi. Più in la la foresta si fa più fitta, ed è prorpio li che, scondo me, si nasconde Oscuro ed i suoi Moss.<< ti sei svegliata >> mi giro e vedo Paul con la sua tuta da guardiano, i capelli ancora bagnati che parla dall'uscio della porta con un sorriso che, solo gli innamorati hanno. << si >> dico quasi in un sussurro. Si avvicina e mi carezza la guancia con delicatezza come se avesse paura di farmi male.<< qualcosa non va? >> scuoto il capo, anche se in realtà niente va bene. Continua a sorride e poggia le sue labbra sulle mie, ne sento il calore irradiarmi in corpo. Quando si scosta, sorrido al suo gesto e gli prendo il viso tra le mani. Siamo così vicini che riesco a vedere il mio riflesso nei suoi occhi verdi. << vieni che ti asciugo i capelli >>fa un passo indetro sorridendo << non voglio che mi bruci >> << non lo farò, se non mi fai arrabbiare >>continua ad indietreggiare << dai >> lo sprono, lo prendo per le braccia e lo avvicino a me, passo le mani sulla sua testa pettinadogli i capelli.<< fatto! Che ci voleva >> sorride ancora guardandomi fisso negli occhi e sentiamo bussare alla porta. Paul va ad aprire, appena Zelda mi scorge da dietro la porta diventa bianca come un cencio<< Paul, hai qualcosa da dirmi! >> lo ammonisce Zelda<< Zelda, Elain era venuta stamattina per chiedermi una cosa >>
Zelda ci guarda circospetta, poi decide di credere alle parole di Paul, che sa essere sempre molto puersasivo. Luke ci saluta sorridendo, inutile dire che Gladys non mi rivolge nemmeno uno sguardo. L'allenamento di oggi non va bene, di più. Michael è stranamente magnanimo e ci lascia per tutta la mattina con qualche esercizio per tenerci in forma e qualche lancio. Del concilio nessuna traccia. Non so perchè Michael si stia comportando così, ma a noi va abbastanza bene. Finito l'allenamento ci dirigiamo a pranzo, che consumiamo a gran velocità parlando del mare e di capelli. Cosa abbastanza strana dato che ci sono due maschi, ma con Luke ormai io mi aspetto di tutto. Gladys non apre bocca e mi guarda di tanto in tanto di sottecchi. Andiamo in biblioteca e stavolta, stranamente, decido di ascoltatare cosa ha da dirci Zelda. Comincia a parlare di storia di Elements sulla sua formazione ecc... mi annoio così tanto che a metà discorso i miei buoni propositi muoiono. A fine lezione Zelda esce di corsa come sempre e noi rimaniamo lì soli. È arrivato il momento, il mio cuore comincia a martellare frettolosamente. << allora, Elain? >> mi sprona Paulfaccio cenno ai ragazzi di seguirmi ed andiamo fino all'alloggio di Sairus, in estremo silenzio.Entro velocemente e mi chiudo la porta alle spalle<< non dobbiamo bussare? >> mi chiede Gladys, che ha finalmente parlato.Scuoto il capo e mi addentro nel suo immenso e semplice alloggio.<< Sairus, sono io Elain >> non ricevo nessuna risposta<< Sairus >> continuo, al terzo richiamo lo vedo uscire da una porta abbassandosi la tunica bianca e grigia<< non posso andare nemmeno al bagno con te >> dice quasi seccato, poi sposta il suo sguardo sui ragazzi << ti sei decisa allora >><< piacere io sono Luke >> dice porgendogli la mano<< si so chi sei. Tu sei il famoso Paul, tu ed Elain eh... >> il mio viso diventa dello stesso colore del fuoco, sento gli altri ridere, anche Paul, con un tono di imbarazzo << tu sei Gladys >> conclude<< cosa ti è successo? Questa ragazza ti ha fatto arrabbiare? >> dice Sairus indicandomi, Gladys non risponde, ma Sairus mi guarda di stottecchi come per chiedermi che cosa ho combinato. Entriamo in cucina e ci fa accomodare sullle sedie del tavolo e si siede accanto a Gladys, che è palesemnte emozionata.<< allora? >> chiede Sairusi ragazzi mi fanno cenno di iniziare, dato che sono l'unica a conoscere Sairus. Faccio un respiro palesemente contrariato e comincio. Anche se non so da dove in realtà.<< allora... >> mi fermo un'attimo scrutando i miei compagni, Paul mi guarda fiducioso, lui sa che troverò le parole in qualche modo. Lo spero anche io. Guardo dietro Sairus il sole che fa capolino sul mare cercando di trovare le parole<< Elain, fa come se loro non ci fossero >> mi aiuta Sairus. Questo serve a qualcosa perchè le parole cominciano a riversarsi fuori.<< ho detto loro tutto quello che sapevo, che mi hai detto e che pensavo >> Sairus annuisce, ha negli occhi una nuova luce, che priama non c'era. << anche loro sono d'accordo con me, trovare chi aiuta Oscuro in prima persona, ma il problema che non sappiamo chi è questa o queste persone. Tu mi hai detto apertetamente di non saperlo, quindi io avevo pensato di chiedere aiuto a mia madre >> << tua madre? >> chiede sbigottito << cosa dovrebbe sapere tua madre? >> << lei sa qualcosa, lo so >> << come fai ad esserne così sicura >>
<< mamma mia sei insopportabile! >> mi alzo dalla sedia<< hai detto di fidarti di me, adesso fidati! Mi devi aiutare ad uscuire da qui >> Sairus è divertito, scettico e forse un po orgoglioso, forse. Dalla mia visuale vedo Gladys sconcertata con gli occhi spalancati e il viso bianco, sicuramente è allibbita per il modo in cui mi sono rivolta a Sairus, ma non mi importa, io e lui siamo così. << non è proibito puoi farlo benissimno da sola, come sempre >> dice con calma << esci sempre, cosa cambia una volta in più o una in meno >><< non sono le solite uscite queste. Perchè non vieni pure tu con me >> lo stuzzico << andremo insieme appassionatemente >><< il tuo livello di simpatia è pari a quello di Michael >>non credo sia un complimento dato che l'unica battuta che ha fatto, era pure di cattivo gusto sui nostri muscoli.<< tu sei molto spiritoso >> mi fermo un'attimo a riprendere fiato, stranamente il mio cuore non batte più forte come la prima volta che ho parlato con Sairus, adesso è come se parlassi a mia madre o ad un'amico<< non ti sto chiedendo il permesso, solo una mano per passare inosservati >><< scusami oggi sei venuta, non solo per rompermi le scatole come sempre, ma per dirmi che avevi detto tutto ai tuoi amici e andare da tua madre?! Beh grazie dell'informazione >> fa una pausa << vuoi una mano? Andateci domani o quando più vi aggrada come avete fatto per il suo compleanno, semplice no? >> dice indicando Gladys<< giusto! Perchè non avcerci pensato prima! >> dico sarcasticamente. Mi giro verso i ragazzi palesemsemente arrabbiata << cosa vi avevo detto! È maledettamente isopportabile! >> non ho proprio detto questo, ma è meglio che lo senta<< Elain, siediti >> dice Paul rassicurante prendendomi la mano << Quello che volevamo, era metterla al corrente del nostro piano e se questo andava bene o se aveva qualche idea lei >> Paul è maledettamente cordiale e paziente, quello che non sono io. Forse è proprio questo che mi attrae di lui.<< si capisco perfettamente, potevi dirlo direttamente tu invece di farmi parlare con lei >> fa una breve pausa, ed io appoggio le mani allo schienale della sedia di Paul << il piano della prescelta >> lo sapevo lo ha detto apposta! << è perfettamente corretto, andate a parlare con sua madre domani, se pensa che ci può aiutare e per cena venite da me >> << faremo così >> conviene Luke << dobbaimo andarci tutti? >><< meglio solo in due, si insospettiranno di meno, ed evitate di parlare di questa cosa nel palazzo. Venite a parlarne solo qui >><< perchè? >> chiede Gladys<< perchè qui è l'unico posto in cui i Moss non hanno potere >> << è una specie di ala benedetta? >> dico scetticamente<< no, mia cara. Ho solo messo delle difese, se uno di loro dovesse avvicinarsi brucerebbe. Dovresti saperlo se ascoltavi qualche lezione >> dice Sairus. Ma certo, il loro elemento non è puro, quindi qualsiasi elemento puro va a contatto con la loro pelle li brucia. I Moss muoiono, altro punto a nostro favore. Faccio per andarmene lasciandoli li << Elain, voglio che tu rimanga dopo. >> lo guardo scocciata<< non ne ho voglia >>stavolta Gladys, abbastanza contrariata, da Leader del gruppo qual'è dice << non dovresti parlargli così è un tuo superiore >><< dovresti ascoltarla >> conviene divertito Sairus << piantala Sairus, non sei il mio superiore abbiamo quasi la stessa forza >> appena dico queste parole metto subito una mano davanti la bocca. L'ho detto per la scoperta fatta sul mare o qualcosa sta cambiando in me veramente? lo vedo sorridere<< finalmente il tuo cercello ottuso si sta mettendo in moto >>impreco sottovoce e vado via dalla stanza. Sento passi dietro di me, Paul ci scommetto. Cammino più velocemente e vado dalla parte opposta alla porta d'uscita, anche se non so il perchè. Arrivo davanti L'AULA SACTRUM ed entro. Lascio la porta socchiusa per permettergli di entrare, ed arrivo fino al libro sacro. Con mia sorpesa la figura che mi inseguiva non è ne Paul, ne Luke ma Gladys. Rimaniamo in silenzio, a guardare la pagina dedicata a me.<< non ero mai stata qui dentro >> dice improvvisamente << tu si a quanto vedo >><< perchè sei venuta? Non sei arrabbiata con me? >><< si è vero, lo sono ancora >><< meno male, mi stavo preoccupando >> sfioro la pagina con su scritto il mio nome << allora perchè sei venuta? >><< perchè ti ammiro >> stavolta la guardo, incredula << non fare questa faccia >><< non mi hai detto una cosa da poco >><< lo so, ho fatto uno sforzo per dirla, lo sai vero? >>
<< si lo so, allora perche lo hai detto >><< avevo bisogno di farlo, ho parlato con Luke prima >> guarda la sua armatura << mi ha detto delle cose >> la blocco<< quello che ti ha detto non è affar mio >> << infatti non avevo intenzione di dirtelo, quello che invece vogli dirti è che tu sei coraggiosa, sei forte. Sta per arrivare una guerra, la tua famiglia, i tuoi amici, perfino il tuo fidanzato sono in pericolo e tu che fai? Invece di abbatterti, pensi a come vincere, pensi a come riuscire ad arginare il problema e diventi amica di Sairus. Sei determinata Elain Sparks, è per questo io ti invidio e ti ammiro, perchè vorrei essere come te. Invece mi abbatto, mi intimorisco e non faccio altro che farmi nemici >> sta quasi per mettersi a piangere << non credo che tu ti faccia nemici, mai quanto la sottoscritta. E poi anche io ho paura, mi sono abbattuta in quei giorni. Non c'è niente di bello nell'essere come me Gladys, non sono neache amica di Sairus >>
mi guarda sbalordita << ma cosa dici! Siete praticamente migliori amici, lo si vede da come vi guardate, i segni d'intesa che vi fate >>la guardo perplessa << e poi tu sei la prescelta, è molto bello essere te >>
<< non credo, la prescleta dovrà uccidere Oscuro e poi, io posso essere la prescelta, ma tu sei il Leader del nostro gruppo >>i suoi occhi si illuminano di una luce nuova << lo sei sempre stata, dal primo momento in cui ti ho vista ho pensato questo e se decideremo di eleggere un leader che ci guiderà, io sceglierò te. Hai il pugno fermo e sei testarda, più di me >><< lo credi davvero? >><< si, lo credo >> aveva questo di bisogno Gladys per avere più fiducia in se stessa?Inaspettatamente lei mi abbraccia << Elain, non avrei mai potuto desiderare compagna migliore di te >> le sorrido e la porto vicino la sua armatura tutta azzurra, si mette dietro il manichino e mi chiede << come mi sta? >> i suoi capelli lisci e neri come la pece risaltano con l'azzuro dell'armatura, che le richiama gli occhi. << sei uno schianto >> mi sorride e facciamo per uscire, quando lei si verma davanti la mia.<< è diversa >> osserva, ma nel suo tono l'invidia di prima si è tarmutata in qualcos'altro<< non odiarmi, non sono stata io a farla >><< non ti odio, penso che il popolo dovra riconoscere la prescelta, no? >>annuisco poco convinta ed usciamo dalla stanza .Rientrimo dinuovo in cucina dove i ragazzi e Sairus hanno aperto un pacco di patatine fritte e lo stanno divorando<< la nostra piccola impertinentre è tornata! Ne vuoi una? >> mi chiede Sairus, come si fa a dire no alle patatine? Ne prendo un pugno e comincio a mangiarne qualuna<< avevamo pensato >> dice Paul con ancora la bocca piena << di andare io e te domani, se usciamo insieme nessuno ci farà caso >>annuisco vigorosamente << perchè non sono venuto qui prima >> dice Luke quasi tra se ammirando tutto ciò che lo circonda. Continuamo a mangiare qualche patatina. Dopo aver finito tutta la busta, usciamo dalla stanza, lasciando Sairus con la promessa di tornare domani. Camminiamo per tornare nei nostri alloggi attenti su cosa dire, per paura di farci sentire da orecchie indiscrete. Così, lungo il tragitto rimaniamo immersi nei nostri pensieri, in silenzio. Si è già fatta l'ora di cena ma apparte i ragazzi, che sembrano un pozzo senza fondo, noi non abbiamo fame, così ci congediamo da loro e andiamo nelle nostre camere. Do la buona notte a Gladys ed entro in stanza. Corro subito in bagno, faccio una doccia e mi infilo tra le coperte per cadere in un sonno profondo.Sono nel piccolo giardino di casa mia, in casa non c'è nessuno e non posso entrarci. Dietro di me qualcuno sta annusando i fiori che ha piantato mio fratello Salvador prima di andarmene. Delle margherite. So già senza averla vista, chi è quella figura.<< ciao Elain >> esordisce Oscuro << sono molto belli questi fiori >> ne prende uno e lo poggia nella sua faccia orribile e consumata dagli elementi << strano vero, quanto ci assomiglia >> deve vedermi trasalire, perchè la sua domanda viene subito dopo << hai pensato la stessa cosa, vero? Sai Elain, noi siamo diversi si. Ma tu non sei diversa da me, sei solo più debole e fragile. Pensi che tu sia più forte, vero? >> si avvicina a me, con una calma mesta ed un sorriso gelido che mi fa rizzare i peli dietro la schiena. Mi irrigidisco e chiudo i pungni così stretti fino a sentire le unghia conficcarsi nella carne. Lo so lui è qui, è vivo e mi sta parlando, tramite un sogno, ma lo sta facendo come ha semppre fatto<< credevo che avresti capito quello che volevo dirti, ma vedo che vuoi che diventi cattivo con te >> fa una breve pausa, adesso è così vicino da potermi specchiare nei suoi occhi neri, profondi e malvagi. << credevo che fossi più sveglia, ma non lo sei. >> le sue labbra si piegano in una smorfia che dovrebbe essere un sorriso che gela il sangue << se tu continuerai a non capire, io farò del male a qualcuno, forse non solo a te >> .Mi sveglio di soprassalto con il sudore che appiccica i mie capelli. Il mio petto continua ad alzarsi ed abbassarsi ritmicamente ed incessantemente. Mi alzo, metto le ciabatte ed esco dalla stanza con ancora il fiato corto. Comincio a correre in silenzio, attrraverso tutto il castrello ed entro nell'alloggio di Sairus ed apro la sua stanza da letto. Deve sentire il mio respiro affannato, la paura che mi fuoriesce da tutti i pori della palle e dagli occhi, perchè si alza di scatto<< Oscuro... >> dico ansimando << ha detto... >><< cosa ha detto? >> ha gli occhi sgranati, ha acceso la sua mano con il fuoco << cosa Elain? >> << ha detto che farà del male... non solo a me >> Sairus rimane impietrito << ha detto che sono ottusa, che non capisco la sua forza e che mi punirà >> riprendo fiato << io non posso >> ed è adesso che scoppio a piangere.Sairus mi prende tra le sue braccia, spegne la sua mano e rimaniamo al buio. Io troppo spaventata per pensare o fare qualcos'altro, Sairus, visibilmente preoccupato. << lo fa per farti spaventare >> dice quasi a se stesso<< ha colpito nel segno >> sussurro<< se non vuoi continuare... >> penso a quello che lui potrebbe fare alla mia famiglia, ma lo farà ugualmente se sale al potere e si risveglia<< forse mentiva >><< forse si, vorrei ricordati che lui sbuca in questi sogni per farti paura >><< lo so, sarà peggio se vince? >><< molto peggio >><< allora non possiamo tornare indietro, lo faccio per loro >>rimaniamo in silenzio, ma nessuno dei due vuole dormire più.<< perchè sei venuta qui? >> mi chiede << non lo so, avevo bisogno... >> mi fermo pensando alla parola che sto per dire, ma l'unica che mi viene per Sairus è una: << di un'amico >>mi da un bacio in fronte e per una volta non fa nessuna allusione al mio compito, a niente.<< sono felice che mi consideri tale >> lo sento sorridere nell'ombra << buonanotte Elain >> lo dice con un tono dolce come il miele, quasi uguale a quello di mia madre<< buonanotte, Sairus >> sento il battito del suo cuore, sicuro e forte, sento le sue braccia proteggermi. Cullata da questa senzazione mi addormento dinuovo.

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